71ª Stagione Sinfonica Orchestra I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
giovedì 05 novembre 2015
Ore: 21:00

Direttore Gianluca Capuano
Tromba Sergio Casesi
Orchestra I Pomeriggi Musicali

 

Manzini Anastasia, commissione I Pomeriggi Musicali
Hummel Concerto per tromba e orchestra
Mozart Sinfonia n. 38 K 504 “Praga”

Biglietteria

Carnet Liberi di scegliere 12, 10 o 8 concerti a scelta fra le nostre proposte del giovedì sera.
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Abbonamenti Concerti in Anteprima, 18 o 10 concerti delle prove aperte il giovedì mattina.
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Interi
Primo Settore (Platea, da fila 1 a 30) € 20,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, da fila 31 a 40) € 14,50 + prevendita
Balconata € 11,00 + prevendita

Ridotti (Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Ass.Culturali, Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore (Platea da fila 1 a 30) € 16,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea da fila 31 a 40) € 12,50 + prevendita
Balconata € 9,00 + prevendita

Il Cast

Direttore Gianluca Capuano
Tromba Sergio Casesi
Orchestra I Pomeriggi Musicali

Note di sala

Dario Manzini (1978)
A chi si trova un mattino in Anastasia, commissione I Pomeriggi Musicali

Johann Nepomuk Hummel (1778-1837)
Concerto per tromba e orchestra in Mi bemolle maggiore
I. Allegro con spirito
II. Andante
III. Rondo: Allegro

* * *

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Sinfonia n. 38 in Re maggiore K 504 “Praga”
I. Adagio: Allegro
II. Andante
III. Presto

Note a margine di Renato Meucci
Hummel, “chi era costui?” verrebbe da chiedersi; se non fosse che non possiamo ignorare chi fosse Hummel, o comunque dovremmo fingere di saperlo, perché Hummel è stato uno dei più grandi pianisti della storia. Ma la sua vicenda personale si svolse attorno a protagonisti che la storiografia musicale ha consacrato su un altare così elevato da oscurare quasi completamente il pur abilissimo Johann Nepomuk, da Bratislava. Sentite qui: Hummel ricevette lezioni da Mozart e si esibì con quest’ultimo all’età di appena nove anni; poi studiò con Muzio Clementi ed ebbe lezioni anche da Salieri e da Haydn; fu compagno di studi di Beethoven, amico di Schubert e successore di Haydn alla guida della celebre cappella musicale degli Esterházy.
Un punto di incontro davvero singolare nella produzione di Haydn e Hummel è il fatto che entrambi abbiano scritto un concerto per tromba “a chiavi”, uno strumento poi caduto in disuso, dotato di fori coperti da leve sul tipo di quelle dei flauti e degli oboi (niente valvole o pistoni, insomma); ed entrambi per il più grande virtuoso e divulgatore di questo strumento, il viennese Anton Weidinger.

Bastano le prime battute dell’Adagio iniziale per riconoscere la zampata del leone, un modo di comporre che si stacca decisamente dal compassato stile classico. Va sottolineata inoltre una singolare scelta formale di questo brano: ossia l’omissione del Minuetto (di solito il terzo movimento), riducendo così a tre tempi complessivi la sinfonia. Fra le spiegazioni avanzate dagli studiosi la più convincente mi pare quella che addebita tale assenza all’inopportunità di inserire un compassato movimento di danza, appunto il Minuetto, in una composizione particolarmente densa di contenuti espressivi. Insomma, un’esigenza in linea con quella che Beethoven avrebbe effettuato con una altrettanto dirompente innovazione, trasformando lo stesso Minuetto in un ben più scattante e dinamico “Scherzo”.

A chi si trova un mattino in Anastasia di Giovanni Dario Manzini
Questo brano è ispirato a una delle città invisibili di Calvino, in particolare a quella di Anastasia, città ingannatrice che fa vivere i propri abitanti nell’inseguimento costante dei desideri.
Poiché questa città si nutre dei desideri dei suoi abitanti senza mai realizzarli, ho pensato a un brano in cui vi fossero contenuti una serie di crescendo che non giungono mai a un climax, e in cui le melodie in uso si rincorrono senza mai formare un vero e proprio contrappunto.