Le date
Giovedì 26 aprile, ore 21 Milano – Teatro Dal Verme
Direttore:
Giancarlo De Lorenzo
Pianoforte:
Alberto Nosè
Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza
Il programma
Joseph-Maurice Ravel (1875 – 1937)
Pavane pour une infante défunte
durata 6 minuti
Concerto per pianoforte e orchestra in Re maggiore per la mano sinistra
durata 18 minuti
Ma Mère l’Oye
Pavane de la Belle au bois dormant
Petit Poucet
Laideronnette, Impératrice des Pagodes
Les entretiens de la Belle etde la Bete
Le Jardin féerique
durata 22 minuti
Il concerto
a cura di Marco Bellano
Capita, talvolta, che un artista non sia il miglior giudice di se stesso. Non sono stati rari i casi di autori arrivati a criticare severamente proprio quelle loro opere che poi, per ironia, sarebbero diventate le più note ed ammirate da parte dei posteri. In ambito musicale avvenne così per Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky, nonché per il celeberrimo Carnevale degli Animali di Camille Saint-Saëns; e qualcosa di simile accadde anche ad una composizione di Maurice Ravel, la Pavane pour une infante défunte. In origine si trattò di un pezzo per pianoforte, scritto all’inizio del 1899: una melodia semplice e malinconica, sostenuta da una pulsazione ritmica regolare, ad evocare un’antica danza rinascimentale chiamata, appunto, pavana. Si immagina che la musica accompagni il corteo funebre di un’ipotetica principessa di Spagna; eppure il clima del brano non appare luttuoso, bensì pacatamente nostalgico. In effetti, la Pavane non è un commento alla fine prematura di un’infanzia, ma la trasposizione in musica del ricordo di una tragedia immaginaria: la stilizzazione di un’emozione, appoggiata su reminiscenze di epoche antiche, secondo un gusto molto diffuso in Europa all’inizio del Ventesimo secolo. Ravel, tuttavia, pensò che la sua stilizzazione fosse stata eccessiva, trasformando la composizione in qualcosa di inopportunamente semplice e povero di contenuti. Temeva inoltre di aver utilizzato un linguaggio musicale troppo simile a quello di un compositore che in quegli anni egli ammirava al di sopra di ogni altro: Emmanuel Chabrier. Eppure proprio l’essenzialità di scrittura e la leggerezza portarono la Pavane ad un rapido successo, inducendo infine il compositore ad approntare, nel 1910, una trascrizione del brano per orchestra sinfonica.
Al più noto Ravel sinfonico appartiene anche la Suite intitolata Ma Mère l’Oye, pensata inizialmente –come la Pavane- per il pianoforte solo. Due, però, avrebbero dovuto essere gli interpreti impegnati alla tastiera: i cinque brani che compongono il ciclo furono infatti scritti per quattro mani, quelle dei due figli di Cyprian Godebski, artista amico del compositore. Ravel, per far cosa gradita ai bambini, di nome Mimie e Jean, nella creazione della musica si lasciò ispirare da alcune delle loro favole preferite, tra cui episodi delle Storie di Mamma Oca. A partire da La Bella Addormentata, si arriva infine ad un indefinito Giardino fatato, dopo essersi imbattuti nei personaggi de La Bella e la Bestia e di Pollicino; la musica segue garbatamente gli sviluppi delle note storie, evitando però di sottolineare con pedanteria il susseguirsi degli eventi, ma limitandosi a suggerireappropriate atmosfere con vaghezza inaspettatamente incisiva. Come nel caso del brano centrale, dedicato a L’Imperatrice delle pagode, dove l’ambientazione in terra d’oriente viene suggerita da semplici ed efficaci scale pentatoniche, tipiche della tradizione asiatica. La versione sinfonica dell’opera, approntata nel 1911 per un balletto, venne ampliata con nuovi brani, tra cui un preludio ed interludi.
È un altro volto del compositore quello che l’ascoltatore scorge invece dietro al virtuosismo del Concerto per pianoforte e orchestra per la mano sinistra. Non più sintesi e semplicità, ma una grandiosa ricchezza melodica ed armonica, tanto più ammirevole se si immagina che essa è ottenuta dal solista utilizzando una sola mano. La mancanza della destra, tuttavia, non porta alcuno scompenso: cosa che dovette fare particolarmente piacere a colui che commissionò questa singolare opera, eseguendola poi in concerto nel 1933. Si sta parlando del pianista austriaco Paul Wittgenstein, fratello del noto filosofo Ludwig, rimasto privo di un braccio a causa di una ferita riportata durante la Prima Guerra Mondiale. Dalla grande immaginazione musicale dimostrata nel Concerto, poco o niente si intuisce delle precarie condizioni di salute di cui Ravel soffrì durante il processo di composizione dell’opera; che rimane tuttavia pervasa da un’idea melodica insistente, cupa, quasi maniacale. Tra momenti di ispirata levità e ripetizioni ipnotiche, il Concerto vibra di energia ansiosa, anche se in più di un momento è possibile accorgersi, per brevi istanti, dell’ammiccante apparizione di uno spirito solare e agile, molto simile a quello del Bolero.
