A.V. - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
sabato 07 febbraio 2009
Ore: 17:00

Guida all’ascolto

MIKHAIL GLINKA
Kamarinskaya
“Glinka. Un fenomeno senza precedenti, stupefacente, nella sfera dell’arte. Un dilettante che suonava un po’ il violino e il pianoforte; aveva composto quadriglie del tutto insipide, fantasie su melodie popolari italiane, che aveva cercato di farsi la mano con forme musicali colte (il quartetto, il sestetto) e nella canzone e che aveva scritto soltanto banalità nel gusto degli anni trenta: improvvisamente a trentaquattro anni crea un’opera che per genialità, originalità e tecnica irreprensibile può stare a fianco delle cose più grandi e profonde dell’arte musicale!
…Come arrivò Glinka, che era stato per lungo tempo un insipido dilettante, improvvisamente a porsi con un solo balzo a fianco (sì! a fianco!) di Mozart, Beethoven, e chi altro vuoi?… Sono passati quasi cinquant’anni da allora e molte opere sinfoniche russe sono state composte; si può dire che esiste qui una vera scuola russa sinfonica. Bene? C’è tutto nello scherzo orchestrale Kamarinskaya. E per lungo tempo i compositori russi attingeranno a questa ricca fonte e ci vorrà molto tempo e molti sforzi per esaurirne tutte le sue ricchezze. Sì! Glinka è un vero genio creativo! P.I. Tchaikovsky (Diario, 1888)

Glinka compose Kamarinskaya fra agosto e il 19 settembre / 1 ottobre 1848 a Varsavia subito dopo la composizione di Ricordi della Castiglia, un pezzo che come altri, ricordava il suo viaggio in Spagna. Otto anni prima aveva cercato di scrivere un pezzo per pianoforte sulla melodia Kamarinskaya, ma era stato un fiasco; so, comunque, fu un altro fattore ad entrare nella composizione e a dar fuoco alla sua immaginazione: “per caso mi si rivelò una relazione fra il canto nuziale ‘Da dietro le montagne, le alte montagne’, che avevo sentito in campagna e il motivo di danza ‘Kamarinskaya’, che tutti conoscevano. Subito la fantasia corse in alto ed invece di un pezzo per pianoforte scrissi un pezzo per orchestra intitolato Canto nuziale e melodia di danza.
Kamarinskaya fu eseguito per la prima volta a S. Pietroburgo all’inizio del 1850 ed ebbe un grande successo all’epoca. Glinka lo sentì in concerto per la prima volta – era già ammalato – nell’aprile 1852 nel secondo concerto della Società Filarmonica di S. Pietroburgo. In quella occasione ci fu la prima esecuzione della Seconda Ouverture Spagnola e Kamarinskaya fu bissata.

David Brown

Oltre a Cajkovskij anche Rimskij-Korsakov, nelle sue memorie, cita spesso Kamarinskaya come pezzo fondamentale per la sua formazione sinfonica, un modello che il critico Famintsyn, recensendo Sadko, gli rimproverò di imitare. Un pezzo amato da Rimskij-Korsakov, che lo trascrisse per violino e pianoforte e lo eseguì con M. Balakirev. Rimskij-Korsakov ne ricorda anche una trascrizione per violino, viola, violoncello e pianoforte a quattro mani che eseguì con altri dilettanti a casa di P.I. Vyelichovsky, un amico del fratello.

PËTR IL’ICˇ CˇAJKOVSKIJ
Sérénade Mélancolique op. 26 Tchaikovsky iniziò l’anno 1875 con il morale a terra. Verso la fine di gennaio fece una breve scappata a S. Pietroburgo per una rappresentazione dell’opera di A. Rubinstein. Il Demone, un’opera che si rifiutò di recensire perchè ne aveva già visto la partitura e non gli piaceva. Per il resto dell’inverno lavorò per completare il suo Breve manuale di armonia adattato allo studio della musica sacra in Russia che gli era stato richiesto dal Sinodo russo nel maggio 1874 e che fu edito da Jurgenson nel 1875. Continuò a comporre senza però dedicarsi a grandi opere. Aveva iniziato a scrivere delle canzoni per i concerti Bessel ma poi questa commissione passò in secondo piano e si dedicò invece alla composizione di pezzo per violino e orchestra che gli era stato richiesto da un altro virtuoso. Leopold Auer, il violinista che era succeduto a Wieniawski al Conservatorio di S. Pietroburgo nel 1868 e che già aveva avuto un contatto diretto con Tchaikovsky come compositore avendo eseguito le prime esecuzioni a S. Pietroburgo dei suoi Quartetti per archi ma che non aveva ancora personalmente conosciuto il compositore, che gli fu presentato da N. Rubinstein nel gennaio 1875. Il solo accenno alla composizioe che troviamo nelle lettere di Tchaikovsky è quello della lettera al fratello Modest del 25 febbraio dove riporta che aveva ‘già composto il pezzo per violino che aveva promesso ad Auer’. Non sappiamo perchè la prima esecuzione vide come volinista, non Auer, ma Adolf Brodsky a un concerto della RSM a Mosca il 28 gennaio 1876. Auer eseguì per la prima volta il pezzo in pubblico dieci mesi dopo, il 18 novembre a S. Pietroburgo.

