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Note
SERATE MUSICALI OFF
Quando la musica classica incontra il jazz, il grande virtuosismo si allea con l’umorismo e il piacere dell’ascolto si unisce alla gioia della visione, la tradizionale sala da concerti perde la sua aura solenne per farsi nido d’amore tra i musicisti e il loro pubblico. È questo l’obiettivo de progetto di Serate Musicali Off, stagione di concerti realizzata da W.E.C. World Entertainment Company, in concerto con Serate Musicali di Milano, tra le società di concerti più prestigiose e longeve attive in città, e con il patrocinio del Comune di Milano. La seconda edizione della stagione, al Teatro Dal Verme di Milano, si articola in quattro accattivanti appuntamenti musicali, caratterizzati da un felice connubio tra musica classica e, a seconda dei casi, teatro o musica jazz. Gli appuntamenti sono serali, alle 21, e comprendono i concerti della Budapest Gypsy Philharmonic Orchestra, la potente orchestra sinfonica composta da decine e decine di violinisti romaní, dall’irresistibile carisma, di Sergeij Nakariakov, l’acclamato “Paganini della tromba”, assiem ai Solisti Aquilani, del funambolico ensemble musical-teatrale Mnozil Brass, di successo planetario, e del duo pianistico d’eccezione Danilo Rea e Ramin Bahrami.
Due giganti dell’interpretazione musicale al pianoforte quale Ramin Bahrami e il jazzista Danilo Rea dialogano, ciascuno nella “propria lingua”, partono alla ricerca di un “centro di gravità permanente” che spieghi perché, a distanza di più di 250 anni, la musica Johann Sebastian Bach continui a intrigarci così profondamente.
Biglietteria
Biglietti:
16,50 €/26,50 € (diritti di prevendita inclusi)
Mini Abbonamento 2 concerti:
45,00 € (diritti di prevendita inclusi)
Mini Abbonamento Serate Musicali OFF
Note di sala
BAHRAMI/REA:
Sì, Bach è in fondo già tutto lì, in quell’aria che apre e chiude il più bel ciclo di variazioni per tastiera mai scritto, gemma fra le gemme del compositore da cui tutto sembra nascere. Stiamo parlando delle Variazioni Golberg, come avrete indovinato. Un ciclo sublime, etereo, che parte da un’esigenza molto pratica e quotidiana: il desiderio di riposare, di ritrovare il sonno e la pace. Problema che il grande Bach poteva ben capire, visto il suo lavoro costante e indefesso, ma anche il suo amore per la vita in tutti i suoi aspetti: l’arte, certo, ma anche la famiglia, l’amore, il divertimento, il mangiare, il bere e naturalmente anche il dormire. Due giganti dell’interpretazione musicale al pianoforte quale Ramin Bahrami e il jazzista Danilo Rea dialogano, ciascuno nella “propria lingua”, partono alla ricerca di un “centro di gravità permanente” che spieghi perché, a distanza di più di 250 anni, la musica Johann Sebastian Bach continui a intrigarci così profondamente. Di notte e di giorno.