72ª Stagione Sinfonica Orchestra I Pomeriggi Musicali - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
giovedì 11 maggio 2017
Ore: 10:00*
giovedì 11 maggio 2017
Ore: 21:00
sabato 13 maggio 2017
Ore: 17:00
*I Pomeriggi in anteprima

Direttore: Donato Renzetti
Direttore del coro: Antonio Greco
Soprano: Martina Bortolotti
Mezzosoprano: Agostina Smimmero
Tenore: Marco Ciaponi
Basso: Dario Russo
Coro Costanzo Porta
Orchestra I Pomeriggi Musicali

Beethoven, Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125

Biglietteria

BIGLIETTI SINGOLI CONCERTI

Interi
Primo Settore (Platea, da fila 1 a 30) € 20,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, da fila 31 a 40) € 14,50 + prevendita
Balconata € 11,00 + prevendita

Ridotti
(Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Ass.Culturali, Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore (Platea da fila 1 a 30) € 16,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea da fila 31 a 40) € 12,50 + prevendita
Balconata € 9,00 + prevendita

Il Cast

Direttore: Donato Renzetti
Direttore del coro: Antonio Greco
Soprano: Martina Bortolotti
Mezzosoprano: Agostina Smimmero
Tenore: Marco Ciaponi
Basso: Dario Russo
Coro Costanzo Porta
Orchestra I Pomeriggi Musicali

Note di sala

Note a margine di Renato Meucci
La poesia di Schiller An die Freude (Alla gioia) fu pubblicata per la prima volta nel 1786 e da subito stimolò in Beethoven il desiderio di un suo adattamento in musica. Un amico comune di lui e di Schiller, scrisse con entusiasmo, in una lettera del 1793, riguardo a questa intenzione del compositore “di rielaborare ogni strofa dell’inno alla gioia, giacché mi aspetto qualcosa di magnifico, in quanto per come lo conosco egli è fatto per il grandioso e il sublime”. I primi abbozzi della Nona risalgono al 1815 ma già alcuni anni prima Beethoven aveva scritto una Fantasia corale che prevedeva appunto l’impiego del coro e che per tema e struttura è ricollegabile all’ultimo tempo della Nona. Sebbene dunque l’idea di musicare il testo di Schiller abbia accompagnato Beethoven per quasi tutta la vita, fu solo alla fine che egli si decise a utilizzarlo compiutamente per il quarto movimento della sinfonia, restando peraltro a lungo incerto riguardo all’uso di questa soluzione o al ripristino di un finale esclusivamente strumentale.

Tale grandiosa composizione fu completata solo nel 1824 ed eseguita in concerto a Vienna al Teatro di Porta Carinzia. Immaginate un po’: la prima esecuzione prevedeva l’ouverture La consacrazione della casa; poi alcune parti della Missa solemnis, cui faceva seguito la nostra Nona sinfonia. Dunque una durata ancora una volta molto maggiore di quella oggi prevista usualmente da un concerto sinfonico-corale (solo quest’ultima dura infatti circa 70 min.).

Commovente è pensare che l’autore, ormai totalmente sordo seguiva i cantanti, dando le spalle al pubblico, leggendo sulle loro labbra le parole pronunciate. Ma il consenso fu così entusiastico e generale che già alla fine dello Scherzo, la solista Caroline Unger lo spinse a girarsi per cogliere l’esaltazione collettiva; egli vide il pubblico in tripudio e si inchinò per ringraziare, fatto che si ripeté ovviamente anche dopo il tempo finale corale. Pochi giorni più tardi, a causa del grande successo e dell’enorme richiesta, l’esecuzione fu ripetuta nella Redoutensaal del celebre palazzo di corte, lo Hofburg. Esattamente un anno dopo lo stesso successo si ripeté anche a Londra, alla Philharmonic Society, che in realtà aveva avuto in precedenza un ruolo di primo piano, avendo commissionato alcuni anni prima a Beethoven ben due sinfonie.

Iniziò così il trionfo incontrastato di questa monumentale composizione che, tra i tanti suoi pregi e primati, ha anche quello di aver costituito a lungo – per quasi 130 anni – il limite insuperabile nella produzione sinfonica dei compositori successivi.

E qui viene in mente di nuovo Šostakovič, che varie volte abbiamo ascoltato nel corso di questa stagione, il compositore destinato a superare questo limite in maniera netta e inoppugnabile. Pare che egli fosse pienamente consapevole di questo compito storico che gli era stato riservato, mentre altri, più maliziosamente, ritengono che ci fosse sotto un vero e proprio progetto culturale per superare, nell’Unione sovietica comunista, il limite delle nove sinfonie della società occidentale.