David Brown

NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV
Fantasia (su due temi russi) op. 33 Dopo aver finito la revisione (1886) della mia terza sinfonia crebbe in me l’interesse per la tecnica violinistica (con cui avevo acquisito una certa familiarità nella classe strumentale) e mi venne l’idea di scrivere un pezzo virtuosistico per violino e orchestra. Presi come base due temi russi e composti su questi temi una Fantasia che dedicai a P.A. Krasnokootsky, l’istruttore di violino nella Cappella, al quale dovevo molti chiarimenti nel campo della tecnica violinistica.
Provai questa Fantasia con la mia orchestra degli allievi della Cappella, che all’epoca aveva fatto notevoli progressi. Fui contento del pezzo e mi misi in testa di scrivere un’altro pezzo virtuosistico per violino e orchestra su temi spagnoli. Una idea che, dopo i primi schizzi, abbandonai per comporre invece, sugli stessi temi, un brano orchestrale con una strumentazione virtuosistica. Devo ricordare anche una composizione di un quartetto a più mani sul tema delle note B-la-f (B-A-F) per il compleanno di Byelayev, che fu celebrato in una festa di numerosi amici ed accompagnato da un gigantesco ricevimento con cibo e vino in dimensioni eroiche. Come è noto io scrissi il primo tempo del quartetto, la Serenata è di Borodin, lo Scherzo di Lyadov ed il finale di Glazunov. (…)
Nei concerti Sinfonici Russi (S. Pietroburgo) di questa stagione (1887/8) oltre al mio Capriccio fu eseguita anche la mia Fantasia per violino (Krasnokootsky) e l’Andante dal Quartetto di Borodin, che avevo arrangiato per violino solo con accompagnamento di orchestra.

Nikolaj Rimskij-Korsakov

ALEKSANDR BORODIN
Nelle steppe dell’Asia centrale Nella vita di Borodin l’inizio dell’anno 1880 è contrassegnato dalla composizione del quadro sinfonico Nell’Asia Centrale. Come testimonia N.A. Rimskij- Korsakov, questo quadro sinfonico fu scritto molto velocemente e ben presto acquistò notevole popolarità non solo in Russia, ma anche all’estero. Il 6 febbraio 1880 Borodin subisce una grave perdita: muore il suo amato maestro e amico Nikolaj Nikolaevicˇ Zinin.
Poco dopo la scomparsa di Zinin, Borodin dovette prendere parte in qualità di compositore al concerto organizzato dalla cantante D.M. Leonova. Questa si rivolse a Borodin per chiedergli di consentire l’esecuzione, nel concerto in questione della Marcia polovesiana oppure di “un brano scritto per i quadri viventi” (cioè L’Asia Centrale).
Aleksandr Porfir’evicˇ le dette la musica del quadro sinfonico Nell’Asia Centrale, che fu così eseguito. Il concerto della Leonova, sotto la direzione di N.A. Rimskij- Korsakov, ebbe luogo nella casa di Kononov l’8 aprile 1880.
Così riportava il programma: “Nel deserto dell’Asia Centrale si ode per la prima volta il motivo di una pacifica canzone russa. Si ode lo scalpitìo di cavalli e cammelli sempre più vicino, si odono i suoni del motivo orientale, sempre allo stesso tono. In mezzo alla steppa sconfinata passa una carovana di indigeni, scortata dall’esercito russo. La carovana farà il suo lungo viaggio con fiducia e senza paura, sotto la protezione della minacciosa forza militare dei vincitori. La carovana se ne va semprepiù lontano. I motivi pacifici di vinti e vincitori confluiscono in una sola armonia, che ode risuonare a lungo nella steppa ed alla fine si smorza in lontananza”.
Nel 1881 durante il soggiorno a Weimar Borodin mostra a Liszt L’Asia Centrale: questa composizione piace molto al maestro di Weimar al quale in seguito viene perciò dedicata. Su richiesta di Liszt Borodin fa una trascrizione de L’Asia Centrale, per pianoforte a 4 mani e la esegue insieme a lui in un concerto privato in casa del principe Wittgenstein. Lo spartito a 4 mani e la partitura sono stati pubblicati da D. Rather nel 1882.

