La Storia
TEATRO DAL VERME – LA PLATEA VERDE NEL CUORE DI MILANO
Il Teatro Dal Verme appartiene al Comune e alla Provincia di Milano ed è gestito dall’aprile 2001 – anno della sua riapertura – dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali. È palcoscenico di riferimento per le maggiori produzioni nazionali ed europee; è la sede prediletta per la realizzazione di Convegni e Congressi internazionali, Festival di Letteratura, Arte, Cinema e Filosofia; è spazio aperto per gli incontri con i più alti esponenti della società, della politica e della scienza mondiali.
Il Dal Verme è la sede dell’attività sinfonica della storica Orchestra I Pomeriggi Musicali, ed è il luogo di una programmazione molto articolata ed eterogenea che apre Milano su un vastissimo panorama musicale che va dal repertorio classico e sinfonico alla scena del rock indipendente, dal jazz alla musica elettronica, dal pop alle maggiori espressioni della musica folk contemporanea internazionale. Il Teatro Dal Verme ha visto calcare le sue tavole – tra gli altri – da Brian Eno, Keith Jarrett, Lou Reed, Philip Glass, Michael Nyman, Laurie Anderson, Paz Vega, Meredith Monk, Diamanda Galas, Youssou N’Dour, Ute Lemper, dagli italiani Zucchero, Claudio Baglioni, Ligabue, Jovanotti, Franco Battiato, Elio e le Storie Tese, Roberto Vecchioni, e da Paolo Fresu, Stefano Bollani, Enrico Rava. Qui hanno presentato in prima assoluta le loro opere compositori come Francesconi, Battistelli, Fedele. Qui hanno tenuto le loro lectio magistralis registi come Wim Wenders, Aleksandr Sokurov, William Friedkin, Jane Champion, George A. Romero, Ermanno Olmi, Luciano Emmer. Interminabili code davanti al teatro hanno atteso le letture di Umberto Eco, le riflessioni di Bernard Henry-Levy e di Massimo Cacciari, gli spettacoli di Dario Fo e Franca Rame, le interpretazioni di Tony Servillo, le testimonianze di Elie Wiesel e Muhammad Yunus. Indimenticabili le serate di poesia con Alda Merini e quelle popolate dai racconti di Fernanda Pivano, Alessandro Baricco, Antonio Scurati, Erri De Luca, Michael Cunningham, Hanif Kureishi, John Coetzee.
La storia del Teatro Dal Verme è antica e comincia curiosamente nel 1864 con un cavallerizzo milanese, quel Gaetano Ciniselli che, acclamato su tutte le piste d’Europa e oltremodo famoso in Russia, fu insignito del titolo di “cavallerizzo onorario di Sua Maestà il Re d’Italia”. Per accoglierlo degnamente nella sua città fu costruito un circo tra le attuali vie San Giovanni sul Muro e Foro Bonaparte, il Circo Ciniselli che, dalla Stagione 1866-1867, fu chiamato Politeama e cominciò ad ospitare compagnie drammatiche e liriche nei periodi in cui Ciniselli si esibiva all’estero. Tutto ciò non bastò a farne un locale ben frequentato e le proteste degli abitanti del quartiere indussero il Conte Francesco Dal Verme, erede del nobile casato e proprietario di molti appartamenti nella zona, a dichiararsi disponibile all’acquisto dell’area del Politeama. Le trattative tra Gaetano Ciniselli e Francesco dal Verme andarono avanti per anni, ma alla fine il Conte riuscì a spuntarla e il 14 settembre 1872 fu inaugurato lo splendido Teatro Dal Verme.
Progettato da Giuseppe Pestagalli, poteva ospitare oltre tremila persone, era dotato di una platea trasformabile in gradinata e di un palcoscenico adatto alla realizzazione di opere liriche. L’opera scelta per l’inaugurazione fu Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer. Furono memorabili le prime di Le Villi dell’esordiente Giacomo Puccini (31 maggio 1884) e dei Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (21 maggio 1892). Il Dal Verme divenne un punto di riferimento per la Milano colta e moderna alla quale offrì indimenticabili serate di prosa portando in scena il teatro di Tommaso Salvini; di Ermete Novelli e di Virginia Reiter, interpreti di Goldoni e le sedici commedie nuove di Paolo Ferrari.
Nei primi anni del Novecento il Dal Verme divenne un tempio dell’operetta. Qui debuttò il 27 aprile 1907 l’edizione italiana della Vedova allegra, pochi mesi dopo il debutto di Vienna e Amburgo e prima delle apparizioni a Londra, Parigi e New York. Il successo dell’operetta fu tale che era necessario prenotarsi con un anno di anticipo per poter assistere ad una replica. Negli anni il Dal Verme si aprì ad ogni tipo di spettacolo, divenne il luogo di sperimentazione prediletto dai Futuristi per le loro performance, l’allegra ribalta estiva delle più famose riviste interpretate dalle star del genere: Dorian Grey, Pietro De Vico, Mario Carotenuto, Pina Renzi, Tino Scotti. Per qualche stagione ospitò finanche incontri di boxe.
Negli Anni Trenta fu trasformato in cinema. I bombardamenti del 1943 ne distrussero gli interni nonché la splendida cupola originaria che venne poi spogliata di tutte le parti metalliche dagli occupanti tedeschi. Fu restaurato nel 1946 e di nuovo destinato al cinematografo. Negli anni Cinquanta venne destinato ad ospitare per qualche stagione le riviste musicali; si tornò poi al cinema e, saltuariamente, ai congressi politici. La speranza di riportare il Teatro Dal Verme ai lustri del passato si riaccese quando, nel 1964, gli architetti Ernesto Rogers e Marco Zanuso approntarono un progetto che ne prevedeva l’utilizzazione come nuova sede del Piccolo Teatro. Il progetto non andò in porto soprattutto a causa di difficoltà finanziarie. Si arrivò così ad un progressivo abbandono della struttura fino alla definitiva chiusura negli Anni Settanta.
Nel 1981 il Comune e la Provincia di Milano acquistarono il Teatro e nel 1987 fu firmata una convenzione con la RAI per la ristrutturazione e trasformazione in auditorium. Il Dal Verme avrebbe dovuto essere destinato ad ospitare le Stagioni dell’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano che ne avrebbe dovuto gestire i lavori di ristrutturazione. I lavori iniziano nel 1991, ma lo scioglimento dell’Orchestra della RAI avvenuto nel 1994 interruppe le operazioni. Nel 1998 la RAI riconsegnò quindi la struttura al Comune e alla Provincia di Milano e i lavori ripresero definitivamente il 18 gennaio 1999 con uno stanziamento di 23 miliardi di Lire. La ristrutturazione si compì in tempi record e il nuovo Teatro Dal Verme venne inaugurato il 5 aprile 2001, con una settimana di concerti e rappresentazioni che coinvolsero le massime istituzioni teatrali di Milano.