Sia come sia, tornando a Beethoven e alla sua op. 125 il mio suggerimento è di leggerla come la pagina più visionaria e lungimirante di un uomo consapevole come pochi altri che la musica avrebbe potuto costituire un messaggio universale; e il fatto che sia stata scelta come inno della Comunità europea sembra confermare tale straordinaria visione. Che poi egli fosse oramai completamente incapace di percepire alcunché, non solo non gli impedì di scriverla (un compositore professionista ha in buona misura dentro di se la sensazione di come la musica che viene creando risuonerà effettivamente), ma non lo condizionò affatto in termini negativi, lasciando anzi che si facesse interprete da par suo degli ideali positivistici e progressisti della nuova borghesia europea.

AN DIE FREUDE ALLA GIOIA
Testo di Friedrich Schiller

Basso soloRecitativo
O Freunde, nicht diese Töne!
Sondern lasst uns angenehmere
anstimmen, und freudenvollere.

Basso soloRecitativo
Amici, non queste note,
intoniamone altre
più grate e gioiose.

Basso solo e CoroAllegro assai
Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
wir betreten feuertrunken,
himmlische, dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder
was die Mode streng geteilt,
alle Menschen werden Brüder
wo dein sanfter Flügel weilt.

Basso solo e CoroAllegro assai
Gioia, bella scintilla degli dèi,
figlia dell’Elisio,
ebbri e ardenti noi entriamo,
creatura celeste, nel tuo santuario!
I tuoi incantesimi tornano a legare
ciò che la moda ha severamente diviso;
tutti gli uomini divengono fratelli
dove la tua dolce ala si posa.

Soli e Coro
Wem der grosse Wurf gelungen,
eines Freundes Freund zu sein,
Wer ein holdes Weib errungen,
mische seinen Jubel ein!
Ja, wer auch nur eine Seele
sein nennt auf dem Erdenrund!
Und wer’s nie gekonnt, der stehle
weinend sich aus diesem Bund.
Freude trinken alle Wesen
an den Brüsten der Natur;
alle Guten, alle Bösen
Folgen ihrer Rosenspur.
Küsse gab sie uns und Reben,
einen Freund, geprüft im Tod;
Wollust ward dem Wurm gegeben,
und der Cherub steht vor Gott.

Soli e Coro
Chi ha sortito la gran ventura
d’esser amico di un amico,
chi s’è conquistata una dolce compagna,
mescoli nella folla il suo giubilo!
Sì, chi anche un’anima sola
possa dir sua sul globo terrestre!
E chi non l’ha mai potuto s’allontani
in lacrime da questo sodalizio.
Gioia bevono tutti gli esseri
dal seno della natura,
tutti i buoni, tutti i malvagi
seguono la sua traccia fiorita di rose.
Baci ci ha offerto la natura, e viti,
e un amico a tutta prova;
voluttà fu concessa al verme,
e il cherubino è al cospetto di Dio!

Tenore solo e Coro maschile
Allegro assai vivace alla marcia

Froh, wie seine Sonnen fliegen
durch des Himmels prächt’gen Plan,
wandelt, Brüder, eure Bahn,
freudig, wie ein Held zum Siegen.

Tenore solo e Coro maschile
Allegro assai vivace alla marcia

Lieti, come i suoi soli trascorrenti
per la splendida pianura del cielo,
seguite, fratelli, il vostro cammino,
gioiosi come l’eroe della vittoria.

Coro
Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
wir betreten feuertrunken,
himmlische, dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder
was die Mode streng geteilt,
alle Menschen werden Brüder
wo dein sanfter Flügel weilt.

Coro
Gioia, bella scintilla degli dèi,
figlia dell’Elisio,
ebbri e ardenti noi entriamo,
creatura celeste, nel tuo santuario!
I tuoi incantesimi tornano a legare
ciò che la moda ha severamente diviso;
tutti gli uomini divengono fratelli
dove la tua dolce ala si posa.

CoroAndante Maestoso
Seid umschlungen, Millionen!
Diesen Kuss der ganzen Welt!
Brüder, über’m Sternenzelt
muss ein lieber Vater wohnen.

CoroAndante Maestoso
Abbracciatevi, moltitudini!
Un bacio al mondo intero!
Fratelli! Oltre il firmamento
deve abitare un padre amato.

Adagio ma non troppo, ma devoto

Ihr stürzt nieder, Millionen?
ahnest du den Schöpfer, Welt?
Such ihn über’m Sternenzelt!
Über Sternen muss er wohnen.

Adagio ma non troppo, ma devoto

Non vi prostrate, moltitudini?
Non senti la presenza del creatore,mondo?
Cercalo oltre il firmamento!
Oltre il firmamento deve abitare.

