Bijan Chemirani suona lo zarb, tamburo a calice scavato in un unico blocco di legno e coperto da una pelle di capra o cammello, come se l’avesse inventato lui tremila anni fa in Iran. Figlio e allievo del sommo Djamchid Chemirani, Bijan non solo è un virtuoso del suo strumento e un cultore della poesia sufi e del repertorio radif, le antiche melodie persiane tramandate da maestro ad allievo per infinite generazioni, ma è anche un musicista aperto alle sonorità contemporanee, come dimostrano le sue molte collaborazioni, da Ross Daly a Sting.
Nato in una famiglia di artisti, il violoncellista e compositore albanese Redi Hasa si è diplomato all’Accademia delle Arti di Tirana e si è perfezionato al Conservatorio di Lecce. Fin dai primi anni in Italia è stato uno dei protagonisti del rinascimento della musica popolare salentina. Ha collaborato con diversi artisti internazionali e ha fatto parte dell’Orchestra Notte della Taranta. Dal 2012, è membro della band di Ludovico Einaudi, partecipando ai suoi dischi e tour mondiali. Più recentemente ha suonato nel disco di Robert Plant. Nel 2020 è uscito il suo primo disco solista “The stolen cello”.