Le date
Note
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ai 37,5°. - Nel foyer del Dal Verme sono presenti distributori di gel disinfettante. È obbligatorio disinfettare le mani prima di entrare in sala.
- Per garantire il necessario distanziamento sociale è obbligatorio sedere nel posto assegnato.
- In teatro gli spettatori devono indossare la mascherina.
- In ogni spazio del teatro gli spettatori devono seguire le indicazioni fornite dalla segnaletica e dal personale di servizio.
Johannes Brahms
Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 15
direttore Donato Renzetti
pianoforte Louis Lortie
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Biglietteria
Abbonamento a 8 concerti (in vendita da martedì 11 a sabato 22 maggio 2021)
I Pomeriggi in Anteprima
Intero: €. 70,00 + prevendita
Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 60,00 + prevendita
Concerti serali
Intero: €. 100,00 + prevendita
Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 70,00 + prevendita
Ridotto speciale under25: €. 36,00 + prevendita
Biglietti (in vendita da martedì 25 maggio 2021)
I Pomeriggi in Anteprima
Intero: €. 10,00 + prevendita
Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 8,00 + prevendita
Concerti serali
Intero: €. 15,00 + prevendita
Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 12,00 + prevendita
Ridotto speciale under25: €. 5,00 + prevendita
Note di sala
Johannes Brahms
Concerto n. 1 in re minore per pianoforte e orchestra, op. 15
Maestoso
Adagio
Rondò. Allegro non troppo
La piena del sentimento
«Il tutto è meraviglioso, così ricco, così pieno di sentimento», scrisse a caldo Clara Schumann del Concerto in re minore, prima grande prova sinfonica brahmsiana. La questione la riguardava da vicino: Brahms le aveva confessato d’aver voluto realizzare nell’Adagio un suo «delicato ritratto». Ma soprattutto questo lavoro così impetuoso, dal fascino della pietra non levigata, rappresenta quasi la rielaborazione della vicenda del marito Robert, il cui crollo psichico era culminato nel tentato suicidio del 27 febbraio 1854. Sotto l’impressione della tragedia del grande artista che l’aveva consacrato, un Brahms ventunenne dichiara il 9 marzo d’aver appena scritto tre tempi d’una sonata per due pianoforti, che a giugno ha già suonato «spesso … con la signora Schumann, ma penso che richieda più di due pianoforti», cioè l’orchestra. Un anno dopo ha sognato di trasformare questa mancata prima sinfonia in un concerto, che tuttavia non venne pronto, tra ripensamenti, riscritture, movimenti accantonati, prima del 1858, per debuttare nel gennaio 1859 con Brahms alla tastiera e Joachim sul podio. Convertita al campo più congeniale del pianoforte (per licenziare la prima sinfonia occorreranno quasi vent’anni), la partitura si presenta come autentico concerto symphonique in cui convivono i caratteri di entrambi i generi. Manifesto della passione romantica, animata dall’impulso tragico di Beethoven (vi aleggiano i fantasmi della Nona, del Fidelio, del Concerto in do minore, ma anche di quello in re minore di Mozart), non ha la disciplina formale del Secondo concerto, ponendosi, per dirla con Piero Rattalino, come il Primo Faust verso il Faust canonico. Se il monumentale, grandioso I tempo rinnova ambizioni ignote sin dai tempi di Beethoven, l’Adagio evoca in un clima di intimo, sacrale raccoglimento il mondo di casa Schumann (con un riferimento esplicito a Robert, chiamato da amici e allievi «Mynheer Domine»), mentre il virtuosismo trova spazio nel conclusivo rondò à la Beethoven in cui il giovane Brahms dispiega l’arte, in cui eccelle, della variazione.
Raffaele Mellace
LOUIS LORTIE pianoforte
Per più di tre decenni, il pianista franco-canadese Louis Lortie sì è esibito in tutto il mondo, ottenendo la fama di essere uno degli artisti più versatili al mondo. Le sue esibizioni, così come le sue pluripremiate registrazioni, testimoniano la sua notevole poliedricità musicale. Molto richiesto in tutti e cinque i continenti, Louis Lortie ha instaurato collaborazioni ricorrenti con orchestre quali la BBC Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic, l’Orchestre National de France, la Philadelphia Orchestra, la Dallas Symphony, la Sinfonica di Shanghai, la Hong Kong Philharmonic e le Orchestre Sinfoniche di Adelaide e Sydney. Nel campo dei recital e della musica da camera, Louis Lortie appare in tutte le sale da concerto e festival più prestigiosi del mondo, tra cui la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Parigi, la Carnegie Hall, la Chicago Symphony Hall e la Beethovenfest Bonn. Louis Lortie è co-fondatore e Direttore Artistico del LacMus International Festival on Lake Como. Molto prolifico anche in campo discografico, nell’arco di trentacinque anni ha effettuato più di quarantacinque registrazioni per Chandos Records. Nel 1984 Louis Lortie ha vinto il Primo Premio al Concorso Busoni e, nello stesso anno, si è contraddistinto alla Leeds Competition.
DONATO RENZETTI direttore
Donato Renzetti è tra i più celebri direttori d’orchestra della scuola italiana. Nel 1980 è stato l’ultimo vincitore del Concorso Guido Cantelli al Teatro alla Scala. Ha diretto alcune tra le più importanti orchestre del panorama internazionale, nei più famosi teatri del mondo, oltre che in tutti i maggiori teatri italiani. È stato ospite di festival quali Glyndebourne, Macerata, Spoleto e Pesaro, oltre al Verdi Festival di Parma. Negli ultimi anni ha ripreso un’attività sinfonica internazionale e nell’ottobre 2019 ha debuttato con la Filarmonica di Helsinki presentando per la prima volta in Finlandia la Seconda Sinfonia di Alfredo Casella. La sua discografia comprende numerose registrazioni liriche e sinfoniche: l’integrale delle Ouverture di Rossini è uscita nel 2018 in occasione dell’anniversario, mentre La campana sommersa e La bella dormente nel bosco di Respighi, testimoniano della continua attività di riscoperta di opere dimenticate del grande repertorio italiano del ‘900. Per 30 anni ha insegnato direzione d’orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese. Dal 2019 ha iniziato un nuovo progetto didattico dedicato alla direzione d’orchestra presso l’Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo.