Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
domenica 01 aprile 2012
Ore: 11:00

Concerto di Pasqua


Biglietteria

Biglietti: Adulti € 5,00 (+ prevendita) – Bambini € 3,00 (+ prevendita)

Abbonamenti : Adulti € 32,00 (+ prevendita) – Bambini € 16,00 (+ prevendita)

Il Cast

Tenore: Marcello Nardis

Pianoforte: Bruno Canino

Coro Akses di Milano

Maestro del Coro: Dario Grandini

Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali

Direttore: Daniele Parziani

 

Note di sala

Gustav Theodor Holst: Da “St. Paul Suite”: Vivace

Giuseppe Tartini: “Stabat Mater”

Wolfgang Amadeus Mozart: “Ave Verum”

Wolfgang Amadeus Mozart: Da “Il Flauto Magico”: N° 8-Finale

Wolfgang Amadeus Mozart: Dal “Concerto K 414 per Pianoforte e Orchestra”: Andante

Franz Schubert: “Die Forelle”

Franz Schubert: “Heidenroslein”

Carl Orff: “Danze”

Alessandro Solbiati: “Scherzo” (prima esecuzione assoluta)

Eric Satie: “Ludions” (arrangiamenti di Luca Lombardi)

Jacques Offenbach: “Au Mont Ida”

La partecipazione straordinaria del M° Bruno Canino a questo concerto offrirà l’occasione per presentare al giovani pubblico presente in sala il pianoforte. I bambini ascolteranno  la storia dello strumento. Ci si soffermerà in particolare sulla presentazione delle varie parti che compongono un pianoforte e sulle possibilità espressive che esso consente.

 

Lo Stabat Mater ( Stava la Madre) è una preghiera del XIII secolo composta probabilmente da Jacopone da Todi. La preghiera racconta del del dolore di Maria nei giorni della Passione di Gesù ed è un’invocazione del credente a poter sentire quello stesso dolore per poter rinascere migliore. Giuseppe Tartini ne compose la musica nel 1700.

Il testo:

La Madre addolorata stava in lacrime presso la Croce su cui pendeva il Figlio.

E il suo animo gemente, contristato e dolente una spada trafiggeva.

Oh, quanto triste e afflitta fu la benedetta Madre dell’Unigenito!

Come si rattristava e si doleva la pia Madre vedendo le pene dell’inclito Figlio!

Chi non piangerebbe al vedere la Madre di Cristo in tanto supplizio?

Chi non si rattristerebbe al contemplare la pia Madre dolente accanto al Figlio ?

A causa dei peccati del suo popolo Ella vide Gesù nei tormenti, sottoposto ai flagelli.

Vide il suo dolce Figlio che moriva, abbandonato da tutti, mentre esalava lo spirito.

Oh, Madre, fonte d’amore, fammi provare lo stesso dolore perché possa piangere con te.

Fa’ che il mio cuore arda nell’amare Cristo Dio per fare cosa a lui gradita.

Santa Madre, fai questo: imprimi le piaghe del tuo Figlio crocifisso fortemente nel mio cuore.

Del tuo figlio ferito che si è degnato di patire per me, dividi con me le pene.

Fammi piangere intensamente con te, condividendo il dolore del Crocifisso, finché io vivrò.

Accanto alla Croce desidero stare con te, in tua compagnia, nel compianto.

O Vergine gloriosa fra le vergini non essere aspra con me, fammi piangere con te.

Fa’ che io porti la morte di Cristo, avere parte alla sua passione e ricordarmi delle sue piaghe.

Fa’ che sia ferito delle sue ferite, che mi inebri con la Croce e del sangue del tuo Figlio.

Che io non sia bruciato dalle fiamme, che io sia, o Vergine, da te difeso nel giorno del giudizio.

Fa’ che io sia protetto dalla Croce, che io sia fortificato dalla morte di Cristo, consolato dalla grazia.

E quando il mio corpo morirà fa’ che all’anima sia data la gloria del Paradiso. Amen

Ave Verum (Salve, Vero Corpo o Corpo di Verità) è un testo eucaristico e risale a una poesia del XIV secolo. L’inno riguarda il credo cattolico della presenza del corpo di Gesù Cristo nel sacramento dell’eucarestia.

 

Il testo:

Ave, o vero corpo,

nato da Maria Vergine,

che veramente patì e fu immolato

sulla croce per l’uomo,

dal cui fianco squarciato

sgorgarono acqua e sangue:

fa’ che noi possiamo gustarti

nella prova suprema della morte.

O Gesù dolce, o Gesù pio,

O Gesù figlio di Maria.

Pietà di me. Amen.

Lied Die Forelle (La Trota) op. 32.

 

Die Forelle fu scritto il 21 febbraio 1818 su testo di Christian Friedrich Daniel Schubart, poeta lirico del Settecento. Schubert compose questo Lied in casa dell’amico Anselm Huettenbrenner, compagno di studi musicali a Vienna, in una

delle tante nottate di felice ispirazione.

Il testo del Lied in italiano:

                

In un limpido ruscelletto / guizzava svelta e allegra

la trota capricciosa, / veloce come una freccia.

Me ne stavo sulla riva / assorto, a contemplare

il bagno del lesto pesciolino, / nel chiaro ruscelletto.

Un pescatore con una lenza / arrivò sulla spunta,

e freddamente guardò / le evoluzioni del pesciolino.

Finché non verrà meno / la trasparenza dell’acqua, così pensavo,

egli non riuscirà / a catturare la trota con l’amo.

Ma infine quel furfante / si stancò di aspettare.

Con perfidia intorbidò le acque / e prima che me accorgessi

tirò di scatto la sua lenza; / il pesciolino vi si dibatteva,

ed io, turbato, rimasi / a guardare la trota ingannata.

 

Lied Heidenröslein (Rosellina del prato ) è una breve poesia tedesca di origine popolare trascritta da Johann Wolfgang Goethe nel 1771 e messa in musica come Lied dal compositore Franz Schubert nel 1815.

Il Lied è composto da tre stanze e racconta di un bambino che trova una rosa e la vuole cogliere nonostante lei gli dica che lo pungerà; lui continua nel suo intento e si punge. La dolce pena era un tema caro allo Sturm und Drang.

 

Il testo in italiano

Vide un ragazzo una rosellina,

rosellina sul prato,

era così giovane e graziosa,

corse veloce per vederla da vicino,

la vide con grande gioia.

Rosellina, rosellina, rosellina rossa,

rosellina sul prato.

Disse il ragazzo: ti spezzo,

rosellina sul prato!

Disse la rosa: ti pungo,

così mi ricorderai per sempre,

e non voglio soffrire.

Rosellina, rosellina, rosellina rossa,

rosellina sul prato.

E il ragazzo crudele spezzò

la rosellina sul prato;

si ribellò la rosa e punse,

e non l’aiutò lamento e pena,

dovette infatti soffrire.

Rosellina, rosellina, rosellina rossa,

rosellina sul prato.