Le date
Note
La Giornata inizierà mercoledì 9 novembre alle ore 10 presso il Teatro Dal Verme con l’esposizione e la premiazione dei lavori realizzati dagli oltre 800 studenti delle Scuole Primarie e Secondarie di 1° e 2° livello della Città Metropolitana di Milano, nell’ambito del Concorso “Impegno e Passione”.
Alle ore 17 si terrà presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi, in via Gobbi 5, la Lezione Giorgio Ambrosoli su Società civile, economia e rischio criminalità, organizzata in collaborazione con il Baffi Carefin Centre. Il relatore di quest’anno sarà il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Interverrà anche Umberto Ambrosoli dell’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli. Donato Masciandaro, Direttore del Dipartimento di Economia e Presidente del Baffi Carefin Centre modererà i lavori, dopo un saluto del Magnifico Rettore Gianmario Verona. In questa occasione verrà assegnata a uno studente del primo anno di corso la sesta Borsa di Studio Triennale intitolata all’ “Associazione Civile Giorgio Ambrosoli”.
La Giornata si concluderà nella Sala Grande del Teatro Dal Verme, che ospita l’VIII edizione del Concerto Civile Giorgio Ambrosoli con la tavola rotonda moderata da Ferruccio De Bortoli e il concerto dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali.
L’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli ha deciso di mettere in evidenza quest’anno l’impegno e il senso di responsabilità di un giovane cronista del Mattino di Napoli, Giancarlo Siani, ucciso il 23 settembre 1985 a colpi di pistola in un agguato della malavita. La storia di Siani si lega tragicamente anche all’attualità, dal momento che la camorra decise di stroncare la vita del giornalista a causa degli intrecci tra politica e criminalità organizzata nati dopo il devastante terremoto dell’Irpinia. Il frutto del suo fervente e coraggioso lavoro d’inchiesta sulle relazioni opache e le connivenze tra le amministrazioni locali e i più feroci clan della zona di Torre Annunziata e di Castellammare di Stabia stava per essere raccolto in un libro sugli affari della camorra nella ricostruzione, libro che purtroppo non ha potuto vedere la luce. A distanza di oltre 30 anni, le vicende della sua uccisione e l’identità dei colpevoli non sono state chiarite in maniera univoca, malgrado una sentenza della Corte di Cassazione abbia condannato defi nitivamente all’ergastolo mandanti ed esecutori, tant’è che la Procura di Napoli nel 2014 ha aperto un nuovo fascicolo d’inchiesta sull’uccisione di Siani.
La Citroën Mehari verde di Siani è diventata il simbolo dello stile aperto e solare di questo giovane giornalista, che ha dato un’altissima prova di valore civile lavorando con coscienza e determinazione per la giustizia e la legalità, malgrado le minacce e i rischi per l’incolumità personale. La sua storia non a caso ha colpito fi n dall’inizio moltissimi giovani ed è stata raccontata in diversi fi lm e lavori artistici. Il tema dell’impegno, posto al centro della Giornata della Virtù Civile 2016, ci ricorda anche lo straordinario spirito di solidarietà che spinse un’intera generazione, 50 anni fa, a portare aiuto a Firenze e alle altre città devastate dalla disastrosa alluvione del 1966, lo stesso impegno che vede coinvolta oggi gran parte della popolazione a favore delle vittime dei terremoti dell’Italia centrale. L’impegno di Giancarlo Siani non era diverso da quello dei giovani accorsi a Firenze per spalare il fango dalle strade e per ripulire le opere d’arte. In forme diverse, Siani esprimeva la stessa coscienza di appartenere a una comunità e di avere il dovere di portare un contributo personale alla salvaguardia del territorio e della vita sociale, senza delegare sempre e soltanto agli altri la soluzione dei problemi.
L’Associazione
L’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli è un’Associazione libera, non collegata ad alcun partito politico e senza scopo di lucro. Nasce dal desiderio di un gruppo di cittadini milanesi di ricordare valori di onestà, rispetto delle leggi, cura del bene comune incarnati in maniera esemplare dalla figura di Giorgio Ambrosoli e da molte altre persone come Guido Galli o Libero Grassi, solo per citarne alcune, che nel corso della storia recente del nostro Paese hanno perso la vita per difendere i diritti di tutti.
Le loro eterogenee vicende, accomunate dal sacrificio personale, dimostrano che le regole fondamentali della vita civile non rappresentano un astratto complesso di libertà, acquisite una volta per sempre, bensì un patrimonio di civiltà da proteggere e conquistare giorno per giorno. L’Associazione promuove dal 2009 eventi e manifestazioni con l’intento di riaffermare in maniera pubblica il prima di quei valori, che rischiano oggi di venire offuscati da una crisi di fiducia nel rapporto tra i cittadini e istituzioni. Le iniziative, aperte a tutti, sono rivolte in particolare modo alle generazioni più giovani per sottolineare la necessità dell’impegno personale nello sviluppo di una convivenza sociale giusta, libera e conforme ai principi della Costituzione Italiana. Per trasmettere con maggior efficacia questo messaggio, l’Associazione organizza dal 2011 la Giornata della Virtù Civile, nel corso della quale vengono offerte attività rivolte a cittadini e studenti di tutti gli ordini scolastici, dalle scuole primarie all’Università.
