Le date
Philippe Leroux, Postlude à l’épais
Ivan Fedele, Haru Haiku
Andrea Portera, Il viaggio della madre
Evis Sammoutis, Secret Garden
Biglietteria
Interi: €. 10,00 + prevendita
Ridotti Abbonati ai concerti dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali: €. 8,00 + prevendita
Il Cast
SYNTAX ENSEMBLE
Valentina Coladonato – voce
Maruta Staravoitava – flauto
Marco Ignoti – clarinetto
Francesco D’Orazio – violino
Michele Marco Rossi – violoncello
Dario Savron – percussioni
Anna D’Errico – pianoforte
Maurilio Cacciatore – elettronica
Pasquale Corrado – direttore
Note di sala
Inizia il 4 settembre 2020 la seconda stagione concertistica del Syntax Ensemble. Sempre al Teatro Dal Verme di Milano, tutti i concerti saranno segnati dall’estrema diversità nella visione del concetto di “tempo” dei brani proposti. Generazioni di compositori differenti esprimono estetiche differenti che per certi aspetti si somigliano, si toccano, si intersecano per poi viaggiare su binari paralleli o totalmente differenti.
Durante il primo appuntamento, sono in programma brani di Leroux, Fedele, Sammoutis e Portera. Il primo esplora il concetto di “spessore musicale”, di una densità timbrica iniziale che si apre nel corso del brano mettendo in luce le diverse facce di uno stesso accordo. Altra visione del tempo è quella che caratterizza la concisione formale e il carattere aforistico degli haiku che Ivan Fedele fissa nella sua ricerca compositiva: “diciannove schegge di suono e di poesia che vogliono cristallizzare in un tempo minimo una immagine, una sensazione, sfumature della natura umana e della natura in generale in una forma stilizzata e icastica”. Evis Sammoutis si richiama invece alla mitologia, a un tempo passato e leggendario nel quale mescolare realtà e finzione. Questo il cuore del suo lavoro che trae spunto dai disegni dell’artista armeno Arshak Sarikissian. Un’ulteriore visione del tempo è quella di Andrea Portera: il suo è “simbolicamente il viaggio dell’esistere attraverso la quotidianità, attraverso le persone che si incontrano e che si perdono”.