Due straordinari giovani musicisti italiani: la pianista Leonora Armellini e il direttore d’orchestra Alessandro Bonato
Per la acclamata vincitrice del Concorso Chopin che debutta con i Pomeriggi Musicali il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Beethoven. In programma anche la Sinfonia da camera di Šostakovič
Milano, Teatro Dal Verme
giovedì 11 maggio – ore 10 In anteprima
giovedì 11 maggio – dalle ore 18.45 Altri Pomeriggi Under30
giovedì 11 maggio – ore 20 concerto
sabato 13 maggio – ore 17 concerto
Concerti senza dubbio da non perdere quelli in programma questa settimana per la 78a Stagione “Variazioni su un tema” dei Pomeriggi Musicali al Teatro Dal Verme. Giovedì 11 maggio (ore 10 e ore 20) e poi sabato 13 maggio (ore 17) debutta con l’orchestra milanese una delle pianiste italiane più acclamate di oggi, Leonora Armellini, già ospite delle maggiori istituzioni internazionali e conquistato il quinto premio al prestigioso Concorso Chopin 2021 (dove aveva ottenuto un riconoscimento anche nel 2010). Sul podio Alessandro Bonato che, nonostante la sua giovanissima età, è già tra i direttori più interessanti del panorama musicale, oltre che frequente ospite dei Pomeriggi Musicali (biglietti da 8 a 20 euro + prevendita).
Giovedì 11 maggio, dalle ore 18.45, Bonato e Armellini incontreranno e converseranno con gli Under30 che seguono la rassegna “Altri Pomeriggi”, un’attività nata per aprire sempre più il teatro e la programmazione dell’Orchestra: un ciclo di concerti e incontri con aperitivo, pensati e realizzati in esclusiva per i giovani di età inferiore ai 30 anni che, in questo caso, potranno avere una speciale guida all’ascolto. Il biglietto per partecipare ha un costo di 10 euro compreso l’aperitivo e il concerto.
In apertura di concerto Bonato dirigerà la celebre Sinfonia da camera op. 110a di Dmitrij Šostakovič nata come Quartetto d’archi op. 8 (e poi dall’autore stesso trascritto per orchestra d’archi) durante un viaggio nel luglio 1960 a Dresda; l’esperienza nella città tedesca, ancora fortemente segnata dalla guerra, turbò profondamente il compositore: fu spontaneo per lui tentare di esprimere il proprio stato emotivo tramite una composizione musicale. La natura della composizione è squisitamente intima e autobiografica, cupa e severa, malinconica, tetra ma anche carica di ironia e pervasa da una melodia rigeneratrice.
Nella seconda parte invece Leonora Armellini interpreterà il Concerto n. 1 in Do Maggiore op. 15 di Beethoven riportandoci alla stagione in cui il giovane compositore tedesco, ancora nel pieno possesso delle facoltà uditive, si esibiva come virtuoso del pianoforte. Una partitura monumentale come testimonia l’organico imponente e le oltre 100 battute dell’introduzione orchestrale. Lo sguardo è rivolto all’eredità lasciatagli dai suoi grandi “maestri”, Haydn e Mozart, ma il timbro è inconfondibilmente beethoveniano con passaggi colorati e impetuosi e armonie ardite e inattese.