Sergei A. Dianin

E’ sempre Rimkij-Korsakov, nelle sue Memorie, a ricordare l’occasione per cui fu composto lo schizzo sinfonico. Nella primavera 1879 due signori – Tatishchev e un certo Corvin-Kryukovsky – proposero a numerosi compositori (oltre a me, Borodin, Mussorgsky, Lyadov, Napravnik e molti altri) di scrivere una grande produzione scenica per il 25° anniversario del regno di S.A. Imperiale Alessandro II che ricorreva nel 1880. La produzione consisteva in un dialogo fra il Genio della Russia e la Storia, e doveva essere accompagnata da quadri viventi (tableaux) che rappresentavano vari momenti di quel regno. (…) In Asia Centrale fu composto velocemente ma i signori Tatishchev e Korvin sparirono e (…) ed i pezzi composti furono eseguiti invece nei programmi sinfonici di S. Pietroburgo.

HENRYK WIENIAWSKI
Concerto n. 2 in re minore op. 22 Anche se polacco, Wieniawski, dopo gli studi a Parigi nella classe di J. Massart, legò la sua carriera di violinista concertista e di compositore soprattutto alla Russia dove negli anni 1851-3 diede più di 200 concerti, acquisendo una fama che poi si estese alla Francia, alla Germania, all’Inghilterra. E’ Anton Rubinstein ad invitarlo a S. Pietroburgo dove dal 1860 al 1872 esercitò una influenza decisiva nello sviluppo della scuola violinistica russa: il suo intenso impegno comprendeva, oltre che quello di essere il violinista dello zar, quello di dirigere l’orchestra ed il quartetto della Società musicale russa e dal 1862 al 1868 la cattedra di violino al nuovo Conservatorio. Gli anni russi contribuirono significativamente alla sua affermazione sia come violinista che come compositore e in questi anni scrisse gli Studi- Capriccio op. 18, la Polacca brillante op. 21 e la sua composizione più bella, il Concerto n. 2 op. 22. Il Concerto op. 22 (1862) ebbe la prima esecuzione nello stesso anno a S. Pietroburgo il 27 novembre con la direzione di Anton Rubinstein. Pubblicato nel 1870 da Schott è dedicato “à son Ami Pablo De Sarasate”, il grande virtuoso spagnolo.
Nel 1878 – Wieniawski aveva ripreso la sua carriera di concertista per il mondo nel 1872 e dal 1875 era diventato il successore di Vieuxtemps a Bruxelles – suonò il Concerto n. 2 e Souvenir de Moscou a Parigi su invito di N. Rubinstein per l’esposizione universale. La sua salute era già deteriorata per problemi di cuore, ma continuò a viaggiare e nel novembre dello stesso anno è a Berlino.
L’11 novembre vi esegue il Concerto n. 2 ma un collasso lo coglie durante l’esecuzione e venne portato fuori dal palcoscenico. Il collega Joachim, che era in sala, corse dietro il palco e dopo pochi minuti si presentò in pubblico con il violino di Wieniawski annunciando: “siccome non so suonare il meraviglioso concerto del mio amico, suonerò la Ciaccona di Bach”.
Alla fine dell’esecuzione, Wieniawski che si era un po’ ripreso, abbracciò il collega sul palco.

Fonti:
M.D. Brown, M. Glinka
Oxford, 1974, Oxford University Press
D. Brown, Tchaikovsky
N. Rimskij-Korsakov, My musical life
London copyr. 1932, Eulenburg
S.A. Dianin, A.P. Borodin
Napoli, 1994, Edizioni Scientifiche Italiane
W. Konold, Lexicon Orchestermusik
Muenchen, 1989, Piper/Schott
B. Schwarz, Voce Wieniawski in “The new Grove”
(A cura di Filippo Juvarra)

Il Cast

Direttore e Violino : Massimo Quarta
Orchestra: I Pomeriggi Musicali