Festival Charlie Chaplin - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
domenica 27 marzo 2022
Ore: 16:00

Note

Rassegna realizzata in collaborazione con Fondazione Chaplin

Film restaurati dalla Cineteca di Bologna.

Restano validi biglietti e abbonamenti acquistati per il medesimo titolo in programma il 26 aprile 2020 e non andato in scena a causa della pandemia.

Charlie Chaplin (1889-1997)

Proiezione del film The Circus (The Circus, USA 1928) di Charlie Chaplin, con esecuzione dal vivo in sincrono della colonna sonora
Musiche di Charlie Chaplin.

Orchestra I Pomeriggi Musicali
direttore Helmut Imig

In collaborazione con Fondazione Chaplin

 

Il Cast

Orchestra I Pomeriggi Musicali

Direttore Helmut Imig

Note di sala

Il Circo è la concentrazione silenziosa dell’Arte di giocare
senza dire nessuna parola,
l’antiteatro,
la tecnica dei sordi e dei muti,
i grandi attori del mondo.

Charlie Chaplin

 

Il circo (The Circus, USA 1928) è un film muto di genere comico, sentimentale, drammatico diretto, interpretato e prodotto da Charlie Chaplin che valse un Oscar alla carriera al suo autore per “la versatilità ed il genio nella recitazione, sceneggiatura, regia e produzione”.

Il film, presentato per la prima volta a New York  il 6 gennaio 1928, ebbe una produzione assai travagliata, tanto che Chaplin cercò di dimenticarlo: non lo inserì nella proprio autobiografia e non ne volle parlare per circa quarant’anni, fino al 1969 quando probabilmente si riappacificò con la sua creatura,  ne curò la riedizione e ne compose la nuova traccia musicale, registrando personalmente l’indimenticabile Swing Little Girl, la canzone d’apertura del film.

Trama Un vagabondo gira tranquillamente per una fiera quando un borsaiolo colto sul fatto, per liberarsi della refurtiva, gliela nasconde nelle tasche. Il vagabondo, del tutto innocente, si ritrova però inseguito dalla polizia e istintivamente si dà alla fuga  irrompendo al centro della pista di un circo durante uno spettacolo. Con la goffaggine del suo comportamento il vagabondo provoca le fragorose risate del pubblico che lo crede un comico. Il padrone del circo decide così di assumerlo prima come comico e poi come attrezzista. Il vagabondo, dotato di una comicità innata e inconsapevole, diverte il pubblico e il proprietario del circo penserà bene di sfruttarlo anche come buffone senza riconoscergli alcuna paga. Nel tempo, il vagabondo e la figlia del proprietario del circo diventano amici e sarà proprio la ragazza a fargli capire quanto il padre lo sfrutti, incoraggiandolo a  rivendicare dignità e salario. Intanto nel circo entra un nuovo artista, l’equilibrista Rex di cui si innamora la ragazza. Per il povero vagabondo la disillusione è fortissima, si immalinconisce e il suo numero smette di far ridere il pubblico. Prova a recuperare esibendosi al posto dell’illusionista ma il numero non gli riesce e viene definitivamente licenziato.  La figlia del proprietario, esasperata dal comportamento del padre, scappa anch’essa dal circo e raggiunge il vagabondo che però, consapevole dei sentimenti della sua amica per l’equilibrista, si adopererà affinché i due si sposino e rientrino nel circo paterno.  I due potrebbero favorire la riassunzione del vagabondo nel circo, ma questi declina l’offerta e in solitudine assiste alla partenza dei carrozzoni circensi. Una volta scomparsi all’orizzonte egli si avvia mestamente, ma dignitosamente, incontro ad una nuova avventura.

The Circus è considerato uno dei più riusciti capolavori di Chaplin, ricco di invenzioni comiche e poesia, ideato e girato in uno dei periodi più travagliati della vita di Chaplin. Le riprese dovettero essere sospese in più occasioni, a causa di diversi incidenti che funestarono il set (una bufera distrusse il tendone del circo; un incendio creò diversi problemi alle apparecchiature tecniche) e dell’aspra battaglia legale che seguì alla separazione di Chaplin dalla moglie Lita Grey. Il film rischiò infatti  di non arrivare mai sugli schermi quando i legali della Grey chiesero ed ottennero il sequestro dei beni di Chaplin che aveva provveduto in tempo a mettere al sicuro il materiale girato. Il blocco degli studios tuttavia  gli costò otto mesi di inattività ed un profondo esaurimento nervoso. Unico merito della Grey  fu quello di suggerire al marito una sua amica come primattrice: Merna Kennedy, diciottenne al suo debutto cinematografico, che nelle scene del film appare straordinariamente in sintonia con Chaplin.

Timothy Brock a proposito della colonna sonora di The Circus

(…) Chaplin ci mostra il suo dono unico nel catturare un particolare suono elementare. In queste pagine si sente quasi l’odore della segatura e della vernice a grasso. La travolgente serie di numeri della banda del circo, intrecciata con riflessi commoventi delle difficoltà che la vita circense sopporta, viene requisita in modo sfacciato e divertente.  (…) Ho eseguito il restauro della partitura in 6 mesi nel 2002-03, lavorando con i manoscritti originali dell’archivio Chaplin di Montreux. La partitura prevede Piccolo, Flauto, Oboe, 2 Clarinetti, Clarinetto Basso, 2 Sassofoni Contralti, Sassofono Tenore, Fagotto, Corno, 2 Trombe, 2 Tromboni, 2 Percussionisti, Chitarra, Mandolino, Pianoforte e Archi.

Timothy Brock