Le date
Sabato 14 febbraio, ore 17
Teatro Dal Verme di Milano
Direttore e pianoforte:
Howard Shelley
Orchestra:
Orchestra di Padova e del Veneto
Programma:
Franz Joseph Haydn (1732 —1809)
Sinfonia n. 86 in La maggiore
Vivace
Adagio
Menuet, Trio
Finale (Vivace)
Wolfgang Amadeus Mozart(1756-1791)
Concerto n. 23 in La maggiore per pianoforte e orchestra K 488
Allegro
Adagio
Allegro assai
Concerto in Do minore per pianoforte e orchestra K 491
Allegro
Laghetto
Allegretto
Programma a cura dell’Orchestra di Padova e del Veneto
Howard Shelley
Considerato uno dei più eminenti musicisti della Gran Bretagna, debutta alla Wigmore Hall di Londra nel 1971 e, nella stessa stagione, con la ripresa televisiva del concerto Promenade. Da allora la sua carriera vede esibizioni nelle principali sale da concerto della capitale inglese, in numerose tournèe all’estero, in importanti centri musicali europei nonché in Nord America, Australia e Asia. Numerose e molto apprezzate le sue registrazioni discografiche. Nel 1983 è il primo pianista a eseguire in concerto il ciclo completo delle composizioni per pianoforte solo di Rachmaninov, un compositore al quale Shelley si sente particolarmente vicino. Le stesse opere sono state da lui incise per l’Hyperion Records, realizzando così una serie di otto CD premiati dalla critica e vincitore di un prestigioso Diapason d’Or.
Il ruolo di direttore d’orchestra ha assunto un’importanza sempre più rilevante all’interno della carriera concertistica di Shelley. E’ Direttore ospite principale dei London Mozart Players, dopo esserne stato Direttore associato dal 1990 al 1992. Numerosi i concerti a Londra e in Inghilterra e tournèe all’estero, tra le più recenti quella in Italia, Germania e Olanda. Sempre con i London Mozart Players Shelley ha inciso il secondo volume dei Concerti di Hummel, nella duplice veste di direttore e solista.
A Londra ha diretto la London Symphony Orchestra, la Royal Philarmonic e la Philarmonia. Con la Royal Philarmonic ha inciso le Sinfonie di Mozart e di Schubert e il ciclo completo dei Concerti per pianoforte di Beethoven con il pianista Michael Roll. Frequente è inoltre la collaborazione in veste di direttore con importanti orchestre: la Royal Scottish National Orchestra, l’Ulster Orchestra, la Netherlands Chamber Orchestra, la Swedish Chamber Orchestra, l’Ensemble Orchestral de Paris, l’Orchestre National de Lille, l’Orchestre National de Belgique, l’Israel Sinfonietta, la Melbourne Symphony, la West Australian Symphony e la Tasmanian Symphony durante la torunèe australiana del 1996.
Shelley ha suonato con molti direttori, tra i quali: Ashkenazy, Belohlavek, Andrew Davis, Gunter Herbig, Manfred Honek, Neville Marriner, Tadaaki Otaka, Libor Pesek, Rozhdestventsky, Kurt Sanderling, Edo de Waart e Walter Weller; come direttore ha recentemente diretto la Munich Symphony Orchestra, la Uppsala Chamber Orchestra, la Tasmanian Symphony.
Nel 1994 gli è stata conferita dal Principe del Galles un’importante onorificenza del Royal College of Music di Londra.
La sua collaborazione con l’Orchestra di Padova e del Veneto è iniziata nel 2001.Oltre a concerti in Italia e Germania, Howard Shelley ha diretto l’Orchestra di Padova e del Veneto nella recente produzione di “Così fan tutte” di Mozart.
ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
L’Orchestra di Padova e del Veneto, nata nel 1966, è famosa in tutto il mondo ed è ospite nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero.
In oltre trent’anni di attività artistica, si è largamente affermata come una delle principali orchestre europee, confermando in pieno il valore del suo organico. Trasparenza del timbro degli archi, sicurezza dei fiati, calibratura interna sono le sue qualità emergenti, unite a una dedizione e una concentrazione sul lavoro musicale che si devono anche all’indubbio carisma del Maestro Piero Toso, primo violino d’eccellenza sin dalla sua fondazione.
Peter Maag – il grande interprete mozartiano – è stato il direttore principale dal 1983 al 2001. Alla direzione artistica si sono avvicendati Claudio Scimone, Bruno Giuranna, Guido Turchi, e come programmatore artistico Filippo Juvarra dal 1994, che continua oggi la sua collaborazione a fianco di Mario Brunello. Dal 2002 Mario Brunello è il Direttore Musicale dell’Istituzione.
La vita artistica dell’Orchestra annovera inoltre collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale come Achucarro, Perlman, Golub, Szeryng, Chailly, Barbirolli, Melles, tra i solisti Accardo, Argerich, Ashkenazy, Bashmet, Buchbinder, Campanella, Hogwood, Koopman, Lortie, Maisky, Meyer, Mullova, Mutter, Perahia, Rampal, Richter, Rostropovich, Ughi, Vegh.
L’Orchestra realizza circa 130 concerti all’anno, con una propria stagione a Padova, nella Regione Veneto e concerti in Italia nelle maggiori Società di concerto e Festival :Torino (Unione Musicale, Settembre Musica), Roma (IUC, RAI, Accademia Filarmonica), Firenze (Amici della Musica), Milano (collaborazione decennale con le Serate Musicali), Palermo (Associazione Siciliana Amici della Musica); regolari tournées in tutto il mondo: Parigi, Monaco, Ginevra, Vienna, Bruxelles, in Germania (tournée con Milva nel 1998 e gennaio 2000), Stati Uniti (tournée di 15 concerti nel 1999 con David Golub e David Shifrin), America Latina (CIDIM, Progetto Latina 2000), Giappone (tournée di 7 concerti nel 2002 con Vladimir Ashkenazy).
A partire dal 1987 ha intrapreso una vastissima attività discografica prodotta per le più importanti case a distribuzione mondiale, della quale segnaliamo : I Concerti di Bach con Richter (Teldec), i Concerti per violoncello di Boccherini diretti da Giuranna con Geringas (Claves-Grand Prix du Disque 1989), la registrazione dell’Oratorio di Mozart “La Betulia liberata” con Maag (Denon), i Concerti per violino di Mozart con Gulli (Claves), l’Integrale delle Sinfonie di Beethoven sotto la guida di Maag (Arts), il Concerto n. 20 per pianoforte e orchestra di Mozart con Martha Argerich (Teldec), L’isola disabitata di Haydn con la direzione di David Golub (Arabesque), i Concerti per violino di Haydn con Sonig Tchakerian (Arts), i Concerti per pianoforte di Mozart e di Haydn con Jean-Marc Luisada e la direzione di Paul Meyer in due CD incisi per la BMG.