Le date
Note
Il concerto dura 135′, senza intervallo.
Il secret show dura 40′ senza intervallo.
10 notti di concerti esauriti con ospiti internazionali sempre diversi e “after show” dei musicisti invitati
Biglietteria
Concerti
Biglietti: €. 40/75,00 (+ prevendita)
Secret Show
Biglietti: €. 15,00 (+ prevendita)
L’acquisto dei biglietti per il Secret Show è riservato a chi già possiede il biglietto del concerto principale, fino a esaurimento dei 200 posti disponibili
Il Cast
Ludovico Einaudi, piano
Federico Mecozzi, violino
Redi Hasa, violoncello
Alberto Fabris, basso elettrico, live electronics
Francesco Arcuri, chitarra, percussioni
Riccardo Laganà, percussioni
Management: Ponderosa Music and Art srl
Note di sala
“Amo Milano e voglio restituire qualcosa a una città che mi ha dato tanto e nella quale mi spiace non essere abbastanza presente.
L’anno scorso abbiamo provato con sei concerti, quest’anno ho pensato a una sorta di festival di 10 concerti, ho creduto si potesse osare di più, connotando anche il teatro visivamente con una serie di installazioni di luce all’esterno e all’interno. Ogni sera poi avrò un ospite sul palco con cui improvviserò alcuni brani, l’idea è di cercare delle nuove strade, lasciarsi trasportare in direzioni sconosciute mentre il giorno seguente lo stesso artista si esibirà in solo, dopo il mio concerto, in una sala più piccola, sempre all’interno del teatro Dal Verme, allestita come un club. Ho in mente una situazione più sperimentale che prevede delle jam session che nascono interagendo con gruppi e generi musicali molto diversi, da due componenti dei Blonde Redhead al liuto di Jozef van Wissem, dall’elettronica alla cora di Ballake Sissoko per spingersi anche al di fuori della musica con il performer Tomoko Savage e l’attore Jonathan Moore.
Le collaborazioni si improvviseranno quasi sul palco, ci sarà solo un rapido scambio di idee prima, una prova nel pomeriggio prima dell’esibizione. Mi piace l’idea di prova aperta, di esperienza vissuta sul palco”.
(Ludovico Einaudi, Milano, Dicembre 2017)
I dieci concerti che Ludovico Einaudi terrà in dicembre al Teatro Dal Verme di Milano saranno seguiti da AFTER SHOW nella Sala Piccola del teatro, ogni sera alle 23, denominata sala Experience per l’occasione, con artisti a sorpresa, uno diverso ogni sera, scelti personalmente dal Maestro.
Dieci concerti “clandestini”, nell’intimità del dopo-teatro, con musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo e alcuni storici compagni di strada. Musiche che segretamente gravitano sul mondo musicale di Einaudi, che l’influenzano e l’attraggono come pianeti, e musiche che sono incroci possibili, occasioni d’esperienza. L’accesso agli After Show è limitato a 200 spettatori. Il biglietto costa €15, ad esaurimento posti. I biglietti sono già in vendita nel circuito Ticketone (www.ticketone.it) e saranno disponibili la sera stessa presso il Teatro Dal Verme.
Tra i protagonisti ci saranno Robert Lippok, artista audiovisivo, stage designer e sperimentatore, Ronald Lippok, batterista virtuoso, Ballaké Sissoko, virtuoso della kora ed erede della millenariacultura mandinga, Kazu Makino e Amedeo Pace, rispettivamente la cantante e il chitarrista fondatori dei newyorkesi Blonde Redhead. E ancora il compositore avant-garde e liutista Josef Van Wissen, il clavicembalista, pianista e autore di musiche da film Jean Rondeau, l’artista sonoro e performer Tomoko Sauvage, l’attore shakespeariano e regista Jonathan Moore, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali.
Questo il programma della Sala Experience (Piano interrato del Teatro) ogni sera alle 23:
8 dicembre
Robert Lippok
9 Dicembre
Ballake Sissoko
10 Dicembre
Kazu Makino
11 Dicembre
Ronald Lippok
12 Dicembre
Jean Rondeau
13 Dicembre
Jozef Van Wissem
14 Dicembre
Amedeo Pace
15 Dicembre
Tomoko Savage
16 Dicembre
Jonathan Moore
ROBERT LIPPOK
Protagonista della scena sperimentale berlinese, artista elettronico, stage designer e musicista, con il fratello Ronald fonda i To Rococo Rot e successivamente con Bernd Jestram, i Tarwater, alchimisti dell’indietronica con dieci album all’attivo. La concezione scultorea della musica, l’importanza creativa data all’improvvisazione e all’azzardo, fanno di Lippok un musicista nomade e imprevedibile. Nel 2009, ha collaborato con Ludovico Einaudi in “Cloudland” del progetto Whitree, album e tour.
