Le date
Note
Istituita per volere del Comune di Milano nel 1862, fu fondata come scuola musicale popolare dedicata anche alla formazione degli strumentisti e dei coristi della Scala e della Banda Civica. L’istituzione è stata quindi presente sul territorio per un secolo e mezzo articolandosi via via nelle direzioni musicali più diverse: dalla musica antica, terreno di specializzazione per i già diplomati, alla classica, dalla contemporanea ai linguaggi delle nuove tecnologie e ai numerosi corsi per i più piccoli, dal jazz (Civici Corsi di Jazz) a I Civici Cori e ai laboratori per amatori, sempre mostrando una vivace vocazione nei confronti della sperimentazione musicale e garantendo standard di assoluta qualità, tali da diventare, con il tempo, polo di attrazione anche per studenti e specialisti di moltissimi paesi. Questo sorprendente richiamo ha favorito un processo di internazionalizzazione dell’antica struttura cittadina: gli istituti contano circa 1500 studenti provenienti da 30 paesi diversi. Oggi vi si percepisce un respiro multiculturale che fa della lunga storia di Villa Simonetta, restituita alla vita culturale e artistica della città dopo i restauri post-bellici, uno spazio realmente suggestivo e ricco di stimoli. Uno spazio che può offrire, nelle sue prestigiose architetture, accurate testimonianze del passato e consentire una formazione di alto livello per studenti di tutte le età.
I festeggiamenti per i 150 anni di Milano Civica Scuola di Musica inizieranno il 17 dicembre con due concerti: l’uno, La Creazione di Franz Joseph Haydn, al centro delle celebrazioni, avrà luogo presso il Teatro Dal Verme nella serata e vedrà protagonisti I Civici Cori e l’Orchestra della Scuola; l’altro, con gli allievi dell’Orchestra Barocca, nel pomeriggio dello stesso giorno, sarà dedicato alle istituzioni e ospitato a Palazzo Marino. Gli appuntamenti sanciscono la natura formativa e artistica che l’istituzione si è conquistata nei lunghi anni di appassionata attività musicale sul territorio. Vi sono infatti dei luoghi nelle città italiane che ne punteggiano la storia e ne accompagnano lo sviluppo, intrecciati come sono alle tradizioni più profonde delle comunità in cui operano. Uno di questi luoghi è appunto, per Milano, la Civica Scuola di Musica. Istituita per volere del Comune di Milano nel 1862, fu fondata come scuola musicale popolare dedicata anche alla formazione degli strumentisti e dei coristi della Scala e della Banda Civica. L’istituzione è stata dunque presente sul territorio per un secolo e mezzo articolandosi via via nelle direzioni musicali più diverse: dalla musica antica, terreno di specializzazione per studenti già diplomati, alla classica, dalla contemporanea ai linguaggi delle nuove tecnologie e ai numerosi corsi per i più piccoli, dal jazz (Civici Corsi di Jazz) a I Civici Cori e ai laboratori per amatori, sempre mostrando una vivace vocazione nei confronti della sperimentazione musicale e garantendo standard di assoluta qualità, tali da diventare, con il tempo, polo di attrazione anche per studenti e specialisti di moltissimi paesi. Questo sorprendente richiamo ha favorito un processo di internazionalizzazione dell’antica struttura cittadina: gli istituti contano circa 1500 studenti provenienti da 30 paesi diversi. Oggi vi si percepisce un respiro multiculturale che fa della lunga storia di Villa Simonetta, restituita alla vita culturale e artistica della città dopo i restauri post-bellici, uno spazio realmente suggestivo e ricco di stimoli. Uno spazio che può offrire, nelle sue prestigiose architetture, accurate testimonianze del passato e consentire una formazione di alto livello per allievi di tutte le età.
Vi sono dei luoghi nelle città italiane che ne punteggiano la storia e ne accompagnano lo sviluppo, intrecciati come sono alle tradizioni più profonde delle comunità in cui operano. Uno di questi luoghi è, per Milano, la Civica Scuola di Musica, che compie 150 anni e celebra la ricorrenza con l’oratorio La Creazione di Franz Joseph Haydn.
Biglietteria
Ingresso libero fino esaurimento dei posti disponibili
Note di sala
La Creazione, capolavoro composto negli anni 1796 – 1798, nacque dai lunghi soggiorni in Inghilterra, dove Händel, a cui si ispira, era reputato un classico nazionale. Con la finalità di conferire forza e sonorità alla rappresentazione del Caos, e magnificenza all’opera della creazione divina, Haydn utilizzò per la prima rappresentazione (aprile 1798), che ebbe luogo a Vienna, uno straordinario organico di 120 strumentisti, 60 cantanti e tre solisti. L’oratorio, interpretato nell’Ottocento come sublime lode al Creatore, racconta infatti dei sei giorni in cui il Signore creò il mondo: il commento è affidato ai tre arcangeli Gabriel, Uriel e Raphael. La partitura è divisa in tre sezioni e segue il racconto della Genesi nelle prime due parti (altre fonti sono i Salmi e il poema Paradise Lost di John Milton). Il preludio descrive la formazione dell’universo che si origina da un’entità caotica. La terra è informe e ricoperta dalle tenebre, ma è da qui che si manifesta improvvisa la luce. Si inizia quindi la narrazione: prendono forma la natura, gli animali, l’uomo. E ogni giornata, celebrata dal sorgere del sole, si chiude con un coro. Nella parte finale appaiono Adamo ed Eva che, in un clima trasognato, osservano nell’Eden ciò che è stato appena creato: una melodia accompagna la loro commossa contemplazione.
Mario Valsecchi ha studiato organo e composizione organistica sotto la guida di Enzo Corti, diplomandosi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Ha frequentato diversi corsi di perfezionamento e di interpretazione diretti da J. Langlais, T. Koopman, H. Vogel e L. F. Tagliavini. Si è dedicato inoltre allo studio del canto, della polifonica vocale e della direzione. Svolge attività concertistica come organista (solista, in formazioni cameristiche e orchestrali) e come direttore. Alla guida della Cappella Mauriziana di Milano sin dalla sua fondazione, ha tenuto concerti in Italia e all’estero. Ha realizzato incisioni discografiche di cantate sacre e profane di G. Legrenzi; ha collaborato all’incisione del settimo libro di madrigali di C. Monteverdi, di mottetti di F. Mendelssohn e della Missa Brevis di B. Britten. È sopranista nel gruppo vocale I Divoti Falsetti di Milano e direttore artistico e musicale dell’Orchestra da Camera Nova et Vetera di Lecco con cui ha realizzato, oltre a numerosi programmi strumentali, gli Oratori Jephta di G. Händel, La Giuditta di A. Scarlatti, lo Stabat Mater e alcune messe di J. S. Bach e Mendelssohn. Dal novembre 1996 dirige la rinata Cappella Musicale del Duomo di Bergamo.