La torre di Babele: una parola plurale ma univoca (Genesi, XI, 1-9) - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Piccola
domenica 11 febbraio 2007
Ore: 11:00

Il Cast

Relatore: Haim Baharier

Note di sala

Con una lingua unica, con parole uniche, non c’è dibattito, non c’è processo di regolazione interna; gli uomini, nell’incapacità di esplicitare i  conflitti di coscienza, sono lasciati ai loro impulsi. Gli uomini che parlavano una sola lingua non erano dei ‘beati’, e fu invece una benedizione la scelta del Creatore di dotarli di lingue diverse. E perché mai allora la ricordiamo come punizione? Perché non siamo ancora usciti del tutto da Auschwitz, perché non siamo ancora perfettamente immuni dalle seduzioni dell’ideologia: aleggia sempre il fantasma di una lingua unica, di parole uniche e urlate. C’è sempre il pericolo dell’univocità che si trasforma in rigidità mentale, della chiarezza che acceca, della lingua comune che non unisce ma isola.