Gianna Fratta debutta sul podio dei Pomeriggi Musicali con il grande violinista Sergej Krylov
Accanto a Rossini e Paganini, Metamorfosi concertanti in prima esecuzione assoluta, nuova commissione dei Pomeriggi Musicali ad Andrea Melis
Milano, Teatro Dal Verme
giovedì 18 maggio – ore 10 In anteprima
giovedì 18 maggio – ore 20 concerto
sabato 20 maggio – ore 17 concerto
Penultima settimana di concerti della 78a Stagione “Variazioni su un tema” dei Pomeriggi Musicali al Teatro Dal Verme giovedì 18 maggio alle ore 10.00 e alle ore 20.00, quindi sabato 20 maggio alle ore 17.00. Sul podio debutta Gianna Fratta, solista sarà il grande violinista Sergej Krylov, violinista di fama internazionale, considerato uno dei migliori virtuosi della sua generazione. In programma pagine di Rossini, Paganini, Mendelssohn e Metamorfosi concertanti in prima assoluta commissionato ad Andrea Melis.
Il programma di questo concerto si apre con la Sinfonia da L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini, una delle sue pagine musicali più celebri, scritta nel 1813 e rappresentata per la prima volta a Venezia.
A seguire, il Concerto per violino e orchestra n. 4 in re minore di Niccolò Paganini, scritto nel 1829 durante una leggendaria tournée in Europa; diversamente da altre pagine totalmente focalizzate sul virtuosismo parossistico in questo Concerto n. 4 il musicista lascia tale componente nei tempi estremi, approfondendo nell’Adagio centrale la ricerca melodica ed espressiva è un maggiore equilibrio tra solista e orchestra.
Quindi Metamorfosi concertanti, un pezzo commissionato dai Pomeriggi Musicali e scritto da Andrea Melis (1962), compositore formatosi con Azio Corghi, Alessandro Solbiati e Adriano Guarnieri, docente di composizione e studioso di filosofia, a lungo direttore della Scuola civica “Claudio Abbado” di Milano. «Le sue Metamorfosi Concertanti – scrive Raffaele Mellace nel programma di sala – assumono il principio costruttivo della variazione nel significato più ampio. In filigrana agisce un’ispirazione letteraria, le Metamorfosi di Apuleio: la pagina è percorsa da una pulsazione cardiaca che allude alle esperienze più misteriose di Lucio, protagonista del romanzo. Due tempi mossi ne incorniciano uno più ampio e disteso: nel I e nel III l’impulso è soggetto a un processo febbrile di giustapposizione di figure che articolano il gioco delle metamorfosi. In quello centrale si dissolve in forme quasi sinusoidali: il susseguirsi concitato si distende nel dolce avvicendarsi di “fasi”, ondate sonore che formano la sezione più lirica di questo trittico, tra gli spunti melodici espressivi alle prime parti di legni e ottoni».
A chiudere il programma la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” op. 90 (MWV N 16) di Felix Mendelssohn-Bartholdy, scritta per la maggior parte durante un suo viaggio nella Penisola tra il 1830/31, negli stessi anni del Concerto di Paganini. La Sinfonia evoca la «grande gioia di vivere» che l’amburghese imparato a conoscere in Italia, “contagiato” da Goethe, suo amico personale. «Per Mendelssohn viaggiare, incontrare civiltà e paesaggi lontani rappresentò l’occasione costante per tradurre in suoni la risonanza di quelle esperienze in un animo colto, sensibile, ricettivo» (Mellace).
I biglietti per il concerto sono disponibili online o presso la biglietteria del Teatro Dal Verme di Milano.