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(È possibile prenotare fino ad un massimo di 2 biglietti a partire dalle ore 10 di mercoledì 7 dicembre 2022)
Oratorio per soli, voci recitanti, coro e orchestra (prima esecuzione assoluta in forma di concerto)
Prologo Rolling Stage di MASBEDO
Musica di Ludovico Einaudi
Libretto di Colm Tóibín
Direttore Carlo Tenan
Ideazione drammaturgica Roberto Andò
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Torino Vocalensemble
Woman Malia
Man Badara Seck
Politician e voce recitante del coro Jonathan Moore
Voce recitante del coro Elle van Knoll
Note di sala
SINOSSI
Sezione 1
L’Uomo nuota nel mare, tra le urla di donne e bambini che stanno annegando. Il Bambino si sveglia di notte, da solo senza i genitori, l’Uomo, andato a cercare una vita migliore per la sua famiglia, e la Donna, che ha mandato il Bambino lontano dalla guerra che sta devastando la loro città. La Donna aspetta ansiosamente un messaggio dal marito, sperando di ottenere qualche segno da lui. In Europa un Politico vuole chiudere i porti, afferma che ci sono troppi stranieri nelle strade.
Sezione 2
Il Coro ricorda le guerre, i carri armati, i confini, i combattimenti, le persone affamate e infreddolite in fuga nella notte quando l’Europa era dilaniata. Ma anche le grandi cattedrali, i musei, il sogno dell’uguaglianza e dei diritti umani.
La Donna teme per il marito, perché ha visto le barche affondare nel mare; l’Uomo teme perché ora è uno straniero; il Coro teme gli uomini che vagano ai margini della città.
Sezione 3
Il Bambino, l’Uomo, la Donna sono soli. Ognuno vorrebbe poter sentire le voci dei familiari. L’Uomo è ora su una nave.
Sezione 4
L’Uomo ha raggiunto un campo di accoglienza e inizia il suo lungo viaggio d’inverno. Quando finalmente trova qualcuno che ha un telefono carico, manda un SMS alla Donna.
Il Coro e il Bambino ricordano un ragazzo morto su una spiaggia.
Sezione 5
Sia l’Uomo che la Donna non riescono a dormire. L’Uomo viaggia in treno, da solo nella fredda vastità. Sognava un altro viaggio per la moglie e il figlio, ma la realtà è dura. Le elezioni si avvicinano, la gente ha altre priorità.
L’Uomo riesce a inviare un altro messaggio alla moglie, promettendo che li farà venire da lui quando sarà il momento. La Donna racconta al Bambino la buona notizia, gli spari continuano per tutta la notte.
Sezione 6
L’Uomo è di nuovo in un campo di detenzione, ad un altro confine. Teme che verrà rimandato indietro. Nel frattempo, a casa, le bombe cadono sempre più vicino, la Donna non ha più energia elettrica per caricare il telefono.
Il Politico dice che bisogna inviare un segnale al mondo: “non vogliamo stranieri nelle nostre strade”.
La scuola del Bambino è stata bombardata, non si può più uscire per strada.
Sezione 7
Nel campo, l’Uomo soffre il freddo e la fame. Sia lui che la Donna sentono che non c’è più speranza. Il Bambino è solo nel buio, attende sgomento il ritorno della luce e dei genitori. Il Coro ripete ancora e ancora “Niente stranieri per le strade”.