Gli interpreti
Giancarlo De Lorenzo direttore
Ha compiuto i suoi studi presso il Conservatorio di Musica di Brescia, diplomandosi con ottimi voti in organo e composizione organistica sotto la guida del M° Franco Castelli. Ha studiato inoltre composizione e direzione d’orchestra con il M° G. Cataldo.
Direttore stabile dal 1992 dell’Orchestra Vox Auræ, ha effettuato con la stessa numerosissimi concerti in Italia ed all’estero, collaborando con grandi solisti qualiUriol,Fornaciari, Krylov,Manara, Moretti, Persichilli, Hommage,Klein, Rudy, Entremont,Costa.
Ha inoltre diretto in più occasioni l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Sinfonica di Sassari, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, I Solisti di Perugia, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Europa Philarmonie di Magdeburgo, la Mainzer Kammerorchester di Mainz, l’Orchestra da Camera di Istanbul, l’Orchestra Sinfonica di Wroclaw (Polonia), l’Orchestra Sinfonica di Kiev, l’Orchestra dell’Ermitage di S. Pietroburgo, Helsinki Baroque Ensemble, I Virtuosi Italiani.
In Spagna, dove è regolarmente invitato, con l’orchestra Vox Aurae ed il coro Kontakion (Romania), ha effettuato una tournèe di grande successo dirigendo la Missa Sancta Caeciliae di Haydn nelle città di Cadice, Granada (auditorium Manuel de Falla), Madrid (Auditorio Nacional de Madrid).
Su invito del M° Justus Frantz ha diretto l’Orchestra Philarmonie der Nationen al Festival der Nationen a Bad Wörishofen.
I prossimi impegni lo vedranno in tour in Messico, Brasile, Ungheria, Stati Uniti.
Per la casa discografica Agorà di Milano ha registrato, sempre alla guida dell’orchestra Vox Aurae, l’integrale delle Sinfonie per archi diDurante, il primo volume di autori italiani del Novecento che hanno scritto in stile barocco, un CD di musiche per archi di Myslivecek ed uno dedicato ai concerti per pianoforte e orchestra di Mozart.
E’ Direttore Principale dell’Orchestra Vox Aurae di Brescia e Direttore Artistico delle stagioni musicali “Concerti per una Stagione”, “Preludi d’Estate” di Brescia.
Da marzo 2003 ricopre la carica di Direttore Artistico e Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza.
Alberto Nosè pianoforte
Alberto Nosè, vincitore del primo premio e medaglia d’oro e del premio del pubblico offerto da Sony, al 15° Concorso Pianistico Internazionale Paloma O’Shea di Santander, è nato a Villafranca di Verona nel 1979. Ha iniziato gli studi del pianoforte al Conservatorio di Verona sotto la guida della Prof.ssa Laura Palmieri e si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore all’età di 17 anni. Dal 1997 ha continuato gli studi con Franco Scala, Boris Petrushansky, Antonio Ballista e Leonid Margarius all’Accademia Pianistica Internazionale Incontri col Maestro di Imola dove ha ottenuto il diploma di Master in pianoforte nel 2005. Ha inoltre frequentato le masterclass di Maurizio Pollini, Murray Perahia, Andrej Jasinski, Michael Dalberto, Louis Lortie, Michael Beroff, Alexander Lonquich, Arie Vardi, Fou Ts’ong, Karl-Heinz Kämmerling, Alfons Kontarsky e Paul Badura-Skoda.Alberto Nosè ha ottenuto il suo primo riconoscimento all’età di 11 anni, vincendo il primo premio al concorso internazionale Jugend für Mozart di Salisburgo, grazie al quale ha effettuato la sua prima tournèe in Italia, Austria e Francia. Successivamente ha vinto premi nei concorsi internazionali più prestigiosi, fra i quali: Chopin di Varsavia, Busoni di Bolzano, Maj Lind di Helsinki, Long-Thibaud di Parigi, Vendôme di Parigi, World Piano Competition di Londra, Luciano Gante di Pordenone, Premio Venezia. Grazie a tali affermazioni, ha iniziato una carriera che lo ha portato ad esibirsi alla