X° Edizione "Ti racconto una fiaba" Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
domenica 09 aprile 2017
Ore: 11:00

L’incredibile giornata di Federico e l’allodola di Simone Dini Gandini

musiche: Saverio Rapezzi

regia e adattamento: Manuel Renga

Attori: Sara Dho, Valerio Ameli, Giuseppe Palasciano, Michele Basile
Coro delle Voci Bianche del Teatro del Giglio e Cappella S. Cecilia di Lucca
Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali

Biglietteria

Biglietti
Adulti €7,00 (+ prevendita)
Bambini €5,00 (+ prevendita)

Abbonamento a 7 concerti
Adulti €40,60 (+ prevendita)
Bambini € 24,50 (+ prevendita)

Il Cast

Voci recitanti: Sara Dho, Valerio Ameli, Giuseppe Palasciano, Michele Basile
Regia: Manuel Renga
Direttore: Daniele Parziani
Direttore del coro: Sara Matteucci
Coro delle Voci Bianche del Teatro del Giglio e Cappella S. Cecilia di Lucca
Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali

Note di sala

L’incredibile giornata di Federico e l’allodola è una commedia musicale per narratore, attori, coro di voci bianche e orchestra con i testi di Simone Dini Gandini e le musiche originali di Saverio Rapezzi. La commedia è basata su un racconto di Simone Dini Gandini scritto in occasione degli ottanta anni dalla morte del poeta Federico García Lorca, ucciso dai franchisti durante la Guerra Civile Spagnola.

Saverio Rapezzi, compositore esperto nella scrittura di musiche per cinema, tv e teatro, letto il testo di Dini Gandini, con il quale aveva già collaborato (Il mal di Dante), ha deciso di metterlo in musica in una versione per voce narrante e attori. Lo spettacolo ha quindi debuttato, nel maggio 2016 al Teatro San Girolamo di Lucca, nell’ambito del GiglioLab Festival organizzato dal Teatro del Giglio.

Il 9 di aprile L’incredibile giornata di Federico e l’allodola verrà presentata al Teatro Dal Verme di Milano in una nuova versione firmata da Manuel Renga.  In scerna troveremo 4 attori: Sara Dho e Valerio Ameli, del cast storico degli spettacoli de I Piccoli Pomeriggi Musicali, saranno affiancati da due new entry: Giuseppe Palasciano e Michele Basile.

Le musiche saranno eseguite dall’Orchestra dei Piccoli Pomeriggi Musicali diretta da Daniele Parziani. Ospite d’eccezione il Coro di Voci Bianche della Cappella di Santa Cecilia di Lucca – diretto da Sara Matteucci.

L’incredibile giornata di Federico e l’allodola va in scena a Milano per la prima volta ma, nella versione di Manuel Renga, rappresenta una vera e propria Prima assoluta.

Una grande prova di maturità per i  piccoli professori, dei Pomeriggi, chiamati a confrontarsi con musiche e testi completamente nuovi.


L’incredibile giornata di Federico e l’allodola è anche, e soprattutto, un bel regalo che I Piccoli Pomeriggi si fanno – e fanno al loro pubblico – per festeggiare dieci anni di concerti sulle ali del sogno e della fantasia!

Con questo appuntamento si chiude la Decima Stagione dell’Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali al Teatro Dal Verme. Per i giovani professori è tempo di concentrarsi e prepararsi per gli esami scolastici. Arrivederci al prossimo anno!

NOTA DELL’AUTORE

Una mattina della primavera del 1936, in Plaza de Santa Ana a Madrid, il poeta Federico Garcia Lorca pensa così tanto a un’allodola che puff! un’allodola gli compare tra le mani. Sebbene sia un poeta, Federico ne è stupefatto e così, senza dire una parola, nasconde l’allodola sotto la giacca e si avvia verso casa.

Là ad aspettarlo ci sono due amici, un poeta cileno che ama il profumo dei fiori (Neruda) e un pittore che si arriccia i baffi e pensa ai rinoceronti (Dalì), e i burattini del suo teatrino: ognuno di loro dà a Federico una propria spiegazione dell’accaduto. Per niente soddisfatto dalle risposte, Federico nasconde l’allodola nella giacca ed esce di nuovo, lasciandosi trasportare nelle strade dalla folla madrilena.

