72ª Stagione Sinfonica Orchestra I Pomeriggi Musicali - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
giovedì 20 ottobre 2016
Ore: 10:00*
giovedì 20 ottobre 2016
Ore: 21:00
sabato 22 ottobre 2016
Ore: 17:00
*I Pomeriggi in anteprima

Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev è una partitura particolarmente cara a I Pomeriggi Musicali che la eseguirono nel concerto che vide il debutto dell’Orchestra nel novembre del 1946. Non è un caso dunque, che sia stata affidata ora ad Alessandro Cadario che sale sul podio dei Pomeriggi nella sua nuova veste di Direttore Ospite Principale. Voce recitante: Mattia Pozzi.

In programma anche il Concerto n.2 per violino e orchestra di Prokof’ev. Lo eseguirà Alexandra Conunova, Primo premio al Concorso Internazionale di violino “Joseph Joachim” di Hannover nel 2012.

Biglietteria

BIGLIETTI

Interi
Primo Settore (Platea, da fila 1 a 30) € 20,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, da fila 31 a 40) € 14,50 + prevendita
Balconata € 11,00 + prevendita

Ridotti
(Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Ass.Culturali, Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore (Platea da fila 1 a 30) € 16,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea da fila 31 a 40) € 12,50 + prevendita
Balconata € 9,00 + prevendita

Carnet LIBERI DI SCEGLIERE: 15 concerti scelti all’atto dell’acquisto. Per informazioni: ABBONAMENTI E CARNET

Il Cast

Direttore: Alessandro Cadario
Violino: Alexandra Conunova
Voce recitante: Mattia Pozzi
Orchestra I Pomeriggi Musicali

Note di sala

Sergej Sergeevič Prokof’ev (1891 – 1953)
Concerto per violino e orchestra n. 2 in sol minore op. 63
Allegro moderato
Andante assai
Allegro ben marcato

***

Pierino e il lupo op. 67

Note a margine di Renato Meucci
Il secondo concerto per violino di Prokof’ev fu scritto nel 1935, quasi vent’anni dopo il precedente, in risposta a una commissione del violinista francese Robert Soetens che se ne era assicurato i diritti e che, dopo la prima esecuzione a Madrid con l’orchestra sinfonica di quella città, continuò ad eseguirlo per tutta la sua lunghissima vita (è morto a 100 anni nel 1997 dopo una brillante carriera di solista itinerante, durata fino a poco tempo prima). A Bruxelles Soetens era entrato in contatto con Prokof’ev nel 1932 quando questi aveva scelto lui e Samuel Dashkin per la prima esecuzione della sua Sonata per due violini. Da quell’incontro prese forma l’idea del concerto, come pure quella di una tournée insieme che ebbe ben 40 esibizioni in Europa e nell’Africa del nord, episodio del tutto singolare nella carriera pianistica di Prokof’ev, che per il resto non sembra aver mai prediletto l’esibizione in duo.

La prima parte della composizione è piuttosto convenzionale rispetto ad altri concerti di Prokov’ef, soprattutto nel primo movimento, ma quello che attrae maggiormente è il secondo tempo, con un idillico solo di violino che si conclude con il primo tema affidato al violoncello, con accompagnamento del violino. Il terzo movimento è poi un omaggio alla Spagna, con l’intervento delle nacchere ogni volta che il tema principale ricompare.

Quanto ad Alexandra Conunova, ricordo che la giovane violinista moldava dalle grandiose possibilità tecniche e virtuosistiche, è anche mossa da una particolare vena umanitaria, che l’ha portata così giovane a fondare nel suo paese un’associazione benefica a sostegno dei disabili e dei giovani musicisti in difficoltà.

Pierino e il lupo è una favola in musica, destinata ad illustrare ai più piccoli le capacità dei singoli strumenti dell’orchestra, al quali è affidato il compito di dar voce a ognuno dei personaggi della narrazione: Pierino, appunto, il nonno brontolone, l’uccellino, l’anitra, il gatto, i cacciatori, e naturalmente anche il lupo. La storia vede protagonista Pierino che vive in amicizia con gli animali, che sono però minacciati dal lupo; Pierino vorrebbe allora catturare quest’ultimo, pur contro la volontà del nonno che si preoccupa per lui; tuttavia, dopo che il lupo ha mangiato in un sol boccone l’anitra, Pierino interviene e riesce a renderlo inoffensivo fino all’arrivo dei cacciatori, insieme ai quali Pierino torna trionfante in paese.

