I concerti estivi dei Pomeriggi alle Stelline 2023
Il sabato, dall’8 luglio al 5 agosto, cinque appuntamenti en plein air in uno dei giardini più belli di Milano della Fondazione Stelline
Fra luglio e agosto, cinque nuove serate in musica nel cuore di Milano, una occasione speciale per scoprire anche nuovi giovani talenti: la Fondazione Stelline, storica istituzione milanese, ospita anche quest’anno la Stagione estiva dei Pomeriggi Musicali da sabato 8 luglio e poi il 15, 22 e 29 luglio e per ultimo il 5 agosto (sempre alle ore 19) nel suggestivo Chiostro della Magnolia (corso Magenta 61), un angolo di verde nel pieno centro della città a due passi da Santa Maria delle Grazie.
« C’è una amicizia ormai decennale tra la Fondazione Stelline e i Pomeriggi Musicali. Da due lustri – scrive il Presidente della Fondazione Stelline Fabio Massa – organizziamo i Pomeriggi alle Stelline, che sono diventati un appuntamento irrinunciabile per un pubblico attento, che ama la bellezza e la buona musica. Il programma è sempre all’altezza delle aspettative e la location, sotto la nostra secolare magnolia, contribuisce a rendere le sere d’estate momenti magici di cui abbiamo tutti una grande necessità. Perché se è vero che l’arte rende tangibile la materia di cui sono fatti i sogni, noi tutti abbiamo tanto bisogno di sognare».
Per il primo appuntamento nel Chiostro della Magnolia sabato 8 luglio (ore 19), il programma musicale diretto da Davide Levi ospita il saxofonista Davide Redana e si apre con il Concertino da camera per saxofono contralto e undici strumenti di Jacques Ibert, brano ricco di virtuosismi che esalta le possibilità timbriche del sax in contrapposizione con l’ensemble strumentale. Segue l’Adagio per orchestra di Leoš Janáček, compositore boemo che in questo lavoro si discosta dal clima romantico tedesco per riconquistare una natura artistica nazionale, folkloristica, anche grazie a un uso più libero dell’armonia. Forse più conosciuta nella versione per due pianoforti, la versione per sassofono e orchestra di Scaramouche, op. 165 di Darius Milhaud racchiude in poche pagine di musica tutto il mondo espressivo del compositore francese, dai saltellanti ritmi dei fox-trot americano, alla raccolta intimità della melodia di stampo «francese», agli scatenati abbandoni del samba sudamericano. Chiude questo primo appuntamento la celebre Sinfonia n. 4 in La maggiore “Italiana”, op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, che lui stesso cita come «il lavoro più gaio che io abbia mai finora composto, specialmente nel finale».
Il secondo appuntamento, sabato 15 luglio (ore 19), vede il Rhapsody Saxophone Quartet impegnato in un viaggio che copre tre secoli: dal Settecento di Georg Friedrich Händel con “The Arrival of The Queen of Sheba” da SolomonHWV67 e con l’omaggio Fra Holbergs tid (“Dai tempi di Holberg”) op. 40 (arrangiamento di Maarten Jense) di Edvard Grieg – una misurata rivisitazione dello stile barocco e rococò; si passa per l’Ottocento con Rossini per quattro, Suite su celebri temi di Gioachino Rossini da Il barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri, Semiramide (arrangiamento di Gaetano Di Bacco), fino al Novecento con Patchwork di Philippe Geiss, chiudendo con Tango Virtuoso e Nino Rota Suite di Thierry Escaich.
Si prosegue la settimana successiva, sabato 22 luglio (ore 19) con un programma dedicato interamente alla fisarmonica, solista Luigi Gordano. I toni settecenteschi della Suite inglese n. 5 in Mi minore e del Preludio e Fuga in Fa minore (originariamente scritti per clavicembalo) di Johann Sebastian Bach sono seguiti dai ritmi brasiliani di Agua y Vinho di Egberto Gismonti e dalle sonorità romantiche di Vocalise di Sergej Rachmaninov, concludendo poi in pieno clima austriaco con Soirée de Vienne (da Die Fledermaus di Johann Strauss Jr.) di Alfred Grünfeld.
Il programma musicale del quarto appuntamento di sabato 29 luglio (ore 19) vede l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da Danila Grassi impegnata in Così fan tutte K588 di Wolfgang Amadeus Mozart – una tra le ouverture più celebri ed eseguite dell’intero panorama operistico settecentesco – e nella Sinfonia n. 1 in Do maggiore op. 19 di Carl Maria von Weber. Quindi ancora spazio al Settecento viennese con la Sinfonia n. 83 in Sol minore “La Poule” Hob I:83 di Franz Joseph Haydn, che deve il nomignolo “La Poule” all’onomatopea del secondo tema del movimento iniziale.
Sabato 5 agosto (ore 19) ultimo appuntamento con Cesare Della Sciucca sul podio dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali. Il programma si apre con l’ouverture del Don Giovanni K527 di Wolfgang Amadeus Mozart, seguita dal Potpourri in Sol minore (Fantasia) per viola e orchestra op. 94 di Johann Nepomuk Hummel solista Laura Vignato e, in chiusura, la Sinfonia n. 4 in Si bemolle maggiore op. 60 di Ludwig van Beethoven.