Le date
Note
Green Pass obbligatorio
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro martedì 23 novembre 2021 a: sulleormedeidalverme@gmail.com indicando nome, cognome e recapito telefonico o indirizzo mail.
… per respirare tracce di audacia, intraprendenza e spirito di avventura
Note di sala
Sulle orme dei Dal Verme
25 autori raccontano 1000 anni di storia della nobile stirpe per respirare tracce di audacia, intraprendenza e spirito d’avventura.
314 pagine, oltre 50 immagini di documenti inediti, investiture feudali, testimonianze epistolari del XV secolo, corrispondenze con i neonati Stati Uniti d’America, ritratti, stemmi araldici, foto d’epoca, un albero genealogico dal primo De Vermis di Verona agli ultimi discendenti dell’Oltrepò.
Non un vero e proprio libro di storia, anche se il rigore e l’approfondimento non mancano, ma un viaggio dal 1100 ad oggi attraverso la vita e le gesta dei principali personaggi della nobile famiglia, indissolubilmente legati alle Terre dell’Oltrepò Pavese, dove tuttora restano gli ultimi insediamenti dei Conti Dal Verme, il castello di Zavattarello e la rocca di Torre degli Alberi.
Con l’introduzione di Pierre Savy, professore di Storia del Medioevo all’Université “Gustave Eiffel” e Direttore degli Studi medievali all’École française di Roma, autore di importanti saggi sulla famiglia Dal Verme.
In questi nostri tempi così difficili, addentrarsi nelle vicende secolari di una nobile famiglia getta una luce edificante sulla resilienza umana e sui valori che sopravvivono nel tempo a drammi e avversità.
L’ultima cena di Piero Dal Verme
Romanzo di Lorenzo Labò
L’ultima cena di Pietro Dal Verme è un romanzo in cui la realtà storica si mischia alla finzione in un equilibrio dal confine sottile.
1485: gli Sforza dominano la signoria di Milano. Pietro Dal Verme, esponente di un’antica casata, raduna i suoi vassalli per intrattenerli con spettacoli, tornei e battute di caccia. Non può immaginare che il tradimento si annida tra le mura della rocca di Zavattarello e che il complotto sta per varcare i suoi cancelli.
Le sue vicende si intrecciano con quelle di un ambizioso monaco benedettino, di una serva dal passato misterioso, di un artista toscano di nome Leonardo…
Cavalieri, sicari, monaci e umanisti; lugubri prigioni e selve disabitate; dipinti sublimi e mortali duelli danno vita a una trama di intrighi, pericoli ed enigmi in cui il protagonista dovrà trovare la sua strada tra peccato e redenzione.
Sino a svelarci un terribile segreto che, se reso noto, avrebbe cambiato per sempre la storia.
Un thriller storico, dunque: infatti, da quando si entra nel castello di Zavattarello, il lettore che venisse chiamato ripetutamente per la cena faticherebbe a posare questo libro.
E anche chi pensa di amare i romanzi introspettivi, carichi di significati nascosti e profondi, stupisce di trovarsi coinvolto ad inseguire delle azioni stampate su carta, con personaggi e fatti che sono perfettamente a loro agio nelle maglie delle curvature spaziotempo, incuranti di storia e datazioni.
Come su un tappeto volante che aleggia leggero sopra gli accadimenti e se ne infischia di quello che accade nei meandri della psiche e della mente, si arriva alla fine del libro: una supplica infantile, aggrappati alla manica del narratore: “Non smettere, non smettere…”
Lorenzo Labò vive all’ombra del castello Dal Verme in una casa secolare, da cinque generazioni dimora della sua famiglia, costruita con le pietre di un monastero cistercense che un tempo sorgeva in paese.
Come tutti gli abitanti di Zavattarello, ha il privilegio di percepire ogni giorno la storia millenaria del borgo attraverso gli antichi muri di sasso che ne hanno visto scorrere gli eventi.
È un progetto dell’Associazione Apicoltori Oltrepò Montano – Miele di Zavattarello