Festival Charlie Chaplin. Cinque film di Charlie Chaplin in quattro appuntamenti al Teatro Dal Verme
Dal 27 febbraio all’8 maggio 2022, quattro domeniche pomeriggio dedicate a cinque capolavori di Charlie Chaplin restaurati dalla Cineteca di Bologna: City Lights, The Circus, A Dog’s Life & Shoulder Arms, The Gold Rush. I film saranno accompagnati dall’esecuzione dal vivo delle colonne sonore originali composte dallo stesso Chaplin per le sue opere. Sul palcoscenico l’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da specialisti nella direzione di cine-concerti: Timothy Brock per City Lights (27 febbraio 2022) e The Circus (27 marzo 2022), José Antonio Montano per A Dog’s Life & Shoulder Arms (10 aprile 2022) e Helmut Imig per The Gold Rush (8 maggio 2022).
Un giorno senza sorriso è un giorno perso.
Charlie Chaplin
In un’epoca complessa e lacerata come quella che attraversiamo, ho voluto immaginare un cartellone adatto a grandi e piccoli, un progetto per la famiglia, alla quale offrire un’occasione insieme colta e leggera per le domeniche pomeriggio. L’intramontabile comicità di Charlie Chaplin, padre di Charlot, simbolo di un’umanità alienata in tante trame poetiche e surreali, mi è parsa la scelta più giusta, soprattutto considerando l’eccezionalità e il valore di Chaplin nelle vesti di autore delle colonne sonore dei suoi stessi film. Chaplin dedicava grande attenzione all’accompagnamento musicale nelle sue pellicole, consapevole dell’importanza della traccia musicale nel determinare il successo e la longevità della sua opera.
La musica di Chaplin, esattamente come i suoi film, è senza tempo: basta pensare a quanti artisti diversissimi tra loro sono rimasti ammaliati dalla sua tenerissima Smile, traccia composta nel 1936 per Tempi moderni, ripresa da Nat King Cole negli anni Cinquanta e quindi da Tony Bennett, Michael Bolton, Eric Clapton, Chick Corea, dai Pearl Jam, Barbra Straisand, Diana Ross, Celine Dion, Michael Bublé; senza dimenticare Michael Jackson, il quale in più di un’intervista indicò Smile come la preferita tra tutte le sue incisioni.
Maurizio Salerno