Le date

Sala Grande
domenica 05 marzo 2017
Ore: 11:00

Aladino e la lampada magica di Antoine Galland

Con I Piccoli Pomeriggi Musicali si vola sul tappeto magico più famoso del mondo, sull’onda di un’antica fiaba araba e grazie alle musiche di Leopold Mozart, Astor Piazzolla e – naturalmente – Alan Menken.

Biglietteria

Biglietti
Adulti €7,00 (+ prevendita)
Bambini €5,00 (+ prevendita)

Abbonamento a 7 concerti
Adulti €40,60 (+ prevendita)
Bambini € 24,50 (+ prevendita)

Il Cast

Adattamento testo e regia Manuel Renga

Attore: Mattia Pozzi

Violino Igor Riva

Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali

Direttore Daniele Parziani


Note di sala

Aladino e la lampada magica
di Antoine Galland (adattamento del testo Manuel Renga)


Musiche di Leopold Mozart, Astor Piazzolla, Alan Menken

Stiamo arrivando agli sgoccioli della nostra decima stagione di concerti-spettacolo, marzo ci porta Carnevale con “Aladino e la Lampada magica”, aprile infine ci porterà una storia inedita “L’incredibile giornata di Federico e l’allodola”.

E come ogni anno mi sembra che l’intera stagione sia volata via in un baleno. Perché? Tutto sta nelle fiabe, questo è certo. Nelle fiabe e nella musica. Ogni volta che iniziamo uno dei nostri racconti ci perdiamo nel suo tempo, nelle sue atmosfere, camminiamo con i personaggi, affrontiamo crudeli maghi e viviamo felici e contenti con meravigliosi principi e principesse.

E’ come diventare ogni volta qualcun altro, vivere la vita di qualcun altro, anche se solo per poco tempo. E così scopriamo che ci piacerebbe fare un viaggio in terre lontane (ad Araba dove vive Aladino ad esempio), oppure indossare abiti meravigliosi (come quelli dell’Imperatore) oppure ancora farci una bella insalata di raperonzoli (che abbiamo scoperto essere buonissimi). Scopriamo delle cose attraverso le fiabe, sperimentiamo sensazioni ed emozioni diverse ogni volta.

E non lo fanno solo i bambini, nostri primi spettatori, ma anche gli adulti, che, se riescono a rinunciare per poco meno di un’ora all’attaccamento alla realtà, riescono a tornare bambini essi stessi e buttarsi a capofitto nella storia.

E allora l’invito di oggi è a volare con noi sul tappeto volante più famoso del mondo, a combattere insieme a noi il crudele Jafar che per sete di vendetta decide di eliminare Aladino, a sorprenderci, come fa Aladino, davanti al genio della lampada e a quello dell’anello.

Permettetevi un po’ di magia in questa domenica mattina. Buono spettacolo!

 

Manuel Renga

Spesso si afferma che la musica classica sia la formazione musicale migliore. Similmente si dice della danza classica. Queste tesi sono condivise anche da noi de I Piccoli Pomeriggi Musicali ma ci piacerebbe far comprendere al pubblico PERCHÉ è così, e PERCHÉ invece vogliamo anche sempre avere musiche diverse dai classici nei nostri programmi. Il rapporto con e lo studio di determinati strumenti musicali nasce in epoche dove la musica colta era in realtà ascoltata da molte più persone perché il fenomeno della cosiddetta musica “leggera” o “pop” non esisteva; c’era la musica tradizionale, o folk, e la musica delle corti, dei salotti e dei teatri. I compositori classici attingevano A PIENE MANI dalle musiche popolari, e le rielaboravano secondo gli stili compositivi in voga. Ma lo studio dello strumento era un lusso e un privilegio delle classi borghesi e nobili, dove le musiche ascoltate e riprodotte erano quelle dei compositori famosi dell’epoca, che erano dei veri e propri VIP, come lo sono oggi le pop stars, per intenderci. In quei contesti il rigore e lo studio approfondito delle partiture musicali erano parte di una disciplina formativa caratterizzante delle classi medio alte. Ciò ha contribuito a rendere lo studio della musica classica uno dei mezzi per arrivare a padroneggiare lo strumento in maniera più approfondita, fino ad arrivare allo studio del virtuosismo. Esistono musicisti popolari eccezionali, questo è indiscutibile. Ma nessuno raggiunge livelli eccezionali senza dedizione e sforzo, e questo è altrettanto indiscutibile. Il training delle Accademie fra le quali la nostra, tanto più SE spaziano in ogni genere musicale pur tenendo la classica sempre al centro come riferimento formativo, è ciò che permette il raggiungimento di una qualità/spessore dell’esperienza musicale, senza che sia vissuta all’insegna della superficialità dilagante anche in contesti giovanili. Coerentemente a quanto detto, questo programma vede quindi al centro le musiche del padre di WA Mozart, Leopold, attorno alle quali si snoderanno brani di Aladdin (Disney) musiche tradizionali mediorientali e brani originali.


Daniele Parziani