Martedì 21 giugno si festeggeranno i 90 anni del più celebre compositore di colonne sonore per il cinema hollywoodiano: John Williams. Sul podio il direttore ospite principale Alessandro Cadario per un programma “cinematografico” in cui alcune fra le pagine più note di Williams, come quelle per Star Wars, E.T. e Jurassic Park, sono affiancate a quelle di un altro grande maestro di colonne sonore come Nino Rota per i film Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli e La strada di Federico Fellini.
Programma
Nino Rota
Suite da Romeo e Giulietta
Suite da La strada
Erich Wolfgang Korngold
Tema da Kings Row
John Williams
Tema e “Imperial March” da Star Wars
Tema da Jurassic Park
“Adventures on Earth” da E.T.
Klaus Badelt
Tema da Pirates of Caribbean
Il Cast
Direttore Alessandro Cadario
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Note di sala
Raccontare la storia della musica per il cinema significa evitare i tracciati rettilinei e disporsi verso un itinerario tortuoso e solcato da incroci talora imprevedibili. È una storia di compositori, ovviamente, e di opere d’arte scritte a più mani insieme ai registi e agli sceneggiatori, ma è anche e soprattutto storia sociale. Per esempio è l’esito inatteso di una brillantissima e precoce carriera di compositore d’opera, quella di Erich Wolfgang Korngold che inizia a comporre da bambino – ma lo eseguono sin da subito i “grandi”, come Arthur Schnabel e Bruno Walter – e che già a ventitré anni scrive uno dei capolavori del teatro musicale novecentesco: Die tote Stadt. Ma la sua famiglia era ebrea e nel 1934 la minaccia nazista lo spinge ad accettare l’invito del regista Max Reinhardt di trasferirsi a Hollywood, dove inizia a scrivere per il cinema e colleziona ben due Oscar (per Anthony Adverse e per The Adventures of Robin Hood). Kings Row (1942) è uno dei suoi ultimi film, le cui sonorità permettono di andare a ritroso nella storia musicale – riconoscendovi una profonda impronta wagneriana – ma anche di corriere in avanti, fino alla travolgente carriera di superstar musicale che colloca John Williams (1932) al vertice di questa arte, seppur forte di uno stile che proprio i musicisti emigré come Korngold hanno forgiato. Affiancare partiture come quelle di Star Wars o di E.T. alle colonne sonore di Korngold oppure anche alle sue pagine sinfoniche (per esempio al Concerto per violino), palesa somiglianze evidentissime e definisce una koiné linguistica che contraddistingue moltissimo cinema hollywoodiano. Anche Williams ha studiato con un musicista ebreo sfuggito alle leggi razziali, l’italiano Mario Castelnuovo-Tedesco, esponente di una lunga generazione di raffinati orchestratori che comprende anche Nino Rota, autore di un esteso catalogo di colonne sonore per registi italiani come Federico Fellini (per esempio La strada) e Franco Zeffirelli (Romeo e Giulietta) ma anche Luchino Visconti e Mario Monicelli, o statunitensi come King Vidor e Francis Ford Coppola (col quale ha vinto l’Oscar per il Padrino – Parte II). Volendo affiancare a questi nomi storici un loro corrispettivo contemporaneo, uno dei possibili nomi è quello di Klaus Badelt, notissimo non solo per la musica dei Pirati dei Caraibi ma anche collaboratore alle musiche di altri successi planetari come Il gladiatore e X-Men al fianco del suo mentore Hans Zimmer.