Il brano fu composto da Prokof’ev nel 1937, dopo il suo rientro in Unione Sovietica, e quindi poco dopo la stesura del concerto per violino che abbiamo ascoltato nella parte precedente. Era stato il Teatro dei bambini di Mosca a commissionargli la stesura di un brano destinato ad avvicinare alla musica i più giovani, con le voci degli strumenti che si sostituiscono a quelle degli animali, e con l’ausilio di un narratore che spiega tutta la storia. L’obiettivo non riuscì affatto alla prima esecuzione, rivelatasi un flop, ma il successo arrivò inarrestabile in seguito (e forse Prokof’ev mai avrebbe potuto immaginare in che misura), tanto che ancora oggi il brano è amatissimo dal pubblico tanto giovanile quanto adulto e pare essere una delle composizioni più eseguite di Prokof’ev (d’altronde l’esempio lo diede Abbado, con il coinvolgimento nientemeno di Benigni; ricordate?).

Personalmente non ho mai troppo amato la musica descrittiva, a parte forse in qualche caso quella cinematografica che però ha tutta un’altra funzione, e quindi non ho particolare predilezione per i brani che Prokof’ev, Saint-Saëns, e Britten hanno composto per presentare ai più giovani gli strumenti dell’orchestra. Nonostante essi costituiscano un repertorio dal successo quasi assicurato, li considero una forma un po’ artificiale di musica, una specie di surrogato, che sta alla musica come gli spot pubblicitari al cinema. E anche se nessuno dubita che la pubblicità possa essere qualitativamente persino superiore ai prodotti della decima musa, essa ha semplicemente un fine differente, come avviene nel caso dei brani suddetti, che hanno il fine benemerito e primario di far conoscere in maniera il più possibile godibile e amena i protagonisti dell’orchestra. Obiettivo questo, pienamente centrato anche dall’accattivante brano di Prokof’ev.

M° ALESSANDRO CADARIO Direttore d’ orchestra
Alessandro Cadario è Direttore Ospite Principale dell’Orchestra de I Pomeriggi Musicali di Milano, a partire dalla stagione 2016/2017. Direttore d’orchestra dal gesto raffinato ed espressivo, si distingue per la presenza carismatica e le sue interpretazioni meditate e convincenti, sia nel repertorio sinfonico sia in quello operistico. Ha compiuto gli studi di direzione d’orchestra con il massimo dei voti al Conservatorio G. Verdi di Milano perfezionandosi, con due diplomi di merito, presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Gianluigi Gelmetti. Ha inoltre conseguito il diploma di violino, la laurea in direzione di coro e in composizione, entrambe con il massimo dei voti e la lode. Dopo aver vinto il concorso internazionale di direzione d’orchestra “Peter Maag”, ha definitivamente attirato l’attenzione degli addetti ai lavori, nel 2014, in occasione del suo debutto alla Società del Quartetto di Milano e, nel 2015, con la direzione di Pollicino di H.W. Henze, al Maggio Musicale Fiorentino e con un concerto nella stagione sinfonica del Teatro Petruzzelli di Bari, di cui è stata particolarmente apprezzata l’interpretazione rossiniana (“Stabat Mater: con Cadario è un gran Rossini”, titola la Gazzetta del Mezzogiorno). Sempre nel 2015, ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano in occasione del Festival delle orchestre internazionali, oltre che al Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Albania. Ha diretto importanti orchestre tra cui l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, l’Orchestra Filarmonica della Fenice, l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari, il Concerto Budapest, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra di Padova e del Veneto e la Sofia Festival Orchestra. Ha inoltre collaborato con solisti come Mario Brunello, Vittorio Grigolo, Alessandro Carbonare e Rainer Honeck. Tra i suoi futuri impegni, il debutto con l’orchestra del Teatro Comunale di Bologna e con l’orchestra del Teatro Massimo di Palermo. Oltre al repertorio classico, Alessandro Cadario rivolge la sua attenzione alla musica contemporanea che interpreta con particolare dedizione, vista la sua duplice natura di direttore e compositore.
 Le sue composizioni sono state presentate in prima assoluta al Lincoln Center di New York, al Teatro dell’Opera di Darmstadt e al National Concert Hall di Taipei. Collabora alla preparazione di FuturOrchestra, Orchestra Giovanile Lombarda, e dell’Orchestra Nazionale del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili in Italia, un progetto fortemente voluto dal M° Claudio Abbado, cui Alessandro Cadario rivolge oggi le energie di chi desidera fortemente contribuire alla formazione della futura generazione di musicisti.