Per contattarle l’Associazione scrivete a: asscivile.giorgioambrosoli@gmail.com
L’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli dedica quest’anno la Giornata della Virtù Civile alla memoria di Giancarlo Siani, giornalista del Mattino di Napoli, ucciso nel 1985 all’età di 26 anni dalla camorra per i suoi articoli di inchiesta sugli appalti pubblici per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto in Irpinia.
Biglietteria
Tutte le iniziative sono a ingresso libero.
I biglietti per il Concerto si potranno ritirare gratuitamente alla biglietteria del Teatro Dal Verme a partire da martedì 25 ottobre.
Per maggiori informazioni
www.associazionecivilegiorgioambrosoli.it
Il Cast
direttore Rani Calderon
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Note di sala
Concerto civile Giorgio Ambrosoli
in ricordo di Giancarlo Siani
Giornata della virtù civile “L’impegno”
Sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica
Franz Joseph Haydn
Sinfonia concertante in Si bemolle maggiore per violino, oboe,fagotto, violoncello e orchestra Hob. I:105
Fatlinda Thaci violino
Andrea Favalessa violoncello
Francesco Quaranta oboe
Lorenzo Lumachi fagotto
Sofija Gubaiduljna
Fachwerk, per bayan e orchestra
Francesco Gesualdi bayan
Aprirà il concerto una tavola rotonda
con Paolo Siani | Mario Calabresi | Salvatore Natoli | Umberto Ambrosoli
Modera Ferruccio de Bortoli
Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai3
Franz Joseph Haydn
Sinfonia concertante in Si bemolle Maggiore per violino, oboe, fagotto e violoncello e orchestra hob. I:105
I. Allegro II. Andante III. Allegro con spirito
La sinfonia e il concerto solistico sono due generi che nascono e si sviluppano nel corso del Settecento. Le loro strade a volte s’intrecciano, com’era inevitabile per due forme musicali di tipo orchestrale. Nella seconda metà del secolo diventa di moda, soprattutto a Parigi, un tipo di lavoro che mescola il linguaggio sinfonico con la presenza di un gruppo di strumenti in funzione concertante, con una particolare predilezione per gli strumenti a fiato. Molti compositori di passaggio a Parigi, come per esempio Johann Christian Bach e Mozart, hanno lasciato delle testimonianze significative di un simile gusto del mondo rococò. Il successo di questi lavori si è allargato ai principali centri musicali dell’epoca, primo tra tutti Londra, il mercato più vivace e ricettivo delle novità artistiche. Il primo soggiorno di Haydn nella capitale inglese produsse, oltre a un gruppo di magnifiche sinfonie, anche la Sinfonia concertante per violino, oboe, fagotto e violoncello, che risale al 1792. I solisti erano tutti strumentisti dell’orchestra guidata dal violinista Johann Peter Salomon, che era riuscito a convincere l’anziano e venerato maestro a intraprendere l’avventuroso viaggio per Londra. Erano tutti musicisti di qualità, come è evidente dalla scrittura del lavoro. Haydn sfrutta l’idea di accostare due coppie di timbri affini e di analoga tessitura, da una parte gli strumenti a fiato ad ancia doppia (oboe e fagotto) e dall’altra gli strumenti ad arco (violino e violoncello). Il risultato è una sorta di dialogo multiplo tra solisti e orchestra e tra coppie di solisti, conferendo così a tutti e tre i movimenti, alternati secondo la classica alternanza veloce-lento-veloce, una particolare vivacità e arguzia.
Sofija Gubaiduljna
Fachwerk per bayan e orchestra
Fachwerk indica un particolare stile di costruzione diffuso nei Paesi del Nord Europa. La struttura dell’edificio infatti è determinata dall’intreccio delle grandi travi di legno che ne disegnano la forma, mescolando in maniera estremamente fantasiosa e sempre originale opere di carpenteria e di muratura. Sofija Gubaiduljna, una delle più importanti e intense voci della musica russa, ha preso spunto da queste suggestive forme del paesaggio nordico per uno dei suoi più conosciuti e apprezzati lavori, scritto nel 2009. L’idea infatti è quella di mettere in evidenza, anziché nascondere, la struttura portante del lavoro, ossia il suono del bayan, un tipo di fisarmonica a bottoni sviluppatasi in Russia soprattutto nell’ambito della musica popolare. La voce degli strumenti popolari ha profondamente influenzato la musica della Gubaidulijna, che ha sempre cercato di esprimere l’ethos profondo della sua terra e di tradurre in un linguaggio artistico l’emozione di un mondo spirituale radicato nella vita personale e collettiva del suo mondo. L’orecchio finissimo dell’autrice per le sfumature sonore si traduce in una tecnica di grande intensità espressiva per il bayan, che soffre, medita e respira con una libertà e una invenzione di soluzioni tecniche più ampia rispetto agli strumenti tradizionali.