Carnegie Hall di New York, alla Queen Elisabeth Hall e Royal Festival Hall di Londra, Konzerthaus di Berlino, Théâtre du Châtelet e Salle Pleyel di Parigi, Mozarteum di Salisburgo, Beethoven Fest di Bonn, Liederhalle di Stoccarda, Chopin Festival di Ginevra, Summer Festival di Lucerna, Megaron di Atene, Finlandia Hall e Tapiola Hall di Helsinki, Philharmonic Hall di Helsingborg, Philharmonja Narodowa di Versavia, Benaroya Hall di Seattle, Suntory Hall di Tokyo, Auditorio MASP di San Paolo, Cervantino International Festival di Città del Messico, Teatro La Fenice di Venezia, Settembre Musica di Torino, Bologna Festival, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Verdi di Trieste, Sala Verdi, Teatro dal Verme e Auditorium di Milano, Teatro Rossini di Pesaro, Teatro Olimpico di Vicenza. Ha tenuto recital e concerti di musica da camera con il violoncellista Rocco Filippini ed il Quartetto Ysaÿe, e come solista ha suonato con le maggiori orchestre, fra cui: London Philharmonic Orchestra, Orchestre National de Lille, Warsaw Philharmonic Orchestra, Finnish Radio Symphony Orchestra, Orquestra Sinfonica de Madrid, Helsingborg Symphony Orchestra, Janacek Philharmonic Orchestra, Mexico State Symphony Orchestra, Württembergisches Staatsorchester Stuttgart, Filharmonia Varsovia, Orchestra dell’Arena di Verona, Orchestra di Padova e del Veneto. Ha collaborato con numerosi direttori, come Manfred Honeck, Jesus Lopez-Cobos, Alain Lombard, Enrique Mazzola e Anton Nanut. La sua discografia comprende registrazioni per le Assicurazioni Generali, per la TauRecords, per la rivista musicale francese Piano. Nel 2006 ha registrato per la Nascor un cd con musiche di Schumann e Prokofiev, ora distribuito in tutto il mondo dalla Harmonia Mundi. Sempre nel 2006 ha registrato per la Naxos un cd (che uscirà il prossimo anno) con le Sei Sonate op.17 di J. Ch. Bach, in prima assoluta sul pianoforte moderno.
Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza
L’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenzanasce nel 1990 raccogliendo l’esperienza di precedenti formazioni cittadine risalenti al 1979, e riunendo alcuni tra i migliori musicisti della città e del Veneto. La duttilità del suo organico consente all’orchestra di affrontare repertori di periodi storici e stili diversi, sviluppando una maturità che l’ha portata ad ottenere continui e significativi consensi di pubblico e critica. Il Festival primaverile “Il Suono dell’Olimpico” presso il Teatro Olimpico è l’appuntamento principale della programmazione sinfonica e prevede la partecipazione di direttori e solisti di caratura internazionale. Ha al suo attivo una serie di importanti collaborazioni con direttori quali Peter Maag, Massimo De Bernart, Paul Angerer, Giancarlo Andretta, Umberto Benedetti Michelangeli, Marc Andreae, Donato Renzetti, Daniel Lipton, Giancarlo De Lorenzo, Andrè Bernard e Bernard Viti, e con solisti come Misha Maisky, Pierre Amoyal, Brigitte Engerer, Shlomo Mintz, Michael Rudy, Andrei Gavrilov, Alexander Lonquic, Benedetto Lupo, Joaquin Achucarro, Maria Tipo, Antonio Ballista, José Carreras, Cecilia Gasdia, Renato Bruson, Denia Mazzola Gavazzeni, Claudio Desderi, Mario Brunello, Giovanni Guglielmo, Jean Guillou, Narciso Yepes, Jean-Marc Luisada, Milan Turkovic, Enrico Bronzi, Hansjorg Schellenberger, Giuliano Carmignola, Mario Ancillotti, Hisako Kawamura. Eseguendo musiche del nostro tempo, significativi e prestigiosi sono stati gli incontri con Astor Piazzolla, Enrico Rava, Ralph Towner e Lee Konitz. Di grande significato è inoltre il progetto “Costruiamo un’opera”, che consiste nella produzione di un’opera per bambini in cooperazione con le scuole elementari