Le date
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI MILANO
Pierre Hoppé, Direttore d’orchestra
COLORI PASTORALI
Il tradizionale concerto di Natale
Biglietteria
BIGLIETTI
Interi
Primo Settore (Platea dalla fila 1 alla 30) € 19,00
Secondo Settore (Platea dalla fila 31 alla 40) € 13,50
Balconata € 10,50
Ridotti (Giovani under 26 ; Anziani over 60; Cral ; Associazioni Culturali ; Biblioteche ; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore (Platea dalla fila 1 alla fila 30) € 15,00
Secondo Settore (Platea dalla fila 31 alla fila 40) € 11,50
Balconata € 8,50
Il Cast
Direttore Pierre Hoppé
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Note di sala
COLORI PASTORALI
Il tradizionale concerto di Natale
Daniel-François-Esprit Auber (1782-1871)
La neige, ou Le nouvel Éginard – Ouverture (1823)
Émile Waldteufel (1837-1915)
Rose de Noël, Valse, op. 230 (1888)
Eduard Strauss (1835-1916)
Schneesternchen, Polka française, op. 157 (1877)
Julius Fučík (1872-1916)
Winterstürme, Konzert Walzer, op. 184 (1907)
Note di sala
Colori pastorali
La musica corre come un filo d’oro nella “Recherche” confidava Marcel Proust. Nel programma di questo concerto, non è la musica ma il sogno che corre e scivola come un filo di denaro sul velluto bianco di musiche pastorali. Un sogno baudelairiano che appare come un trittico musicale, che, come un fiume mitico con i suoi argini romantici, quello della Senna, del Reno, del Danubio, della Neva o ancora del Gange, fornitori di sogni e di spiritualità, ci porta in un’assordante, vertiginosa, dolce ed abbagliante onda poetica verso l’Arcadia di Jacopo Sannazaro. Una sensazione unica di abbandono che conduce l’ascoltatore preso dall’umanesimo europeo alle porte invernali di una terra idilliaca, armoniosa e luminosa. Il nostro sogno chagalliano sorvola Parigi, la città che si soprannomina dal 1830 la Ville Lumière, che vide stendere l’influenza su tutta l’arte lirica occidentale, da Meyerbeer a Wagner e Verdi, dal compositore allievo di Luigi Cherubini, Daniel-François-Esprit Auber. L’autore de “La Muette de Portici” (1828, un’opera che precede di un anno “Guglielmo Tell” di Rossini), quintessenza di un particolare spirito francese caratteristico della sua epoca, ci porta anche, attraverso un altro genere lirico, quello dell’opera-comica, in un abbondante catalogo di opere eleganti, esuberanti, sfumate, dalla scrittura estremamente sicura e dai temi molto caratteristici. “La neige, ou Le nouvel Éginard” rappresentata per la prima volta al teatro reale dell’Opéra-Comique di Parigi, l’8 ottobre 1823, la cui scena si svolge in Svevia, resta tuttavia un’eccezione per il suo carattere rossiniano. Strasburgo, poi, dove si possono sentire gli effluvi più occidentali della Mitteleuropa, come osserva il filosofo Philippe Lacoue-Labarthe, “nella pianura, a bordo del Reno, l’inizio monotono della Mitteleuropa”, vide nascere nel 1837, quando nella città alsaziana soggiornava Johann Strauss padre, Émile Waldteufel, il re francese del Valzer. Compagno di Massenet al Conservatorio di musica di Parigi, chiamato Maestro dei balli presidenziali dell’Eliseo dal vittorioso Maresciallo della Battaglia di Magenta, il Presidente Mac Mahon, Waldteufel, che Émile Zola descrive come “un geniale fabbricante di valzer”, compone più di 200 opere che saranno suonate nelle più belle serate dei corsi imperiali della Belle Époque, in un’Europa che ispira inquietudine e speranza. Lui, che incontrò Johann Strauss figlio nel 1889 e che scomparì all’alba delle ostilità della Prima guerra mondiale, compose un sottile ed elegante affresco musicale pieno di poesia nel brano “Patineurs, op. 183”, che inizia con il suono lontano della ciaramella del pastore nei fondi della pianura renana, e inventò dei giochi ritmici dalle tinte orchestrali fruttate immaginate da Auber. Vienna, infine, la città luminosa degli Asburgo-Lorena e delle musiche dell’oblio, quelle degli Ebrei e degli Zingari, con le sue polke, i valzer e gli altri tipi di danze slave e ungheresi a cui si ispirarono particolarmente con passione i tre figli di Johann Strauss (1804 -1849), il padre del valzer viennese e “artista di ogni punto […] creatore della danza sincopata”, come lo chiamò Berlioz (Journal des débats, 4 ottobre 1849). Mentre i due fratelli Josef e Edouard, orchestratori più raffinati del loro fratello maggiore, immergono i ballerini della sala delle Redoutes, dove si tengono dei grande balli nella stagione invernale, in una pittura sonora romantica e luminosa, così come la dipingerebbe William Turner, la musica di Johann Strauss figlio, il re del valzer viennese, può essere vicino alla pittura di Caspar David Friedrich. Ammirato da Brahms per l’impiego di giochi ritmici singolari, l’estensione o l’accorciamento delle frasi, l’economia conciliata con l’abbondanza, e da Mahler, che farà iscrivere nel 1894 l’operetta “Il Pipistrello” al repertorio dell’Opera di Corte di Vienna, Johann Strauss figlio compose circa 400 opere, di cui alcune in collaborazione coi suoi fratelli. La sua scrittura s’ispira più alla grazia di Joseph Lanner (1801-1843), il precursore del valzer viennese, che allo stile un poco più rude del padre e necessita un’orchestra più fornita, dalla sonorità più nutrita e più varia di quello del suo precursore. Passiamo dai sorrisi alle lacrime con Carl Michael Ziehrer, selvatico concorrente della famiglia Strauss e ultimo direttore musicale dei balli della corte imperiale di Austria-Ungheria sparita con la monarchia. Il compositore viennese ci trasporta alle porte dell’Oriente, dove la tenerezza diventa parossismo. Questa musica mischia senso e sensazione come quella del ceco Julius Fučík, allievo di Dvořák al Conservatorio di musica di Praga. In questa vasta e minima pianura, per una notte di solstizio, l’ascoltatore è sorpreso nella sua fantasticheria da una coorte di stelle alle quali rispondono in eco delle campane, il simbolo femminile indiano della conoscenza e della vacuità. La simbiosi poetica del tempo e dello spirituale si opera ancora. Cantiamo e danziamo col pastore. Sogniamo!