Capitato in mezzo a un vivace mercato, Federico urta involontariamente una signora, facendola cadere e rompendole le uova che teneva nel paniere. La donna, imbufalita, si rivolge a un soldato, Cisco, uno di quelli che avevano preso a girare per le strade: Cisco squadra Federico da capo a piedi e si rende conto di aver di fronte un artista. Ah, gli artisti! I più pericolosi tra i criminali, gentaglia senza scrupoli che si permette di andare in giro e dire alle persone di pensare con la propria testa! Deciso ad arrestarlo, Cisco si mette a pedinare Federico.

Dal canto suo, intanto, Federico continua a non capire cosa sia e da dove sia comparsa l’allodola che tiene nella giacca, finché ha un’idea: avrebbe ricostruito esattamente tutto quello che gli aveva portato l’allodola tra le mani (azioni, pensieri…), magari sarebbe successo qualcosa e avrebbe capito di più di tutta questa storia.

E infatti come torna nella piazza e ripensa all’allodola, questa, misteriosamente come era apparsa, scompare. La delusione di Federico è enorme. Ma in un battibaleno un fischio dal cielo gli fa alzare lo sguardo e sì: l’allodola non è scomparsa, sta volando! Non solo: l’allodola regala a Federico una sua penna e, grazie a questo dono, il poeta capisce che l’allodola ha a che vedere con la Poesia! Federico non si capacita di come abbia fatto a non capirlo prima e scoppia a ridere. In mezzo a Plaza de Santa Ana a Madrid c’è un poeta che ride come un matto e muove convulsamente una piuma di allodola in cielo

nemmeno stesse scrivendo una poesia!

E siccome, si sa, non c’è niente di più contagioso delle risate, tutti i madrileni che si trovano in Plaza de Santa Ana scoppiano a ridere e sono felici, a dispetto delle etichette, della quotidianità e delle ombre sempre più incombenti della prossima guerra civile. Tanto può fare un’allodola fatta di poesia! Persino far ballare il soldato Cisco con il rinoceronte di Dalì!

 

Ma alla fine, questa allodola, cos’è?

Si dice che nei testi letterari ci sia sempre qualcosa in più rispetto alla volontà conscia dell’autore e che, anzi, l’autore sia il peggior interprete di sé stesso. Io, che sono un testone e non voglio mai dare retta a nessuno, non ci ho mai creduto. “Ho scritto io queste parole?! Allora quello che significano lo so solo io!”, pensavo. Ma siccome sono anche molto curioso e durante le prove di questo spettacolo ho avuto molti tempi morti, ho voluto provare a rileggere L’incredibile giornata di Federico e l’allodola da un altro punto di vista: ho fatto finta di essere un lettore qualsiasi o, peggio ancora, un critico.

Così, dopo aver apprezzato la brevità del testo e averne messo in luce alcune lacune formali, mi sono chiesto cosa sia, alla fin fine, questa allodola. D’accordo, l’autore ci dice che l’allodola è la poesia eccetera eccetera, ma sinceramente non ne sono così convinto. O meglio, l’allodola è anche la poesia. E così io, ex-autore-ormai-diventato lettore- o-peggio-critico, sono partito a sbrogliare una matassa di pensieri in cui mi sono, lo devo ammettere, ingarbugliato.

Perché, mi sono detto, la poesia non è mica solo quella scritta sui libri, in versi e con le rime. Macché! Se questa allodola vuole dirci qualcosa è che la poesia con la P maiuscola è un’attitudine, uno sguardo verso il mondo. E’ quella spinta interiore che ti fa guardare intorno ed esclamare: Ma quanto è bello qui!

E quella spinta, ne sono straconvinto, ce l’abbiamo tutti. Solo che la vita di tutti i giorni la affievolisce e, soprattutto, ognuno la declina a modo proprio in base alla propria sensibilità e alla propria storia

personale: l’allodola della mamma, ad esempio, è il suo bambino; l’allodola dell’avaro è il suo denaro; l’allodola dell’innamorato è il sorriso della ragazza che lo manda fuori di testa; e l’allodola di Federico è, per l’appunto, un’allodola poetica vera e propria che vola sopra il cielo di Madrid e fa scoppiare tutti a ridere. Ognuno, insomma, ha una sua allodola personale.

La tua, spettatore coraggioso di questo spettacolo, invece qual è? Sì, qual è la tua allodola?

