Pensieri del nostro Tempo: Sergio Romano - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
giovedì 08 marzo 2012
Ore: 18:00

4° Incontro: L’evoluzione politica.

 

Il Mare Nostrum dal punto di vista del politico

 

Biglietteria

 Abbonamenti a 6 incontri

Intero: € 30,00/24,00 (+ prevendita)

Biglietti

Intero: € 10,00/8,00 (+ prevendita)

Il Cast

Sergio Romano

Note di sala

Sergio Romano

Nato a Vicenza nel 1929, laureato in giurisprudenza alla Statale di Milano, Sergio Romano ha lavorato come giornalista a Milano, Parigi, Londra e Vienna e ha poi iniziato la carriera diplomatica nel 1954. È stato direttore generale degli Affari Culturali del Ministero degli Esteri (1977-1983) e dopo essere stato rappresente alla NATO (1983-85) dal settembre 1985 è stato ambasciatore a Mosca, durante i cruciali anni della perestrojka, fino al momento in cui si è dimesso dalla carriera diplomatica, nel marzo 1989.

Come storico si è occupato prevalentemente di storia italiana e francese tra Otto e Novecento.

Ha insegnato nelle università di Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley e Harvard. Dal 1992 al 1998 è stato professore di Storia delle relazioni internazionali alla Bocconi di Milano. È dottore honoris causa dell’Institut d’Etudes Politiques di Parigi, dell’Università di Macerata e dell’Istituto di Storia Universale dell’Accademia delle Scienze della Russia. È editorialista del «Corriere della Sera» e di «Panorama» e collabora a «Limes», la rivista di strategia e relazioni internazionali, «Affari Esteri», «Corriere del Ticino» e «Le Matin» di Losanna.

Tra i suoi libri si ricordano due biografie: Giolitti, lo stile del potere e Gentile, la filosofia al potere; due saggi sulle vicende sovietiche: La Russia in bilico (Il Mulino 1989) e Il declino dell’URSS come potenza mondiale e le sue conseguenze.

Ha scritto moltissimi libri che via via raccolgono o approfondiscono articoli e saggi che appaion sui quotidiani e sulle riviste in cui scrive.

L’ Italia scappata di mano. Cause ed effetti della crisi nazionale nella lucida analisi di uno storico (Longanesi 1993)

Tra due Repubbliche (Mondadori, 1995)

Lo scambio ineguale. Italia e Stati Uniti da Wilson a Clinton (Laterza, 1995), una sintesi dei rapporti tra Italia e Stati Uniti lungo l’arco di questo secolo in cui l’autore si interroga sul destino dei rapporti tra i due Paesi all’indomani della caduta del Muro di Berlino.

In Le Italie parallele. Perché l’Italia non riesce a diventare un paese moderno (Tea, 1996) descrive le condizioni che portarono Mussolini nei primissimi anni di governo a sopprimere le tradizionali istituzioni democratiche e ad instaurare un regime, il tutto con il praticamente unanime consenso della gente e delle categorie professionali, comprese le forze ideologicamente non fasciste. Il consenso derivò dallo spazio che il governo seppe dare a queste forze per estrinsecare la propria professionalità mettendola al servizio del Paese. L’effetto fu un decennio di fervore innovativo in tutti i campi, architettura, urbanistica, trasporti, agricoltura, giurisprudenza, scuola.

Lettera a un amico ebreo (1997), in questo libro Sergio Romano addebita l’apparente indifferenza dei cattolici nei confronti della strage degli ebrei al deprezzamento subito dalla vita umana in seguito alla «tempesta di violenza che si abbatté sull’ Europa del Novecento». Suggerisce che, il Sant’ Uffizio, dopo la sua soppressione, sia stato sostituito da una «inquisizione ebraica, autorizzata a controllare e verificare il tasso di antisemitismo delle società cristiane» e denuncia «un tribunale dell’ antisemitismo che siede permanentemente e da cui tutti possono essere convocati per rendere conto delle loro parole e dei loro sentimenti».

Confessioni di un revisionista (Ponte alle Grazie, 1998).

Storia d’Italia dal Risorgimento ai nostri giorni (Longanesi 1998), storia di una nazione che, fin dalle sue origini, è stata percorsa da contraddizioni e contrasti. Sergio Romano esplora la singolare “anormalità” italiana, ripercorrendo i meccanismi che l’hanno fatta così, attraverso conflitti mondiali, il fascismo, il dopoguerra, fino all’analisi del “miracolo” economico degli anni ’50-’60.