Pierre Hoppé
Biografia
Pierre Hoppé, nato nel 1980, ottiene nel 2004 il Primo Premio in Direzione d’orchestra con il voto “Très bien” al Conservatorio di Musica di Strasbourg, nella classe del M° Détlef Kieffer, ed il Premio “Pierre Pflimlin” conferito dalla città di Strasbourg. Prosegue la sua formazione con il M° Vittorio Parisi al Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano dove nel 2007 ottiene per primo in Italia il Diploma Accademico di Biennio Superiore di Secondo Livello in Direzione d’orchestra, laureandosi con il massimo dei voti. Ha frequentato l’Accademia Musicale “Chigiana” di Siena e l’Università per la musica e le arti interpretative di Vienna. Approfondisce la direzione d’orchestra frequentando numerose Masterclass internazionali con direttori come Pierre Boulez, Gianluigi Gelmetti, Gustav Kuhn, Jean-Jacques Werner e Antoni Wit, e beneficia dei consigli di artisti prestigiosi come Heinz Holliger, Alain Lombard, Josep Pons, Gennady Rozhdestvensky e Sebastian Weigle. Dal 2007 fino al 2010 Pierre Hoppé è assistente del M° Christoph Poppen presso l’Orchestra Filarmonica della Radio Tedesca di Saarbrücken Kaiserslautern. Pierre Hoppé ottiene nel 2001 il Primo Premio ed è il più giovane vincitore del Concorso di direzione d’orchestra della Confederazione Musicale di Francia. Nel 2011 ottiene il Primo Premio Ex Aequo del Concorso di direzione d’orchestra “Antonino Votto” e nel 2012 il Secondo Premio ed il Premio dell’Orchestra del Teatro d’Operetta di Stato di Budapest del Concorso Internazionale di direzione d’orchestra “Imre Kálmán” di Budapest. Pierre Hoppé è titolare di una borsa di studio dell’Unione Europea e d’Istituti francesi e italiani. Nel 2006 debutta a Vienna con la Philharmonia Wien in un programma dedicato a W.A. Mozart. Pierre Hoppé dirige inoltre l’Ensemble Dèdalo di Brescia, l’Orchestra da Camera di Pforzheim, il Tuscan Chamber Orchestra, l’Orchestra da Camera di Detmold, il Sinfonietta di Baden bei Wien, l’Orchestra Filarmonica di Arad, l’Orchestra del Teatro d’Operetta di Stato di Budapest, l’Orchestra Filarmonica della Radio Tedesca di Saarbrücken Kaiserslautern. Nel 2009, Pierre Hoppé fonda a Milano con giovani musicisti europei il Texture Ensemble il cui repertorio si articola intorno ad opere del XIX e XX secolo, al teatro musicale e alle musiche di oggi. Collabora coi compositori come Mauro Bonifacio, Azio Corghi, Pascal Dusapin, Marie-Hélène Fournier, Luca Francesconi, Federico Gardella, Gérard Hilpipre, Klaus Huber, Détlef Kieffer, Ramon Lazkano, Thierry de Mey, Vittorio Montalti, Ekaterina Nikolova, Markus Stockhausen, Mariana Ungureanu e Franck Christoph Yeznikian di cui interpreta le opere, in particolare ai festival Musica di Strasburgo, Weingartner Musiktage Junger Künstler, Milano Musica, Milano 5 Giornate, Musica Nuova Brescia, Bergamo Musica Festival. Come pedagogo diplomato dello Stato francese, Pierre Hoppé insegna al Conservatorio di Musica ed all’Università di Strasbourg.
Johann Strauss II (1825 – 1899)
Schnee-Glöckchen, Walzer, op. 143 (1853)
Josef Strauss
Eislauf, Polka schnell, op. 261 (1869)
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Émile Waldteufel
Patineurs, Valse, op. 183 (1882)
Johann Strauss II
Hirten-Spiele, Walzer, op. 89 (1850)
Albert William Ketèlbey (1875-1959)
Bells across the Meadows, Characteristic Intermezzo (1921)
Carl Michael Ziehrer (1843-1922)
Schneeballen, Walzer, op. 471 (1897)
Josef Strauss (1827-1870)
Winterlust, Polka schnell, op. 121 (1862)