RONALD LIPPOK
Eccellente batterista, con il fratello Robert dà vita al progetto To Rococo Rot, gruppo alfiere del post rock cibernetico, disciolto nel 2015 dopo venti anni di attività. Anch’egli collabora con Ludovico Einaudi in “Cloudland” del progetto Whitree, album e tour.
BALLAKE SISSOKO
Virtuoso della kora ed erede della millenaria cultura mandinga e del canto griot, Ballake Sissoko è un musicista dalla rara potenza evocativa. La sua ancestrale arpa africana e la sua musica dolcemente arabescata, hanno trovato estimatori e collaborazioni in tutto il mondo, da Ludovico Einaudi – con il quale ha inciso Diario Mali nel 2003 – a star della world music come Toumani Diabate, a Vincent Segal, violoncellista di Elvis Costello e Sting.
KAZU MAKINO
Kazu è una cantante giapponese stabilitasi a New York a metà anni 80, autrice di canzoni, tastierista e polistrumentista, cofondatrice nel 1993 del gruppo alternative rock Blonde Redhead. La sua evoluzione artistica è ben rappresentata dai nove album incisi in studio con il gruppo, dal noise rock delle origini al sofisticato pop onirico di oggi.
AMEDEO PACE
Con il fratello gemello Simone, ha condiviso non solo la nascita a Milano e il successivo trasferimento in Canada e poi negli Usa, ma anche la carriera artistica. Fondatore dei Blonde Redhead, Amedeo è chitarrista e compositore, nonché accanito sperimentatore sonoro. Pur rimanendo fedele alla forma canzone, il suo approccio impetuoso alla musica, il suo fervore allucinato, lo mantengono a distanza costante dal mainstream.
JOZEF VAN WISSEN
Compositore minimalista e liutista olandese basato a New York, Van Wissen ha un dominio tecnico del suo strumento equivalente alla varietà dei suoi interessi musicali. Nel 2013 ha vinto il premio del Festival di Cannes per la colonna sonora di “Only lovers left alive” di Jim Jarmush. La National Gallery di Londra gli ha commissionato la musica per un quadro di Holbein e ha composto la colonna sonora di un videogioco.
Gira il mondo senza sosta, ricerca e manipola le tablature medievali per liuto, incide dischi per l’etichetta da lui fondata e diretta, “Incunabulum”.
JEAN RONDEAU
Giovane e pluripremiato clavicembalista francese, gli interessi musicali di Jean Rondeau vanno da Bach alla musica barocca, con l’Ensemble Nevermind, al jazz con il quartetto Note Forget, entrambi fondati da lui. Ha composto anche la colonna sonora di “Paula”, un film del regista tedesco Christian Schwochow.
TOMOKO SAUVAGE
Residente a Parigi da più di un decennio ma nata e cresciuta a Yokohama, Tomoko Miyata in arte Sauvage, è il nuovo volto artistico della musica d’avanguardia e sperimentale del Sol Levante. Il suo strumento è lo jalangataram, un insieme di ciotole di ceramica e metallo intonate con l’acqua, che suona con cucchiai di legno e fili metallici, in performance musicali ipnotiche e suggestive.
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
Nata a Milano nel 1945 nel pieno fervore della ricostruzione, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali si è contraddistinta per dare alla città un’orchestra da camera con un solido repertorio classico e una forte vocazione alla contemporaneità. Il suo contributo alla diffusione della musica del Novecento non si è limitato all’esecuzione di Stravinsky, Webern, Poulenc, Berg, ma si è esteso altresì alla commissione musicale, con composizioni di Malipiero, Dallapiccola, Casella e, successivamente, di Berio, Bussotti, Chailly, Maderna, Tutino, Fedele. Oggi, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, conta su un vastissimo repertorio che, dai capolavori del Barocco, del Classicismo e del Romanticismo, arriva alla musica moderna e contemporanea.
JONATHAN MOORE
Definito dall’Evening Standard il “Johnny Rotten” del teatro britannico, l’attore, regista, drammaturgo e commediografo Jonathan Moore è reduce dalla prima trionfale a Chicago de “L’Invenzione di Morel”, con la musica di Stewart Copeland dei Police, di cui ha curato la messa in scena. Ha diretto opere liriche al Covent Garden, scritto per teatro, cinema e televisione e recitato in compagnie primarie quali la Royal Shakespeare Company.