 

Simone Dini Gandini

DANIELE PARZIANI
Daniele Parziani è, dalla fondazione, il Direttore musicale dell’Accademia de I Piccoli Pomeriggi Musicali. Si è laureato in direzione d’orchestra, con distinction, presso la Newcastle University, in Inghilterra, dove gli è stata affidata la direzione della Newcastle University Symphony Orchestra. È stato allievo effettivo al corso di direzione d’orchestra del M° Gianluigi Gelmetti presso l’Accademia Chigiana di Siena. È attualmente dottorando presso il Royal Northern College of Music di Manchester, dove svolge una ricerca specialistica sulla direzione delle orchestre giovanili. Musicista eclettico, Daniele ha arrangiato e diretto gli archi della Czech National Symphony Orchestra per l’album Ricreazione di Malika Ayane, artista raffinata del panorama pop italiano con cui collabora stabilmente. Parziani è, inoltre, membro cofondatore del Trio NefEsh, formazione con cui svolge un’intensa attività concertistica e un lavoro di ricerca musicale che spazia dal klezmer al tango, dalle musiche balcaniche a quelle mediorientali, a cavallo fra classico, jazz e popolare.

MANUEL RENGA
Manuel Renga si diploma al corso di Regia Teatrale della Scuola di Teatro paolo Grassi nel 2013 e partecipa in seguito a vari e prestigiosi laboratori in Italia. Dalla stretta collaborazione con attori e registi, compagni di corso presso la Scuola di Teatro Paolo Grassi, Milano nasce lo spettacolo Come cani al guinzaglio, ispirato a Bent di Martin Sherman, che debutta in occasione del Toscolano Maderno Art Festival 2011 intitolato Ah…nimali@Anima…li.com Dopo il diploma fonda, a Milano, l’Associazione Chronos3, con la quale produce, in collaborazione con la Scuola Paolo Grassi, Il Cane la notte e il coltello di M. von Mayenburg, che debutta al Festival Scena contemporanea e al Piccolo Teatro Studio di Milano. Debutta al teatro Franco Parenti con Hamlet without eyes, una performance per pubblico bendato ispirata a Amleto di Shakespeare. Dirige il festival di Teatro di strada e arte contemporanea Come a Montmartre sul lago di Garda, evento che raccoglie artisti italiani ed europei.

SARA DHO
Laureata in Economia aziendale I livello, si diploma attrice nel 2012 alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Sara approfondisce poi la sua formazione teatrale attraverso seminari di biomeccanica con Nikolaj Karpov, di teatro fisico/clownerie con Aldo Rendina e Federica Tardito, di interpretazione e teatro di relazione con Jurij Ferrini, di commedia dell’Arte con Ferruccio Soleri, Claudia Contin e Ferruccio Merisi e di movimento per l’attore con Maria Consagra. Si avvicina al teatro Kathakali e al Torero de salon rispettivamente attraverso i maestri John Kalamandalam e Luis de Pauloba; collabora con Il Mutamento zona castalia, dove ha modo di conoscere Alejandro Jodorowsky e Jean-Claude Carriere. Sara Dho ha recitato in Mistero buffo e altre storie, spettacolo realizzato con la collaborazione di Dario Fo e Franca Rame su testi del loro repertorio, e preso parte alla trasmissione Crozza nel paese delle meraviglie dove lavora al fianco di Maurizio Crozza. Collabora stabilmente con la compagnia Chronos3 diretta dal regista Manuel Renga. Particolarmente attiva anche sul fronte del teatro per ragazzi, dal 2013 è interprete nei concerti/spettacolo de I Piccoli Pomeriggi Musicali al il Teatro Dal Verme di Milano. Conduce laboratori teatrali per giovani, adulti e persone diversamente abili. Si dedica inoltre al doppiaggio e al radiodramma.

VALERIO AMELI
Muove i suoi primi passi da professionista all’età di 18 anni con la Compagnia dei folli, imparando l’arte della drammatizzazione su trampolo; con tale ompagnia continua a collaborare anche oggi, sia dal punto di vista attorale che registico. Nel biennio 2008/2010 si forma alla Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone, incontrando personalità come Claudia Busi, Pièrre Byland, Walter Pagliaro, Vittorio Franceschi. Continua i suoi studi ricercando approcci sempre diversi all’arte della recitazione spaziando dai magisteri di Leo Muscato, Danio Manfredini, Peter Stein a Ricci Forte, Teresa Ludovico, fino a sperimentare il teatro fisico con Maria Carpaneto ed Elisabetta di Terlizzi. Eleggendo Milano come città di partenza per la sua carriera, in città Valerio Ameli collabora con varie realtà del territorio, come il Teatro dei Navigli, la compagnia Chronos3, e la realtà Il Filo di Paglia. Valerio spazia anche in altri ambiti attoriali come quello del musical, ricopre il ruolo di Otto nell’allestimento curato dalla Warner Bros Scoobydoo e il mistero della piramide, o il teatro danza, con Il Filo di Paglia nella produzione Buco live. Inizia a muovere anche i primi passi in televisione partecipando a sit-com quali Bye bye Cinderella e I Capatosta.