ALEXANDRA CONUNOVA Violino

Alexandra Conunova ha focalizzato su di sè le attenzioni della critica musicale internazionale e del pubblico a seguito della vittoria del Primo premio al Concorso Internazionale di violino “Joseph Joachim” di Hannover nell’autunno 2012. La giuria del concorso in quell’occasione ne elogiò il calore del suono e l’arte altamente drammatica del suo virtuosismo. L’Hannover Allgemeine Zeitung ha rilevato altresì con quale splendore di suono l’interprete è in grado di far vivere il suo modo di interpretare il pensiero musicale. Il successo ottenuto in questo concorso, che è universalmente considerato come uno dei più importanti dedicati oggi al violino, gli è valso il suo debutto con la casa discografica Naxos. L’interprete è stata ospite al Settembre musicale di Montreux, al Beethoven Festival di Bonn, allo Schloss Elmau, al Festival di Aix en Provence, con le orchestre di Saarbrücken, Nuremberg Symphony Orchestra, l’orchestra da Camera di Stoccarda ed ha realizzato varie tournée in Giappone e Corea del Sud. Alexandra Conunova è stata premiata ai Concorsi Tchaikovsky ( 2015) , George Enescu di Bucarest ( 2011) , Tibor Varga di Sion nel 2010, Ion Voicu ( 2009) ed Henri Marteau (2008). Solista di altro profilo, Alexandra Conunova si è esibita con le orchestre Münchener Kammerorchester, NDR Radiophilarmonie, l’Orchestra di Stato della Bileorussia, la Norddeutsche Philarmonie di Rostok, l’Orchestra dell’Hermitage di San Pietroburgo, l’Orchestra da Camera del Festival di Verbier, con la Camerata Bern, con i direttori Gabor Takacs Nagy, Hannu Lintu, Patrick Strub, Johannes Wildner, Juhanni Numminenm, Niklas Willen. Nel 2013 ha ricevuto il premio Julius Bär come miglior talento presente al Festival di Verbier, riconoscimento che le ha offerto l’opportunità di esibirsi ufficialmente nel programma 2014/15 del Festival. Gli appuntamenti più significativi del 2016 la vedranno ospite del Festival di Aix en Provence con il direttore Gianandrea Noseda, con Valeriy Ghergiev a Monaco, a Tolosa con il direttore Manacorda e l’orchestra du Capitol, al Festival di San Pietroburgo. Violinista di origine moldava, nata nel 1988, la Conunova ha studiato con Krzysztof Wegrzyn all’Università della Musica di Hannover e ha partecipato a master class con Igor Oistrakh, Mihaela Martin, Ivry Gitlis, Boris Kuschnir. Suona un violino Santo Serafino del 1735, costruito a Venezia e gentilmente messo a sua disposizione dalla “Deutsche Stiftung Musikleben”.


MATTIA POZZI Attore

Diplomato al Corso attori della Scuola Civica d’arte drammatica Paolo Grassi, studia – tra gli altri – con Maria Consagra, Mario Gonzales, Elisabeth Boeke, Kuniaki Ida, Massimo Navone, Ambra D’amico, Paola Bigatto, Maurizio Schimdt, Danio Manfredini, Filippo Timi.

Frequenta il seminario di danza contemporanea Gaga Method con i membri della Batsheva Dance Company presso il Suzanne Dellal Center di Tel Aviv.

Partecipa altresì al seminario La danza delle intenzioni condotto da Roberta Carreri, membro dell’Odin Teatret, e al primo anno della scuola Quelli di Grock, così come al seminario di alta formazione sul clown-attore con Vladimir Olshansky.

Nelle ultime tre Stagioni è stato uno degli attori di Ti racconto una fiaba, la Stagione di concerti dell’Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali di Milano.