71ª Stagione Sinfonica Orchestra I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
giovedì 19 novembre 2015
Ore: 21:00
sabato 21 novembre 2015
Ore: 17:00

Orff Carmina Burana per soli, coro e orchestra

Soprano Ivanna Speranza
Tenore Gian Luca Pasolini
Baritono Gabriele Ribis
Coro Song
e Cori Giovanili Feniarco
Direttore del coro Carlo Pavese
Direttore Alessandro Cadario
Futurorchestra

Biglietteria

Carnet Liberi di scegliere 12, 10 o 8 concerti a scelta fra le nostre proposte del giovedì sera.
Segui il link alla pagina dedicata: ABBONAMENTI E CARNET
Abbonamenti Concerti in Anteprima, 18 o 10 concerti delle prove aperte il giovedì mattina.
Segui il link alla pagina dedicata: ANTEPRIME 2015/2016

Interi
Primo Settore (Platea, da fila 1 a 30) € 20,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, da fila 31 a 40) € 14,50 + prevendita
Balconata € 11,00 + prevendita

Ridotti (Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Ass.Culturali, Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore (Platea da fila 1 a 30) € 16,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea da fila 31 a 40) € 12,50 + prevendita
Balconata € 9,00 + prevendita

Il Cast

Soprano Ivanna Speranza
Tenore Gian Luca Pasolini
Baritono Gabriele Ribis
Coro Song e Cori Giovanili Feniarco
Direttore del coro Carlo Pavese
Direttore Alessandro Cadario
Futurorchestra

Note di sala

Prologo
Fortuna imperatrix mundi
O Fortuna
Fortunae plango vulnera

Prima parte
Primo vere
Veris laeta facies
Omnia sol temperat
Ecce gratum

Seconda parte
Uf dem Anger
Tanz
Floret silva nobilis
Chramer, gip die varwe mir
Reie (o Swaz hie gat umbe)
Were diu werlt alle min

Terza parte
In taberna
Aestuans interius
Olim lacus colueram
Ego sum abbas
In taberna quando sumus

Quarta parte
Cours d’amours
Amor volat undique
Dies, nox et omnia
Stetit puella
Circa mea pectora
Si puer cum puellula
Veni, veni, venias
In trutina
Tempus est iocundum
Dulcissime

Quinta parte
Blanziflor et Helena
Ave formosissima
Finale
Fortuna imperatrix mundi
O fortuna

Note a margine di Renato Meucci
FuturOrchestra è una compagine giovanile ben nota al pubblico dei Pomeriggi Musicali in quanto fin dal 2012 collabora con questa Istituzione per la quale si è esibita sia nella Stagione “I Piccoli Pomeriggi Musicali”, sia nella Stagione principale. Ne è direttore stabile fin dalla costituzione Alessandro Cadario che condurrà anche questo concerto, con in programma i Carmina
Burana di Carl Orff. L’orchestra di giovani e giovanissimi rappresenta la punta di diamante del circuito fondato dall’economista e musicista José Antonio Abreu, che ha dato dapprima una ragione di speranza a moltissimi giovani venezuelani in condizioni disagiate e poi si è irradiata in decine di altre nazioni, dal 2010 anche in Italia per suggerimento di Claudio Abbado che da anni collaborava con “El sistema” di Abreu.

I Carmina Burana risalgono al 1936-37, e sono noti al pubblico anche non specialistico per le tante esecuzioni e per le riutilizzazioni che ne sono state fatte nei più diversi contesti. Si tratta di 25 brani (il primo e l’ultimo coincidono) liberamente ispirati da un manoscritto ritrovato nell’Ottocento nell’abbazia tedesca di Beuren nel quale si inneggia (ma non tutti gli ascoltatori sembrano esserne consapevoli) ai profanissimi temi della volubilità della fortuna, della volatilità della vita, del ritorno della primavera, dei piaceri e dei pericoli del bere, della gola, della lussuria e del gioco d’azzardo.
Carl Orff, dapprima accusato di collaborazionismo con il regime nazista (fu uno dei pochi compositori a poter lavorare tranquillamente durante il Terzo Reich) più tardi venne riabilitato ed è poi diventato un beniamino della pedagogia musicale, e non solo, grazie al suo metodo didattico e al celebre “strumentario” che porta il suo nome. Riguardo all’ideazione di quest’ultimo Orff si basò sui suggerimenti del grande musicologo ebreo Curt Sachs, riparato negli Stati Uniti nel 1937, con il quale a guerra finita cercò di ristabilire rapporti personali, evidentemente per liberarsi dello spettro che lo circondava per la sua compromissione con il regime nazista. La risposta di Sachs, che ho avuto modo di esaminare in una lettera inedita, fu decisamente sprezzante, ricordando il totale abbandono e l’irriconoscenza durante i terribili anni precedenti. Vicende qui ricordate non certo per rivangare polemiche, ma perché dimostrano una volta di più che sarà meglio giudicare gli artisti per quel che hanno creato, e non certo per le loro azioni e tanto meno per le ideologie.