Le date
Note
Marco Travaglio
Vice direttore e cofondatore de Il Fatto Quotidiano, collaboratore fisso di Servizio pubblico. Ha scritto fra l’altro Mani sporche (con Barbacetto e Gomez), Se li conosci li eviti (con Gomez), Italia Annozero (con Vauro e B. Borromeo), Bavaglio e Papi (con Gomez e Lillo), tutti editi da Chiarelettere. Per Editori Riuniti ha pubblicato una nuova edizione de L’odore dei soldi (con E. Veltri). Nel 2007, su invito di Promo Music, ha deciso di portare in scena “Promemoria, 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà” dove ha ripercorso le vicende della seconda repubblica da Mani Pulite ad oggi. Del 2011 lo spettacolo “Anestesia totale” in cui, affiancato dall’attrice Isabella Ferrari, ha indagato l’informazione e il giornalismo dei giorni nostri manipolato da quasi ventanni di berlusconismo.
Uno spettacolo che racconta la storia della trattativa fra Stato e Mafia dal ’92 ad oggi.
Di Marco Travaglio
Con Marco Travaglio e Isabella Ferrari
Biglietteria
Biglietti da 15 a 30 euro (+PV)
Il Cast
musiche dal vivo Valentino Corvino
regia Stefania de Santis
luci Stefano Dellepiane
Note di sala
Dopo i fortunati Promemoria e Anestesia totale, l’avventura teatrale di Marco Travaglio continua con un successo di pubblico sorprendente anche nel 2013, con il nuovo spettacolo “E’ Stato la Mafia”, sempre prodotto da Promo Music di Marcello Corvino, che sarà al Teatro Dal Verme di Milano venerdì 15 e sabato 16 marzo alle 21.00. “E’ Stato la Mafia” sostituisce “Votare informati”, spettacolo annunciato il mese scorso ma che a causa delle ultime vicissitudini politiche italiane si è deciso di integrare in questa nuova avventura teatrale.
La presunta trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra sarebbe stata una negoziazione avvenuta all’indomani della stagione delle bombe del ’92 e ’93 tra lo Stato italiano e la mafia per giungere ad un accordo che avrebbe previsto la fine della stagione stragista in cambio di un’attenuazione delle misure detentive previste dall’articolo 41 bis e molto altro. La trattativa è ancora oggetto di indagini giudiziarie ed è stata dichiarata reale nella motivazione della sentenza del processo a Francesco Tagliavia per le bombe del ’92 e ’93. Secondo tale sentenza l’iniziativa per la trattativa “fu assunta da rappresentanti dello Stato e non dagli uomini di mafia”. La trattativa quindi è vera, non è più presunta. La trattativa è certa, è avvenuta e non l’ha voluta la mafia ma lo Stato e negoziati fecero da sfondo alle stragi del 1992-’93, condizionando la politica negli ultimi vent’ anni.
Una storia di patti inconfessabili, di segreti e ricatti che hanno dato vita alla Seconda Repubblica e continuano a inquinare la presunta Terza che sta per nascere con le elezioni del 2013.
Com’è suo costume, il giornalista narra fatti drammatici in forma tragicomica, sottolineando gli aspetti grotteschi e ridicoli delle campagne di stampa negazioniste e giustificazioniste scatenate da giornali e tv soprattutto dopo l’intercettazione di telefonate fra l’ex ministro Mancino, il presidente Napolitano e il suo consigliere giuridico che subito si attivò per devitalizzare e/o aggiustare le indagini della Procura di Palermo. Le telefonate depositate dai magistrati e dunque pubbliche, anche se subito censurate dai grandi media, verranno lette e spiegate sul palco. Come nel precedente spettacolo “Anestesia totale”, Travaglio sarà accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino e sarà affiancato dall’attrice Isabella Ferrari, che leggerà brani di grandi politici e intellettuali sulla buona politica, quella che rifiuta ogni trattativa e compromesso con la malavita e il malaffare. Per tutto il periodo della campagna elettorale, Travaglio aprirà lo spettacolo con un prologo dal titolo “Votare informati. Il Parlamento è anche tuo, aiutaci a tenerlo pulito”, con un riepilogo di tutti i candidati impresentabili e invotabili. Una sorta di “sconsigli per le liste”. Un vademecum per orientarsi tra le liste elettorali e le carte d’identità dei nostri “rappresentanti”: la storia di quello che hanno detto e hanno fatto. Per capire quello che potranno fare. Uno spettacolo necessario per cercare di fare luce, di restituire agli italiani il diritto di sapere. Il “mostro” della storia italiana infatti si chiama verità. C’è un grumo grigio che la copre, un grumo di fango misto a sangue, quello delle stragi, degli omicidi politici, del terrorismo, delle mafie, delle collusioni fra potere, criminalità e affari. E’ il grumo grigio che nasconde la verità e ha reso la nostra democrazia una democrazia incompleta.
“La trattativa Stato-mafia è il peccato originale della Seconda Repubblica. E senza verità e giustizia sulle stragi non ci possiamo definire un paese civile” – Salvatore Borsellino.