e medie della Città di Vicenza. L’appuntamento si rinnova ogni anno distinguendosi per l’alto valore artistico ed educativo, ed ha già visto la realizzazione di lavori come “Lo scoiattolo in gamba” di Nino Rota, “Il piccolo spazzacamino” di Benjamin Britten, “L’opera delle filastrocche” di Virgilio Savona “Pinocchio, burattino di talento” di Pierangelo Valtinoni commissionata dall’Associazione Orchestra del Teatro Oimpico e “Il gatto con gli stivali” di M. Tutino. L’orchestra ha tenuto concerti nell’ambito di prestigiose rassegne musicali italiane ed estere, effettuando tournée in Francia, Germania, Spagna, Grecia, Norvegia e Finlandia; ha effettuato registrazioni per la Radio e la Televisione Italiana. Importanti sono da ricordare le collaborazioni con Bassano Opera Festival nelle produzioni di Elisir d’amore, Aida, Oberto Conte di S. Bonifacio e Il filosofo di campagna e con il Teatro Borgatti di Cento per la produzione di Falstaff di Verdi e di Così fan tutte di Mozart. Sono da ricordare inoltre le partecipazioni al Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico con l’esecuzione di musiche di scena come Proserpina di Eberwein su testo di Goethe (nel 1999), Edipo a Colono di Mendelssohn su testo di Sofocle (nel 2000), Medea di Benda su testo di Friedrich Wilhelm Gotter (nel 2001),Arianna a Nasso di Benda con Rossella Falk con la regia di Alberto Terrani (nel 2002), Progetto Pygmalion con Pino Micol e Gaia Aprea con musiche di Rameau e Rousseau (nel 2003), L’Angelo e il Fuoco di Furlani (2004). Ha inoltre realizzato la prima esecuzione in tempi moderni della cantata L’Oracolo del Vaticano di Galuppi su testo di Goldoni. L’Orchestra si è esibita con successo in Francia, nell’ambito del Festival del Cinema di Annecy; ha inciso un DVD con musiche di Beethoven che è stato diffuso nei canali satellitari europei specializzati nelle trasmissioni di musica classica; ha preso parte con grande successo in Francia al Festival Avignone Città europea della Cultura per l’anno 2000.
Si è esibita nel Teatro municipale di Pforzheim con grande successo di pubblico e critica ed è stata invitata a Tolosa nell’ambito dei concerti organizzati dal Consolato Italiano. Recentemente si è esibita presso la Carnegie Hall di New York e la Barge Music, sempre a New York.
Direttore Principale ed artistico è il M° Giancarlo De Lorenzo.
La formazione
Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza
VIOLINI Primi
StefanoAntonello
Monica Zampieri
Nicola Possente
Carlo Carra
Dora Serafin
Roberto De Maio
Nicola Breda
Elisabetta Gerosa
Marianne Wade
Filippo EnricoMaligno
VIOLINI Secondi
Michele Bettinelli
Franco Turra
Maria RosaCannistraci
Nadia Dal Belin
Eleonora Polazzo
Enrica Ronconi
Marta Guarda
Matteo Marzaro
VIOLE
Igino Semprebon
Marina Nardo
Mariano Doria
Daniela Gaidano
Luca Cacciatori
Fabio Carollo
VIOLONCELLI
Gionata Brunelli
Giordano Pegoraro
Elena Vianello
Annalisa Petrella
Elisabetta Cagni
Tiziana Gasparoni
CONTRABBASSI
Daniela Georgieva
Stefano Versolato
Cristiano Scipioni
Michele Gallo
FLAUTI
Antonio Vivian
Alberto Crivelletto
Fabio Pupillo
OBOI
Remo Peronato
Katia Curcio
CLARINETTI
Antonio Graziani
Francesco Guiotto
Luigi Marasca
Simonetta Paladini
FAGOTTI
Lucio Caucchiolo
Vanna MariaGirardi
Laura Costa
CORNI
Enrico Barchetta
Alessandro Lando
Oreste Campedelli
Carlo Berlato Sella
TROMBE
Simone Lonardi
Daniele Casarotti
Claudio Ongaro
AlessandroFerrari
TROMBONI
Cristiano Boschesi
Stefano Tincani
Alessio Savio
TUBA
Antonio Belluco
TIMPANI e PERCUSSIONI
Didier Bellon
Claudio Marchetti
Alessandro Zucchi
Gianluca Carollo
Marco Girardello
Davide Zaniolo
ARPA
Stefania Rizzo
CELESTA
Elena Rossi
Il Cast
Direttore: Giancarlo De Lorenzo