Soli e Coro
Allegro energico sempre ben marcato – Allegro ma non tanto – Poco adagio – Tempo I – Poco adagio – Prestissimo – Maestoso – Prestissimo

Seid umschlungen, Millionen!
Diesen Kuss der ganzen Welt!
Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
wir betreten feuertrunken,
himmlische, dein Heiligtum!
Ihr stürzt nieder, Millionen?
ahnest du den Schöpfer, Welt?
Such ihn überm Sternenzelt!
Über Sternen muss er wohnen.

Soli e Coro
Allegro energico sempre ben marcato – Allegro ma non tanto – Poco adagio – Tempo I – Poco adagio – Prestissimo – Maestoso – Prestissimo

Abbracciatevi, moltitudini!
Un bacio al mondo intero!
Gioia, bella scintilla degli dèi,
figlia dell’Elisio,
ebbri e ardenti noi entriamo,
creatura celeste, nel tuo santuario!
Non vi prostrate, moltitudini?
Non senti la presenza del creatore, mondo?
Cercalo oltre il firmamento!
Oltre il firmamento deve abitare.

M° DONATO RENZETTI Direttore d’orchestra
Dopo aver studiato Composizione e Direzione d’Orchestra al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha ottenuto numerosi riconoscimenti in importanti concorsi internazionali: “Diapason d’Argento” nel 1975, Concorso “Gino Marinuzzi” di Sanremo nel 1976, Premio “Ottorino Respighi” all’Accademia Chigiana di Siena nel 1976, Medaglia di Bronzo al I Concorso “Ernest Ansermet” di Ginevra nel 1978; nel 1980 è stato proclamato vincitore assoluto del X Concorso “Guido Cantelli” del Teatro alla Scala di Milano. Da allora la sua carriera non ha avuto soste, alternando l’attività sinfonica con produzioni d’opera lirica e registrazioni discografiche. Ha collaborato con Orchestre prestigiose, quali: la London Philarmonic, la London Sinfonietta, l’English Chamber Orchestra e la Philarmonia di Londra, la BRT di Bruxelles, la RIAS di Berlino, la Capitole de Toulouse, l’Orchestra National de Lyon, la Filarmonica di Tokyo, la Filarmonica di Buenos Aires, l’Orchestra di Stato Ungherese, l’Orchestra Sinfonica di Atene, l’Orchestra Sinfonica Portoghese, le Orchestre RAI di Milano, Roma, Torino e Napoli, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Orchestra del Teatro alla Scala. E’ stato invitato nei maggiori teatri lirici del mondo: Opera di Parigi, Covent Garden di Londra, Grand Theatre de Ginevra, Capitole de Toulouse, Opera di Lyon, Opera di Montpellier, Opera di Bonn, Opera di Monaco di Baviera, Teatro San Carlo di Lisbona, Megaron di Atene, Colon di Buenos Aires, Lyric Opera di Chicago, Opera di San Francisco, Opera di Detroit, Dallas Opera, Metropolitan e Carnegie Hall di New York e tutti i teatri italiani. E’ stato ospite dei Festival Internazionali di Glyndebourne, Spoleto, Pesaro e al “Festival Verdi” di Parma. Ha debuttato giovanissimo all’Arena di Verona: nel 1987, con i complessi artistici di questo Ente, ha tenuto una tournee in Egitto dove, per la prima volta a Luxor, è stata rappresentata l’Aida di G. Verdi. E’ stato Direttore Principale dell’Orchestra Internazionale d’Italia, dell’Orchestra della Toscana, dell’Orchestra Stabile di Bergamo, della Filarmonia Veneta, della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana e, per nove anni consecutivi, di Macerata Opera. Nel 1994 è stato nominato Consulente Artistico del Teatro Comunale di Treviso. Dal 2005 al 2007 è stato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Portoghese del Teatro San Carlo di Lisbona. La sua discografia comprende opere di Mozart, Cajkovskij, opere rare di Schubert, Cherubini e Simone Mayr; inoltre i DVD de “La Figlia del Reggimento” al Teatro alla Scala, della “Cenerentola” al Festival di Glyndebourne e di un concerto alla guida dell’Orchestra della Toscana con l’ “Egmont” di Beethoven, il Doppio di Brahms con Giuliano Carmignola e Mario Brunello e la “Scozzese” di Mendelssohn. Ha registrato numerose opere liriche per la Philips, Frequesnce, Fonit Cetra, Ricordi, Nuova Era e Dynamic: Il Signor Bruschino, La Cambiale di Matrimonio, Ifigenia in Tauride di Piccinni, Bianca e Falliero di Rossini, La Favorita di Donizetti, Attila di Verdi, Stabat Mater di Pergolesi. Il disco “Manfred” di R. Schumann, registrato con l’Orchestra ed il Coro della Scala e la voce recitante di Carmelo Bene, ha vinto il XIX Premio della Critica Italiana del Disco. Dal 1987 è Docente di Direzione d’Orchestra all’Accademia Musicale Pescarese, scoprendo talenti di nuove generazioni tra i quali: Massimo Zanetti, Gianandrea Noseda e Michele Mariotti. Nel 2002 il Collegio dei Ragionieri di Lanciano in Abruzzo gli ha conferito il Premio Frentano d’Oro per i meriti artistici ottenuti in Italia e all’Estero. L’Associazione Amici della Lirica dell’Opera Festival di Pesaro lo ha onorato con l’assegnazione del Premio Rossini d’Oro 2006. Nel 2009 gli è stato assegnato il 26° Premio “Luigi Illica” ed il Premio “Nino Carloni” dalla Fondazione Barattelli dell’Aquila. Da gennaio 2015 è Direttore Principale della Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro.

