I Pomeriggi d'Autore. A tutto Brahms 2 - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
giovedì 03 giugno 2021
Ore: 17:00*
giovedì 03 giugno 2021
Ore: 20:00
*I Pomeriggi in anteprima

Note

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Johannes Brahms

Sinfonia n. 1 op. 68

direttore George Pehlivanian

Orchestra I Pomeriggi Musicali

 

Durata indicativa del concerto: 50′

Biglietteria

Abbonamento a 8 concerti (in vendita da martedì 11 a sabato 22 maggio 2021)

I Pomeriggi in Anteprima

Intero: €. 70,00 + prevendita

Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 60,00 + prevendita

Concerti serali

Intero: €. 100,00 + prevendita

Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 70,00 + prevendita

Ridotto speciale under25: €. 36,00 + prevendita

 

Biglietti (in vendita da martedì 25 maggio 2021)

I Pomeriggi in Anteprima

Intero: €. 10,00 + prevendita

Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 8,00 + prevendita

Concerti serali

Intero: €. 15,00 + prevendita

Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 12,00 + prevendita

Ridotto speciale under25: €. 5,00 + prevendita

 

Note di sala

Johannes Brahms

Sinfonia n. 1 in do minore per orchestra, op. 68

Un poco sostenuto. Allegro

Andante sostenuto

Un poco allegretto e grazioso

Finale. Adagio. Più andante. Un poco allegretto e grazioso

 

La Decima

Non ebbe dubbi, il grande direttore Hans von Bülow: la Prima di Brahms era in realtà la Decima … di Beethoven. E il critico Eduard Hanslick notò che «nessuno si è mai avvicinato tanto alle grandi sinfonie beethoveniane». Col debutto sinfonico Brahms compie tre operazioni. Dimostra, nel 1876 in cui Wagner vara a Bayreuth la Tetralogia, la possibilità di rifondare una monumentalità sinfonica che dia voce autentica al tormentato intimismo tardoromantico. Realizza un caso da manuale dell’angoscia dell’influenza di Harold Bloom: la malinconia che prende l’autore più tardo (Johannes) di fronte all’ombra intimidente di una figura paterna (Ludwig) che rischia di reprimerne l’identità. Di Beethoven, d’altra parte, Brahms custodiva un busto nella casa in cui visse dal 1871 alla morte, nella Vienna dove un analogo destino aveva condotto dalla natìa Germania entrambi gli autori. Infine, la Prima dice molto su Brahms, quasi romanzo di formazione dell’accidentato percorso dell’avverarsi della profezia di Schumann, che nelle sonate per pianoforte brahmsiane scorgeva «sinfonie velate»: «Se egli calerà la sua bacchetta magica dove la potenza della musica infonde la sua forza, nel coro e nell’orchestra, allora ci verranno dischiuse prospettive ancora più magnifiche dei segreti del regno dello spirito». Frutto di vent’anni di esitazioni, fino al compimento (1874-76) nella solitaria isola di Rügen nel Mar Baltico, la Prima descrive un impervio percorso per aspera ad astra di cui stabilisce il tono la pulsazione tragica che introduce il volitivo I tempo in una traiettoria che, appena rallentata dalle oasi d’un interiorizzato Andante sostenuto e dell’idillio pastorale dell’Un poco allegretto grazioso, punta dritto al monumentale Finale, brahmsianamente contrappeso al I tempo e meta d’un tormentato processo interiore in cui convivono lo struggente richiamo del corno alpino (voce di natura e affetti, legata a Clara Schumann), il corale bachiano e la parafrasi dell’Inno alla gioia che invoca la tutela beethoveniana per lo sfolgorante Do maggiore cui approda tanto tumulto di passioni.

Raffaele Mellace

 

GEORGE PEHLIVANIAN direttore

Americano d’adozione, George Pehlivanian ha studiato direzione d’orchestra a Los Angeles con Boulez, Maazel e Leitner. Primo artista americano a conseguire il Primo premio al Concorso Internazionale per Direttori d’orchestra di Besançon, si è imposto da quel momento come uno dei direttori più coinvolgenti della propria generazione. Ha debuttato alla Long Beach Opera di Los Angeles e in seguito ha diretto Traviata all’Opera del Kirov di San Pietroburgo. Ha ricoperto il ruolo di Direttore Artistico e Musicale dell’Orchestra Filarmonica Slovena e il ruolo di Primo

Direttore Ospite in molte prestigiose istituzioni. Ha diretto molte delle orchestre più importanti del mondo, e notevoli sono le collaborazioni anche in ambito italiano. Ha inoltre preso parte a prestigiosi festival internazionali. Annovera collaborazioni con molti solisti di grande prestigio, tra cui: Vengerov, Maisky, Repin, Ax, Raimondi, Freni, Furlanetto. Numerose le sue incisioni discografiche per BMG, EMI/Virgin Classics, Chandos e Studio SM.