GIUSEPPE PALASCIANO
Nato ad Alberobello nel1988; diplomato in teoria e solfeggio presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli, approfondisce i suoi studi prima in Inghilterra e poi a Milano dove, nel 2012, si diploma come attore presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Studia a diretto contatto con Dario Fo e vince il concorso Principi Attivi con un progetto di ricerca e recupero della tradizione orale popolare. Dal 2013 lavora per diversi registi, tra i quali: Maurizio Schmidt, Massimo Navone e Daniel Gol, e inizia ad approfondire le proprie conoscenze in campo registico e pedagogico collaborando con l’Accademia dell’Arte in Toscana e con AMREF a Nairobi, in Kenya. Dal 2015 si dedica anche al musical, alla radio e al doppiaggio, lavorando con aziende d’eccellenza tra le quali la RSI – radio televisione svizzera, e sperimentando, anche in Italia, l’utilizzo di tecnologie audio-video innovative, come la “motion capture”, grazie a progetti realizzati dall’Università degli Studi di Milano.

MICHELE BASILE
Nato ad Milano nel 1989. Inizia il percorso formativo approcciandosi al teatro fisico con Massimiliano Cividati (Aia Taumastica) e, nel 2015, al termine degli studi, consegue il diploma d’attore con borsa di studio presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Studia insieme a Peter Clough, Cesar Brie, Maria Smaevich e approfondisce gli studi sulla figura del “fool” insieme a Danny McGrath ed Eliot Shrimpton (Guildhall School of Music and Drama – Londra). Con Liliana Oliveri studia canto moderno e solfeggio. Dal 2015 lavora con Carmelo Rifici ne Il compromesso di Demattè, con Massimiliano Cividati in Short Skin e con Bruno Fornasari in Collaborators di John Hodge. Collabora come assistente alla regia con la compagnia Eco di Fondo ne La Sirenetta e con Bruno Fornasari in Girotondo.com. Parallelamente all’attività teatrale si occupa di produzioni artistiche nel campo delle arti visive legate alla grafica, all’illustrazione, e al fumetto e allo studio del pianoforte.

SARA MATTEUCCI
Sara Matteucci è direttore di coro e musicologa. Docente della cattedra di Esercitazioni Corali all’Istituto Musicale Luigi Boccherini e di Storia del Teatro Musicale al Master di I livello in Direzione Artistica e Management Musicale (Ma.D.A.M.M.), è inoltre maestro preparatore del coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino e collabora con importanti maestri tra cui Zubin Mehta, Daniel Oren, Fabio Luisi, Yu Feng e Hirofumi Yoshida. Dal 1996 dirige le Voci Bianche della Cappella S. Cecilia, unite da quest’anno anche a quelle del Teatro del Giglio di Lucca, con le quali svolge intensa attività concertistica e prende parte a produzioni operistiche di Teatri ed Enti Lirici italiani. Dal 2010 al 2016 è stata anche maestro delle voci bianche e del coro giovanile del Festival Puccini di Torre del Lago. Laureata con il massimo dei voti in Storia della Musica all’Università di Bologna e diplomata in Musica Corale e Direzione di Coro al Conservatorio Buzzolla di Adria, è inoltre specializzata sulla vocalità infantile, e viene regolarmente invitata a tenere corsi e seminari sulla formazione e attività didattica relativa alle voci bianche e ai cori giovanili. Fa parte di giurie in concorsi corali internazionali e in qualità di Maestro di Coro ha preso parte a importanti a produzioni concertistiche come il Requiem in re minore e la Messa “dell’Incoronazione” di Mozart, la Sinfonia n.9, op.125, di Beethoven, Carmina Burana di Orff, la Petite Messe Solennelle di Rossini, la Sinfonia n. 3 di Mahler, la Messa a quattro voci di Puccini, il Sacred Concert di Ellington, il Credo di Vivaldi, il Requiem in do minore di Cherubini, ecc. Direttore della rivista musicologica “Codice 602” (ed. Sillabe), partecipa come relatore a Seminari, Conferenze e Convegni Internazionali e ha all’attivo numerose pubblicazioni (tra cui: La riscoperta del musicista toscano Roberto Zucchi, Feeria 2008; Lucca città della musica, Pacini Fazzi 2010; La musica in eredità, Pacini Fazzi 2012; 1896-1900: Le prime di Bohème e Tosca, Actum Luce 2014, Recondita armonia, gli archivi della musica, Actum Luce 2015), articoli e saggi in riviste specializzate italiane.