ANTONIO GRECO Direttore del coro
Diplomato in Pianoforte, Musica corale e direzione di coro, Polifonia rinascimentale, è docente di Esercitazioni Corali presso l’ISSM “Giuseppe Verdi” di Ravenna. Nel 1993 ha fondato il Coro Costanzo Porta, alla cui guida ha vinto premi in concorsi nazionali ed internazionali ed ha preso parte a rassegne quali il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Ravenna Festival, il Festival Monteverdi di Cremona, il Maggio Musicale Fiorentino, Musica e poesia a San Maurizio, il Festival Pergolesi/Spontini di Jesi, Istituzione Universitaria dei Concerti – La Sapienza di Roma, Università degli studi di Pavia, Associazione Scarlatti di Napoli, Emilia Romagna Festival, Anima mundi di Pisa, Festival MiTo, Tage Alter Musik di Regensburg, Concertgebouw di Bruges, Cité de la Musique et de la Danse di Soissons, Muziekgebouw di Amsterdam, Zuiderstrandtheater de L’Aia, Teatro Carlo Felice di Genova. Dal 2004 ha affiancato al coro l’orchestra Cremona Antiqua, ensemble su strumenti originali. Nel 2000 ha fondato, con il sostegno del Centro di Musicologia “W. Stauffer” e il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Cremona, la Scuola di Musica e Canto Corale Costanzo Porta. Per dieci anni è stato maestro del Coro del Circuito Lirico Lombardo. Ha tenuto Masterclass sul repertorio barocco presso la Scuola dell’Opera di Bologna e presso l’Accademia Rodolfo Celletti di Martina Franca. Collabora da anni con il Festival della Valle d’Itria, presso il quale ha diretto numerose prime esecuzioni in tempi moderni di opere barocche, produzioni trasmesse in diretta da Radio 3. Nel 2014, alla guida dell’orchestra “1813” del Teatro Sociale di Como, ha diretto una produzione di Barbiere di Siviglia di Rossini nell’ambito del progetto Opera pocket, andato in scena presso il Teatro Nuovo di Milano e presso numerosi altri teatri lombardi e della Svizzera italiana. Dal 2015 collabora con l’Opéra de Lausanne come maestro del coro (Rossini, Tancredi, 2015; Monteverdi, Orfeo, 2016; Sonnambula e La donna del lago, 2018). Nello stesso anno ha affiancato, quale assistente alla direzione, sir J. E. Gardiner presso la sua Accademia Monteverdiana (Toscana, terre Senesi), esperienza ripetutasi nel 2016, presso la fondazione Cini di Venezia. Nel 2017 Greco seguirà il M° Gardiner, in qualità di clavicembalista del Monteverdi Choir e degli English Baroque Soloists, in una tournée mondiale delle tre opere monteverdiane e del Vespro della Beata Vergine. Come direttore d’orchestra e maestro del coro ha inciso per le etichette Discantica, Tactus, Sony, Bongiovanni e Dynamic.

