Direttamente dalle parole di Mario Tronco:
“Anidride Solforosa, pietra miliare del rapporto tra i due artisti bolognesi, è a mio avviso uno degli esempi più alti di poesia sonora del Novecento in cui l’eterno dilemma della parola al servizio della musica – e viceversa – viene risolto in modo astuto, brillante e mai conflittuale.
Due sono i motivi per cui ho deciso di mettere le mani su questo capolavoro.
Il primo è sentimentale ed è dovuto al mio fraterno rapporto con Peppe Servillo. […] Insieme abbiamo scritto tanta musica e parole e più volte abbiamo percorso la strada indicata da Anidride Solforosa, raggiungendo così luoghi bellissimi dell’anima.”