I PICCOLI POMERIGGI MUSICALI
L’Orchestra de I Piccoli Pomeriggi Musicali nasce nel 2007 e si esibisce nello spettacolo di Francesco Micheli I Musicanti di Brema, che si è tenuto presso il Teatro Dal Verme di Milano. Il grande successo dello spettacolo spinge la Fondazione I Pomeriggi Musicali, in collaborazione con l’Associazione culturale Sconfinarte, a istituire l’Accademia di Formazione Professionale Orchestrale I Piccoli Pomeriggi Musicali. Essa nasce per promuovere la cultura orchestrale tra i bambini avviati allo studio della musica preparandoli all’esecuzione dei concerti della stagione di musica per i bambini, ma si pone anche lo scopo di appassionare le nuovissime generazioni al mondo della musica classica. I Piccoli Pomeriggi Musicali sono Nucleo aderente al Sistema e fanno parte di FuturOrchestra, l’orchestra lombarda del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili in Italia patrocinato dal M° Claudio Abbado. I Piccoli Pomeriggi Musicali sono oggi considerati tra le realtà più interessanti nel panorama delle formazioni giovanili. Direttore della formazione è, dalla sua fondazione, il M° Daniele Parziani. I Piccoli Pomeriggi Musicali festeggiano, in questo 2016/2017 la loro decima stagione concertistica.

CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO DEL GIGLIO E DELLA CAPPELLA DI SANTA CECILIA
Le Voci Bianche del Teatro del Giglio e Cappella S. Cecilia di Lucca, preparate e dirette dal M° Sara Matteucci, da oltre vent’anni interpretano un repertorio che spazia dalla musica sacra e profana, antica e contemporanea, a quella operistica. Hanno tenuto concerti in numerose città italiane nonché in Inghilterra e in Austria, dove spicca l’esibizione nella prestigiosissima Golden Hall del Musikverein di Vienna. Quale coro d’opera di voci bianche prendono parte regolarmente alle produzioni teatrali del teatro cittadino e di altri enti lirici in tutta Italia: sono state protagoniste ad esempio negli allestimenti di Carmen di Bizet, Otello di Verdi all’interno del Festival Internazionale di San Gimignano (Siena); de L’arca di Noè e de Il piccolo spazzacamino di Britten al Teatro Alighieri di Ravenna; de Il gatto con gli stivali di Tutino, di Tosca, Turandot, Trittico e La Bohème di Puccini nelle produzioni del Teatro del Giglio di Lucca e del Festival Pucciniano di Torre del Lago. Hanno inciso il CD Compositori lucchesi con brani, alcuni inediti, di autori lucchesi: da Michele e Giacomo Puccini fino a compositori contemporanei. Hanno inoltre effettuato la registrazione ed eseguito in prima europea il brano inedito Dios y Patria di Giacomo Puccini. Per la Sagra Musicale Lucchese hanno realizzato complete produzioni musicali come tutti i Mottetti di Lorenzo Perosi, l’integrale di Les Choristes di Bruno Coulais e i Carmina Burana di Carl Orff. Sono stati inoltre interpreti nelle colonne sonore dei film Finalmente la felicità (2011) di Leonardo Pieraccioni, El Eco Del Miedo di Samuel Reyes (2012), My Christmas Wish di James Tumminia (2013). Le Voci Bianche hanno ricevuto vari riconoscimenti, tra cui la Menzione Speciale al Concorso internazionale World Music di Fivizzano e la Medaglia Beato Angelico dall’Associazione San Marco per il Rinascimento (ambito riconoscimento assegnato ad importanti associazioni e artisti come Franco Zeffirelli e Giorgio Strehler).