MARTINA BORTOLOTTI Soprano
Martina Bortolotti si diploma in Canto Lirico con Luise Gallmetzer e segue i corsi di Lied e Oratorio con Othmar Trenner presso il Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano. Consegue il diploma Accademico di primo e secondo livello presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in Canto Lirico con Rita Orlandi Malaspina e in Musica Vocale da Camera con Daniela Uccello con il massimo dei voti. Ha frequentato, inoltre, l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e vinto una borsa di studio Erasmus alla Hochschule Für Musik di Monaco di Baviera per le classi di Canto con Maria Cavazza, Lied con Helmut Deutsch e di musica russa, slava ed ebraica con Hans-Christian Hauser. Partecipa alle opere e ai concerti organizzati dai Conservatori di Bolzano e Milano, dal Teatro alla Scala di Milano e dalla Hochschule di Monaco di Baviera. Segue masterclasses con K. Ricciarelli, T. Berganza, R. Kabaivanska, S. Mingardo, E. Battaglia, R. Clemencic, G. Kuhn, B. Fassbaender e D. Baldwin. Vincitrice del Concorso Paul Harris 2005 di Milano e Voci Nuove Pucciniane 2008 a Innsbruck, riceve anche la Menzione d’Onore al Concorso Palma d’Oro ed è finalista al Concorso Caruso Milano, al Concorso Città di Merano e al Concorso per l’Accademia di Alto perfezionamento dell’Arena di Verona. Partecipa a concerti lirici, di musica sacra e sinfonici tra cui: la Nona di Beethoven al Teatro Comunale di Vicenza, al Teatro della Fortuna di Fano con l´Orchestra Rossini, al Palasport di Sondalo e al Teatro Grande di Brescia con l’Orchestra Filarmonica Italiana ed il Coro di Verona. Partecipa a concerti per il Festival di Musica Sacra e Contemporanea di Bolzano e Trento con l’Ensemble Amarida, l’Orchestra Haydn e con gli Archi della Scala a Milano, dove ha cantato il Requiem, la Missa brevis in Si bemolle maggiore ed i Vespri solenni de confessore di W. A. Mozart. Recital e Liederabende in Italia, Spagna, Germania e Austria. Ha eseguito il Deutsche Requiem di Brahms sotto la direzione del Maestro Gustav Kuhn presso l`Auditorium di Trento con l’Orchestra Haydn. Ha tenuto concerti e recital a Mosca accompagnata al Pianoforte del Maestro Alexej Lukovnikov. Su invito del Governo cinese, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha cantato accompagnata dall’Orchestra Celibidache in dodici concerti a Pechino: China National Museum Theatre, Tijanjin Concert Hall e Xuzhou Concert Hall. Ha interpretato con successo alcuni fra i principali ruoli d’opera e operetta, Esibendosi in diversi Teatri tra cui: Festpielhaus Erl Tiroler Festspiele, Teatro Coccia di Novara, Teatro alla Scala di Milano, Comunale di Bolzano, Municipale di Piacenza, Comunale di Modena, Comunale di Ferrara, München Hofresidenz, Teatro Nuovo di Torino, Teatro Sociale Biella, Teatro Alfieri Asti, Teatro Toselli Cuneo Teatro Dal Verme Milano, Teatro Morlacchi Perugia. È stata invitata dalla Corea del Sud per debuttare nel ruolo di Mimì nella Bohème di Puccini presso il Teatro Comunale di Suncheon. Recentemente ha debuttato nella Principessa della Czarda il ruolo di Sylva Varescu in lingua originale presso il Teatro Waltherhaus di Bolzano ed il Forum di Bressanone e nell’opera Haensel e Gretel presso il Teatro Comunale di Bolzano trasmessa in diretta su Radio Rai 3 Suite. E’ stata invitata dal Smithsonian Museum per tenere un Recital insieme alla pianista Alina Kiryayeva all’interno della Steinway Series a Washington DC ed a New York presso la Nort Shore Public Library ed ha effettuato una Tournèe in Uruguay dove ha cantato al Teatro del SODRE di Montevideo.

