Le Domeniche dei Pomeriggi - IV Edizione - 2019 - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
domenica 17 marzo 2019
Ore: 11:00

Harmoniemusik!
Da Mozart a Bellini: fiati all’Opera!
Direttore: Jacopo Brusa
Ensemble di fiati I Pomeriggi Musicali

Biglietteria

Biglietti:

(Settore unico, posto numerato)
Intero € 10,00 + prevendita
Ridotto speciale* € 8,00 + prevendita
Abbonamento a 7 matinée

(Settore unico, posto numerato)
Intero € 59,50 + prevendita
Ridotto speciale* € 47,60 + prevendita

Promozione valida dal 15 novembre al 22 dicembre 2018

Abbonamento speciale Regalo di Natale

€ 40,60 + prevendita

* Abbonati 74 ͣ Stagione Sinfonica Pomeriggi Musicali

Il Cast

Harmoniemusik!
Da Mozart a Bellini: fiati all’Opera!
Direttore: Jacopo Brusa
Ensemble di fiati I Pomeriggi Musicali

Note di sala

Wolfgang Amadeus Mozart
Ouverture
da Le nozze di Figaro (Arr.  J. N. Wendt)
Dove sono i bei momenti
da Le nozze di Figaro (Arr.  J. N. Wendt)
Ouverture
da Don Giovanni (Arr. J. Triebensee)
Madamina, il catalogo è questo
da Don Giovanni (Arr. J. Triebensee)
Ouverture
da La clemenza di Tito (Arr. J. C. Stumpf)

Gaetano Donizetti 
Sinfonia in sol minore

Gioachino Rossini    
Cavatina nel Tancredi del Sig. Rossini (Arr. G. F. Calegari)
Ouverture
da Il barbiere di Siviglia (Arrangiato da W. Sedlak)

Daniel Auber
Ouverture
da La muette de Portici (Arr.  da F. Weller)

Vincenzo Bellini     
Sinfonia
da Norma (Arr. da E. Mosell)

Col termine Harmoniemusik si intende il repertorio che, dal XVIII secolo agli anni Quaranta del XIX, si rivolge all’ensemble di strumenti a fiato ed in particolare ai corni, agli oboi, ai clarinetti, ai flauti e ai fagotti. Nel Settecento, la pratica di suonare in questa formazione sia in strada che nei palazzi era molto diffusa, grazie all’uniformità timbrica peculiare ed alla comodità nel trasportare questi strumenti (a differenza di un violoncello o un contrabbasso). Il repertorio spaziava dalle Serenate alla Tafelmusik (l’accompagnamento musicale durante le cene nei palazzi delle Corti europee). Proprio pensando a questa esigenza, l’Imperatore Giuseppe II d’Asburgo decise di fondare un ensemble stabile presso la sua corte con musicisti di alto livello come Triebensee e Wendt a garantire la qualità delle esecuzioni durante i momenti di convivialità. I due oboisti di corte, oltre alla musica originale, iniziarono a trascrivere interi numeri di opere per permettere ai nobili di ascoltare le arie preferite anche durante i pasti. Da qui, nasce il repertorio operistico ridotto in Armonia che, come possiamo vedere, non si limita al classicismo viennese ma prosegue fino agli anni Quaranta dell’Ottocento e comprende autori come Rossini, Auber e Bellini. La peculiarità del programma è quella di proporre riduzioni coeve alle opere trascritte, inedite e provenienti non solo dall’area tedesca ma anche da quella italiana, come testimoniano i lavori di Calegari sul repertorio rossiniano (e non solo) o quelli di Mosell sulla Norma di Bellini. La Sinfonia di Donizetti, invece, è un brano originale per Harmoniemusik ma potrebbe perfettamente essere inserita come Ouverture di un’opera. Infine, La muette de Portici ridotta da Weller, testimonia come, negli anni Trenta, l’organico si stia ampliando e ci suggerisce quale sarà la naturale evoluzione dell’Harmoniemusik: i grandi corpi bandistici.

Jacopo Brusa