Le date
Note
L’INIZIATIVA
Il ricavato dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con FederlegnoArredo e Advantage Financial, andrà a favore delle attività della Fondazione AVSI e per la ricostruzione dell’Asilo Sacro Cuore di Finale Emilia. LA FONDAZIONE AVSI è una organizzazione non governativa, ONLUS, nata nel 1972 e impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 37 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia. AVSI opera nei settori socio-educativo, sviluppo urbano, sanità, lavoro, agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza umanitaria e migrazioni, raggiungendo più di 4.000.000 beneficiari diretti. La sua missione è promuovere la dignità della persona attraverso attività di cooperazione allo sviluppo con particolare attenzione all’educazione, nel solco dell’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica.
L’ASILO SACRO CUORE DI FINALE EMILIA
A Finale Emilia, uno dei paesi maggiormente colpiti dal sisma del maggio 2012, la maggior parte delle strutture, come il complesso scolastico Sacro Cuore, hanno subito forti danni. A distanza di mesi da quei terribili giorni, i bambini di Finale hanno trovato nuovi motivi per sperare grazie al progetto di FederlegnoArredo di ricostruzione della Scuola Sacro Cuore. Un progetto ambizioso che coinvolge ben 240 bambini del paese, suddivisi tra le 2 sezioni di nido e le 6 sezioni di scuola materna.
per AVSI nel mondo e la scuola Sacro Cuore di Finale Emilia
Il ricavato della serata, realizzata in collaborazione con FederlegnoArredo e Advantage Financial, viene donato in beneficenza per le attività della Fondazione AVSI nel mondo e per la costruzione del nuovo complesso scolastico Sacro Cuore di Finale Emilia.
Biglietteria
Biglietti:
Da 15 euro a 25 euro +PV
sono previste riduzioni per gruppi di almeno 20 presenze
info gruppi : gruppi@ipomeriggi.it tel 02/641142213
Il Cast
Di e con Paolo Cevoli
Regia Daniele Sala
Note di sala
La Penultima cena. Monologo storico-comico-gastronomico. Paolo Cevoli, al suo quarto spettacolo teatrale, dopo le commedie “Motonave Cenerentola”, “Ah, che bel vivere!” e “Disco Paradise 77” lo vediamo al teatro Dal Verme di Milano, mercoledì 12 dicembre, nei panni del cuoco romano Paulus Simplicius Marone. Saltando di palo in frasca e da un fornello all’altro parla di cucina, di religione, di amore, di politica. Una performance teatrale ben oltre le apparizioni cabarettistiche televisive.
Paulus Simplicius Marone. Ovvero il catering della cena più importante della storia dell’umanità, racconta la sua vita avventurosa. Le umili origini ad Ariminum, l’adozione da parte una famiglia nobile che lo porterà a Roma dove potrà apprendere l’arte culinaria alla scuola di Apicio, il più famoso chef dell’antichità. Al tempo stesso arrotonda le entrate con affari più o meno leciti ideati nel negozio del barbiere Filone, quartier generale di una compagnia variegata di clientes, puttanieri e perditempo. Tutto fila liscio fino a quando succede un patatrac durante una cena a casa del ricco commerciante di bighe Gitone Sulpicio. Paulus decide di fuggire nella terra più lontana e desolata dell’impero: la Palestina. Così il cuoco romagnolo si trova a Cana mentre due sposini celebrano il matrimonio. Qui accade l’imprevisto. Il miracolo di Gesù. Gli occhi di Paulus si incrociano con quelli del Maestro. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. E da buon romagnolo Paulus ha subito un’idea imprenditoriale: quello lì deve diventare mio socio! Per giorni segue la comitiva di Gesù e individua la persona giusta che potrebbe permettergli di parlare col Maestro: Giuda. In attesa di contattare il futuro socio, Paulus cerca di trarre profitto nel soddisfare l’appetito della moltitudine che segue il Profeta. Allestisce un chiosco di pani e pesci in attesa che Gesù termini il suo discorso. Quel giorno purtroppo gli affari non vanno tanto bene. Qualcuno distribuisce gratis pani e pesci. Così Paulus arrabbiato con il suo contatto, chiede a Giuda la possibilità di rifarsi economicamente. Concordano per una cena privata in occasione della Pasqua ebraica. Purtroppo si presentano solo in tredici. Da quel momento tutto va a rotoli. Gesù viene catturato, Giuda si fa di nebbia. Paulus Simplicius, preso dallo sconforto, decide di tornare a Roma. Meglio schiavo a Roma che libero in questa terra disgraziata. Ma le cose non andranno più come il nostro cuoco romagnolo aveva pensato. Dall’incontro con Gesù, Paulus Simplicius Marone non è più lo stesso. E quando per le strade di Roma ritrova alcuni commensali di quella famosa Ultima Cena …