AGOSTINA SMIMMERO Mezzosoprano
Il giovane mezzosoprano Agostina Smimmero si diploma in canto lirico presso il conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli con il massimo dei voti affermandosi come vincitrice di primi premi presso prestigiosi concorsi: “International Singing Competition Montserrat Caballé” nel settembre 2012, I Concorso Internazionale “Rosa Ponselle”, II Concorso Internazionale ”Simone Alaimo”. Appena diciottenne Agostina Smimmero debutta come Tancredi sostituendo la collega Daniela Barcellona per la produzione in scena al Teatro La Maestranza di Siviglia accanto al soprano Mariella Devia e il tenore Gregory Kunde, da questo momento in poi debutta i principali ruoli del suo repertorio: Santuzza /Cavalleria Rusticana di P. Mascagni con la regia di Andrea Cigni e la direzione di Sergio Alapont; Azucena ne Il Trovatore, in Spagna presso il teatro Mozart di Saragozza con la direzione di Juan Luis Martinez e successivamente al Teatro Nacional de Sao Carlos di Lisbona con la direzione musicale di Martin Andrè e la regia di Francesco Esposito; La Baronessa di Champigny ne Il Cappello di Paglia di Firenze di Nino Rota al Teatro Comunale di Firenze con la direzione di Andrea Battistoni e la regia di Andrea Cigni; Maddalena nel Rigoletto al Teatro Nacional de Sao Carlos di Lisbona con la regia di Francesco Esposito; Mercedes nella Carmen di G. Bizet all’Auditorium di Milano diretta da Jader Bignamini; Fenena nel Nabucco al Teatro Comunale di Teramo, al Marrucino di Chieti, al Giovanni Battista Pergolesi di Jesi, Teatro dell’Aquila di Fermo; Lola e Mamma Lucia in Cavalleria Rusticana di P. Mascagni in svariate produzioni in tournée in Italia; Barbiere di Siviglia a Benevento in un allestimento del teatro San Carlo di Napoli. Collabora regolarmente con direttori d’orchestra del calibro di Maurizio Benini, Sergio Alapont, Martin Andrè, Jader Bignamini, Antonino Fogliani, Juan Luis Martinez, Donato Renzetti, Ramon Tebar e registi quali: Andrea Cigni, Francesco Esposito, Enrico Stinchelli, Lucas Simon, Stefano Vizioli, Nicola Zorzi. Agostina Smimmero è stata protagonista su palcoscenici di prestigiosi teatri come il Teatro di San Carlo, l’Armenian Opera Theater, il Sao Carlos di Lisbona, il Massimo Bellini di Catania, il Comunale di Firenze, Auditorium di Barcellona e teatro-Auditorium Mozart di Saragozza,Teatro Dal Verme di Milano. In Italia si ricordano le collaborazioni con il Teatro Guardassoni di Bologna, Teatro Dante Alighieri Ravenna, Flavio Vespasiano di Rieti, Teatro Comunale di Teramo, Il Marrucino di Chieti, Giovanni Battista Pergolesi di Jesi, Teatro dell’Aquila di Fermo, Alfieri di Asti, dove si è esibita in opere che spaziano dal repertorio rossiniano a quello verdiano. Artista attiva anche sul versante concertistico ha interpretato la IX Sinfonia di Beethoven diretta da Donato Renzetti, (in numerose repliche) per l’inaugurazione dell’orchestra OSIM presso il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Frequenti le incursioni nel repertorio contemporaneo del quale ha eseguito composizioni di Martin Palmeri come la Missa Tango, Little Jazz Messe, Magnificat Tango esibendosi anche in numerosi Gala accanto a grandi interpreti quali Jaume Aragall, Andrea Bocelli, Paata Burchulatze, Montserrat Caballè, Fiorella Cedolins, Sergi Giménez, Nicola Martinucci, Montserrat Martì, Joan Pons, Roberto Servile ha inoltre cantato con orchestra e coro per Papa Francesco in mondovisione in diretta Rai e Sky. Agostina Smimmero ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti: ricordiamo il Premio C.Crescenzio Sepe (settore Cultura 18 – 10 – 2014), il U.N.V.S. Awards (settore cultura e spettacolo 10 – 06 – 2015) ha ricevuto in ottobre 2015 il Premio Megaris nel settore cultura come rappresentante verdiana. Il 23 Gennaio 2015 Agostina Smimmero è stata protagonista alla trasmissione Sabato In su Rai 1, vestendo i panni di Azucena nella puntata dedicata a Trovatore. Prossimamente sarà impegnata ne La Campana sommersa e in Falstaff al Teatro Lirico di Cagliari, in Nabucco a Las Palmas, mentre al Teatro San Carlo di Napoli parteciperà alla produzione di Suor Angelica.