Attraverso il secolo (Libri Scheiwiller, 1999).

I falsi protocolli (Tea, 1999), una delle più subdole e pericolose falsificazioni del nostro secolo, quella che si cela dietro un libro dal titolo apparentemente innocuo: I Protocolli dei Savi Anziani di Sion. Un’analisi degli scopi a cui è servita e degli orrori di cui è responsabile.

Disegno di storia d’Europa dal 1789 al 1989 (Tea, 1999), sui fatti e i personaggi della storia europea degli ultimi due secoli che in prospettiva hanno portato ai rivolgimenti del 1989 nell’Europa dell’Est e la dissoluzione dello Stato sovietico nell’estate del 1991.

L’Italia negli anni della Guerra Fredda. Dal piano Marshall alla caduta del Muro (Ponte alle Grazie, 2000), venti “lezioni” di storia, tratte da un programma radiofonico trasmesso dalla Rai, in cui Sergio Romano rievoca la parte che l’Italia ha avuto nelle vicende più importanti del Novecento: dal piano Marshall al trattato di Maastricht, dalla guerra di Corea ai numerosi conflitti regionali degli anni Novanta, dalla nascita della Repubblica popolare cinese alla disintegrazione dei Balcani e dell’Africa.

I luoghi della Storia (2000), una serie di articoli in cui esplore la politica internazionale del Novecento, l’Italia vista dagli stranieri, la storia occulta dei servizi segreti, la Russia e l’America quali incarnazioni di opposti caratteri nazionali.

Mussolini. Una biografia per immagini (Longanesi, 2000), «Mentre la storiografia del secondo dopoguerra fu influenzata dalle passioni di coloro che parteciparono al conflitto e trasmisero alla generazione seguente i loro ‘pregiudizi’, quella delle prossime generazioni sarà distaccata, neutrale e ‘spregiudicata’… Questo libro […] vuole raccontare la vita di Mussolini con l’aiuto delle immagini e suggerire una chiave per la loro lettura. Le immagini riflettono il clima dell’epoca e il testo rispecchia le convinzioni dell’autore».

I volti della storia. I protagonisti e le questioni aperte del nostro passato (Rizzoli, 2001), sono i volti dei personaggi che hanno attraversato le zone grigie della storia nelle quali non è facile stabilire il confine tra il bene e il male.

Memorie di un conservatore (Longanesi 2002), una sorta di storia autobiografica dall’infanzia ai giorni nostri in cui l’ambasciatore ci racconta la sua formazione culturale, gli aneddotti storici vissuti e la sua carriera diplomatica. Nell’ultimo capitolo, intitolato Confessione, l’autore traccia un ritratto filosofico-politico della figura del conservatore liberale, definizione in cui egli stesso si riconosce.

La pace perduta (Tea, 2002), una carrellata su fatti e personaggi che hanno occupato la scena politica internazionale nell’ultimo decennio, dalla caduta del muro di Berlino, nel 1989, all’attacco terroristico alle Torri gemelle, l’11 settembre 2001. L’autore si chiede se dopo i fatti dell’11 settembre la speranza di un «ordine americano» sia ancora possibile o se sia svanita anch’essa sotto il peso delle macerie.

Guida alla politica estera italiana (Rizzoli, 2002), una storia della politica estera italiana contemporanea che nella nuova stesura (la prima edizione risale a dieci anni addietro), esamina il ruolo dell’Italia nel mondo, dall’armistizio del 1943 ai giorni delle “guerre umanitarie” e dei fondamentalismi.

Il rischio americano (Longanesi 2003), in cui delinea un quadro del mondo dopo l’11 settembre con una parte della classe politica americana impegnata a proporre con forza soluzioni e formule teorizzate in anni precedenti. Il nuovo impero. controllerà il mondo con una rete di basi militari che permetteranno di intervenire e colpire in ogni parte del pianeta, applicherà le proprie leggi al di fuori del territorio nazionale, non si opporrà alla creazione di un nuovo diritto internazionale.

Europa, storia di un’idea, dall’impero all’unione, saggio in cui si ritrovano le migliori qualità dell’autore: la sua competenza come storico si accompagna al suo acume di osservatore del panorama internazionale. Il libro parla delle vicende della “politica internazionale” europea, dagli albori fino ai nostri giorni. Da quelle migrazioni che crearono i primi insediamenti nel nostro continente, fino alle posizioni prese dalle diverse nazioni sulla guerra in Iraq.

 Tratto da Italia Libri