I Pomeriggi d'Autore. A tutto Brahms 8 - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
giovedì 24 giugno 2021
Ore: 17:00*
giovedì 24 giugno 2021
Ore: 20:00
*I Pomeriggi in anteprima

Note

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  • In ogni spazio del teatro gli spettatori devono seguire le indicazioni fornite dalla segnaletica e dal personale di servizio.

Johannes Brahms
Sinfonia n. 2 op. 73

Direttore James Feddeck
Orchestra I Pomeriggi Musicali

 

Durata: circa 50′

Biglietteria

Abbonamento a 8 concerti (in vendita da martedì 11 a sabato 22 maggio 2021)

I Pomeriggi in Anteprima

Intero: €. 70,00 + prevendita

Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 60,00 + prevendita

Concerti serali

Intero: €. 100,00 + prevendita

Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 70,00 + prevendita

Ridotto speciale under25: €. 36,00 + prevendita

 

Biglietti (in vendita da martedì 25 maggio 2021)

I Pomeriggi in Anteprima

Intero: €. 10,00 + prevendita

Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 8,00 + prevendita

Concerti serali

Intero: €. 15,00 + prevendita

Ridotto Speciale Abbonato Pomeriggi Musicali: €. 12,00 + prevendita

Ridotto speciale under25: €. 5,00 + prevendita

 

Note di sala

Johannes Brahms

Sinfonia n. 2 in re maggiore per orchestra, op. 73
Allegro ma non troppo
Adagio ma non troppo
Allegretto grazioso quasi andantino
Allegro con spirito

 

La luce oscura della malinconia

Probabilmente la più popolare tra le sinfonie brahmsiane, apparente­mente il contraltare lirico della Prima sin dalla contrapposizione tonale Do minore / Re maggiore, la Seconda sinfonia è in realtà creatura mi­steriosissima. Scritta nell’estate 1877, come un anno dopo il Concerto per violino, a Pörtschach sul Wörther See, in Carinzia, «terreno vergine, dove aleggiano così tante melodie che bisogna stare attenti a non cal­pestarne qualcuna», nasconde molto bene sotto la superficie luminosa il lato oscuro d’una personalità complessa. Brahms la descriveva al suo editore come «così malinconica che non potrà sopportarla. Non ho mai scritto nulla di altrettanto triste, di altrettanto intriso di tonalità minore: la partitura deve uscire listata a lutto». «Nulla di più intriso d’un dolore cosmico», chiosava in un’altra lettera. La serena maschera pastorale, che conquistò il pubblico sin dalla “prima” del 30 dicembre 1877, cela dunque un rovello esistenziale leopardiano, subodorato da Vincenz La­chner, che pregò Brahms di sopprimere nel I tempo l’intervento minac­cioso di timpani, tromboni e tuba per non turbare la serenità d’un qua­dro tanto idillico; al che Brahms rispose con sincerità che quel gesto «gli apparteneva», e si confessava «persona profondamente malinconica», chiamando in causa un’immagine degna di Baudelaire, «ali nere batto­no continuamente sopra di noi», e rimandava a un proprio mottetto su testo dal Libro di Giobbe. La serenità della Seconda sinfonia – declinata di volta nella mirabile costruzione del I tempo, nell’enigmatico e reticente Adagio, nell’incantevole Allegretto, nell’affabile classicismo del mecca­nismo giocoso del Finale – è dunque in realtà perdita d’interesse per il mondo, fuga verso la Natura, verso un Altrove che rappresenta l’unica consolazione al male di vivere. Di lì a poco, nel Lied Feldeinsamkeit («So­litudine campestre», op. 86 n. 2, 1879) Brahms avrebbe intonato questi versi di Hermann Allmers: «Riposo tranquillo nell’alta erba verde […] / Mi sembra di essere morto da molto tempo / e vago beato in spazi eterni».

 

JAMES FEDDECK direttore d’orchestra – direttore principale

Nato a New York e diplomato al Conservatorio di Oberlin, James Feddeck è vincitore del Solti Conducting Award della “Solti Foundation USA”, dell’Aspen Conducting Prize ed è stato riconosciuto dalla sua Università come primo destinatario dell’Outstanding Young Alumni Award per i risultati professionali ottenuti e i contributi artistici alla società. Le ultime stagioni hanno visto il suo debutto con la Sinfonica della Radio di Vienna, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, la Royal Stockholm Philharmonic, la Filarmonica di Helsinki, la Royal Flemish Philharmonic, l’Orchestre National de Belgique, l’Orchestre National de France, l’Orchestre National de Lyon, la BBC Philharmonic, la BBC Symphony Orchestra, la Royal Scottish National Orchestra, la Hallé Orchestra e la Sinfonica della Nuova Zelanda. In particolare, è apprezzato per le sue interpretazioni della musica di Anton

Bruckner, grazie a una serie di acclamate esibizioni delle Sinfonie del compositore: l’Ottava con la San Francisco Symphony Orchestra, la Quinta in tournée con l’Orchestre National de Belgique, la Sesta con l’Orchestra Sinfonica di Dublino RTÉ e la Nona con la Sinfonica di Birmingham. In Nord America, James Feddeck ha diretto la Chicago Symphony Orchestra, la Cleveland Orchestra e le Orchestre Sinfoniche di Dallas, Seattle, San Francisco, Toronto e Montréal. Nell’agosto 2017 è stato pubblicato il suo primo CD in collaborazione con la Deutsche Symphonie-Orchester

di Berlino e Deutschlandfunk Kultur, con le musiche di una delle più importanti

figure neo-romantiche della Germania, Georg Schumann (1866- 1952): con questo CD è stata realizzata la prima registrazione in assoluto della storia della sua Sinfonia in fa minore op. 42 (1905).

 

Raffaele Mellace