MARCO CIAPONI Tenore
Marco Ciaponi nasce nel 1989 a Barga (Lucca). Inizia la sua formazione musicale sotto la guida di Rebecca Berg per poi specializzarsi con Giuseppe Sabbatini e iscriversi all’Accademia Internazionale del Bel Canto di Modena. Molto giovane riscuote grande successo in importanti concorsi internazionali quali: “Spiros Argiris” a Sarzana; “Magda Olivero” (finalista) ; “Ottavio Ziino” a Roma; “Beniamino Gigli jr” (terzo premio); “Adriano Belli di Spoleto” ; “Pertile” di Padova. Nel 2015 è il vincitore assoluto dei prestigiosi concorsi Flaviano Labò di Piacenza e il Concorso Internazionale Voci Verdiane di Busseto Tra gli impegni degli esordi ricordiamo la partecipazione alle operette Acqua cheta, Il paese dei campanelli e Cin Ci Là oltre a vari concerti a Pescara, Monte Silvano, Sanremo, Torino e Bologna. Nel maggio del 2008 fa il suo debutto come Rodolfo ne La Bohème a Portoferraio. Successivamente Marco Ciaponi è stato selezionato per il progetto Cantiere Lirico al Teatro Goldoni di Livorno. Il suo repertorio include opere quali: Gianni Schicchi, Rigoletto, Traviata, Lombardi alla prima crociata, L’elisir d’amore, Il barbiere di Siviglia, Lucia di Lammermoor. Ha interpretato Tamino nel Flauto Magico in una riduzione dell’opera per bambini con la compagnia teatrale FantaTeatro di Bologna, in scena alla manifestazione Sestola InCanto e al Teatro Comunale Pavarotti di Modena. E’ stato Alfredo Germont nella Traviata a Cremona e Milano; Nemorino ne L’Elisir d’Amore a Lucca, Piacenza, Ravenna, Bari (Fondazione Petruzzelli) e Mantova; ha debuttato il ruolo di Don Ottavio in Don Giovannia Tirana e a Trieste diretto da Gianluigi Gelmetti, che lo ha inoltre diretto ne Die Schöpfung di Haydn sempre al Teatro Verdi di Trieste. Ha recentemente debuttato il ruolo di Malcom in Macbeth a Piacenza Attivo inoltre sul versante concertistico, tra i suoi impegni recenti ricordiamo: la IX Sinfonia di Beethoven presso il Teatro Lirico di Cagliari diretto da Gérard Korsten. Prossimamente debutterà al Teatro alla Scala di Milano ne La Fanciulla del West (Trin) diretto da Chailly e come Fenton nel Falstaff al Teatro Lirico di Cagliari.

DARIO RUSSO Basso
Dario Russo si laurea in Lingue e Letterature straniere russa e tedesca. Nel 2008 è invitato a far parte dell’Opera Studio Nederland di Amsterdam e nello stesso anno vince le selezioni per il progetto Lirica Junior del Teatro Carlo Felice di Genova. Grazie al bel timbro nobile di basso cantabile ed alle notevoli doti interpretative ha l’opportunità di cantare per prestigiose istituzioni teatrali nazionali ed internazionali quali Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Liceu di Barcelona, Regio di Torino, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Massimo di Palermo, Regio di Parma, Teatro dell’Opera di Roma, ABAO di Bilbao, Teatro Campoamor di Oviedo, Concertgebouw di Amsterdam, Bunka Kaj Kan di Tokyo, Aichi Geijutsu Gekijo di Nagoya, Royal Opera House Muscat in Oman, Aditorium Principe Felipe di Oviedo. Sotto la guida di direttori come Fabio Luisi, Nello Santi, Donato Renzetti, Sebastian Weigle e di registi come Laurent Pelly, Robert Carsen, Claus Guth, Pier Luigi Pizzi, Gianni Amelio, Gabriele Lavia, Dario Russo debutta nei ruoli di Attila (Attila), Zaccaria (Nabucco), Conte di Walter (Luisa Miller), Enrico VIII (Anna Bolena), Colline (Bohéme), Oroveso (Norma) , Banquo(Macbeth), Ramfis/Re (Aida), Raimondo (Lucia di Lammermoor), Padre guardiano (La forza del destino), Timur ( Turandot), Procida (Il vespro siciliano), Commendatore (Don Giovanni), Capulet (Romeo et Juliette), Lorenzo (I Capuleti e i Montecchi), Moser (I Masnadieri), Monterone (Rigoletto), Orosmane (Zaira), Zuniga (Carmen), Don Fernando (Fidelio), Hans Foltz (Die Meistersinger von Nuernberg), Wagner (Faust). Dario Russo svolge inoltre un’intensa attività concertistica che spazia dalla musica da camera al repertorio sacro, nel suo repertorio il Requiem di Verdi, la Messa di Gloria di Puccini, il Requiem di Mozart, la Petite Messe Solennelle e lo Stabat Mater di Rossini, lo Stabat Mater di Dvorak, i Coronation Anthems di Händel, Die erste Walpurgisnacht di Mendelssohn, Colombo di Gomes.

CORO COSTANZO PORTA
Il Coro Costanzo Porta nasce nel 1993 a Cremona per iniziativa del maestro Antonio Greco, suo attuale direttore. Vincitore nel ’98 del primo premio assoluto al Concorso Nazionale “Guido d’Arezzo”,il Coro si è successivamente distinto in numerose competizioni nazionali ed internazionali. Nel 2014, è stato invitato, quale unico coro italiano, a partecipare alla prima edizione della “London a Cappella Choir Competition”promossa da Peter Phillips dei Tallis Scholars, classificandosi tra i finalisti. Nel 2000 ha preso vita, con il sostegno del Centro di Musicologia “W. Stauffer” e il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Cremona, la Scuola di Canto Corale Costanzo Porta: gli allievi, selezionati annualmente in base ad un’audizione, studiano teoria, canto e musica d’insieme, formando un coro-laboratorio che svolge attività parallela a quella ufficiale del coro “Porta”, e ne costituisce il vivaio. Il Coro ha preso parte a importanti rassegne quali il Festival dei due Mondi di Spoleto, il Ravenna Festival, il Festival Monteverdi di Cremona, la rassegna Musica e poesia a San Maurizio di Milano, il Festival Pergolesi/Spontini di Jesi, l’ Emilia Romagna Festival con concerti a Forlì, Faenza e Cesena, l’Anima Mundi di Pisa, il MiTo a Milano e Torino, la Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, Note Etiche di Milano. Si è inoltre esibito presso importanti teatri nazionali quali il Ponchielli di Cremona ,il Fraschini di Pavia, il Nuovo di Udine, il Piccini di Bari, il Valli di Reggio Emilia,il Comunale di Ferrara,l’Alighieri di Ravenna, il Sociale di Como, il Grande di Brescia, il Piccolo Teatro Strehler di Milano, il Carlo Felice di Genova. Dal 2013 promuove in collaborazione con la Fondazione Città di Cremona una propria rassegna musicale, denominata “La Porta della Musica”, che viene allestita nel cortile del quattrocentesco Palazzo Fodri, che è anche l’ attuale sede dell’Associazione Costanzo Porta. Il Coro ha intrapreso diverse collaborazioni con importanti gruppi strumentali quali l’Accademia Bizantina, diretta da Ottavio Dantone, con cui ha preso parte alle produzioni di “L’Orfeo” (2003/04), “Il ritorno di Ulisse in patria” (2004/05) e del “Vespro della Beata Vergine” (2005) di Monteverdi, e al “Dixit Dominus” di Händel (2009); con I Virtuosi italiani ha eseguito la Johannes-Passion di Bach sotto la direzione di Michael Radulescu (2000); con l’Orchestra Barocca di Venezia di Andrea Marcon ha partecipato agli allestimenti dell’Andromeda Liberata di Vivaldi (2006) e de L’Orfeo di Monteverdi (2007) per la regia di Andrea Cigni; con Ensemble Elyma, diretto da Gabriel Garrido, ha messo in scena La Dafne di Marco da Gagliano (2007), sotto la regia di Davide Livermore. Ha collaborato con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, con l’Orchestra Cantelli di Milano, l’Ensemble Dolce & Tempesta, l’Orquesta Juvenil Universidad Nacional de Tucumán (2009) e ha cantato con i celeberrimi Tallis Scholars (2011- 2012). Con l’Ensemble Sentieri Selvaggi di Carlo Boccadoro il Costanzo Porta ha messo in scena “Il sogno di una cosa” di Mauro Montalbetti (2014), opera contemporanea per la regia di Marco Baliani. Nel 2008 ha avviato una proficua collaborazione con l’ensemble La Risonanza diretta da Fabio Bonizzoni. Questo sodalizio ha portato il Costanzo Porta nel 20015 e 2016 in tour per l’Europa con la rappresentazione in forma concertistica dell’opera di Purcell “Dido and Eneas” e con la rappresentazione del Messiah ad Halle nel concerto di apertura delle celebrazioni Haendeliane.. Dal 2004 al Coro si è affiancato un gruppo strumentale specializzato nell’esecuzione del repertorio tardo rinascimentale e barocco, con il quale sono stati eseguiti programmi dedicati a Giovanni Gabrieli, Monteverdi, Händel, Bach. Recentemente l’orchestra ha preso. il nuovo nome di Cremona Antiqua e nel 2015 ha debuttato al Festival della Valle dell’Itria di Martina Franca. Nel 2013 il coro ha partecipato al Progetto MusMa, creato dal Programma Culturale dell’Unione Europea, eseguendo la prima mondiale di 4 pezzi contemporanei per coro, composti appositamente per questo progetto. Il Coro ha all’attivo cinque incisioni:i Madrigali di Diego Personè in occasione della pubblicazione dell’inedito filologico da parte del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Lecce (2007); due sinfonie contemporanee di Alfonso Rega (Sinfonia n.4 “Olocausto” e n. 7 “11 Settembre”) in collaborazione con l’Orchestra Cantelli di Milano per la direzione di Einrich Unterhofer, presentate al pubblico nel gennaio 2008 con un concerto tenuto nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano; la prima mondiale della Messa da Requiem K 626 di Mozart nella trascrizione per soli, coro e pianoforte a quattro mani di Carl Czerny (Discantica, 2011); una silloge di composizioni sacre di Tebaldini per coro e organo (Tactus, 2012), il contributo corale ad un arrangiamento sinfonico di brani degli anni Settanta di Fabrizio De Andrè in collaborazione con la London Simphony Orchestra per la direzione di Geoff Westley (Sony, novembre 2011).