64 Archivi - Teatro Dal Verme
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Programma di sala: a cura di Edgar Vallora F. J. HAYDN  – “DIE SCHOPFUNG” ovvero   “LA CREAZIONE“ Oratorio per soli, coro e orchestra, Hob. XXI:2 OUVERTURE:  Il celebratissimo Caos originario Un lungo accordo in do minore: all’apparenza isolato, come abbandonato, senza proiezioni, “senza un sotto, senza un sopra”: ecco l’incontro col Caos all’apertura della Creazione.

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Claude Debussy (1862-1918) Prélude à l’après-midi d’un faune Benjamin Britten (1913-1976) Serenata per tenore, corno ed archi Prologo: Andante     Pastorale: Lento     Notturno: Maestoso     Elegia: Andante appassionato     Lamento: Alla marcia grave     Inno: Presto e leggiero     Sonetto: Adagio     Epilogo: Andante Ludwig van Beethoven (1770-1827) SInfonia n.8     Allegro vivace e

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Programma di sala: a cura di Carlo Peruchetti Era il settembre del 1980 quando il giovane Carlo Fontana, allora presidente dell’Aslico, poi sovrintendente del Teatro alla Scala, mi chiamò nella sede dell’associazione per invitarmi a farne parte. C’era bisogno di gente nuova, che col cambiare dei tempi, con il bisogno che già si sentiva di

64° Stagione Sinfonica – Prove generali aperte al pubblico

64° Stagione Sinfonica – Prove generali aperte al pubblico

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PROGRAMMA DI SALA a cura di Edgar Vallora MENDELSSOHN    Concerto per violino e orchestra Op.64 Felix: quando a volte un nome sembra determinare il filo del destino di un essere. Pur senza entrare in aleatorie frecce esoteriche, sono molti i critici (nonché amici e colleghi) che hanno sottolineato tale coincidenza (soprattutto in un mondo di

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Guida all’ascolto MIKHAIL GLINKA Kamarinskaya “Glinka. Un fenomeno senza precedenti, stupefacente, nella sfera dell’arte. Un dilettante che suonava un po’ il violino e il pianoforte; aveva composto quadriglie del tutto insipide, fantasie su melodie popolari italiane, che aveva cercato di farsi la mano con forme musicali colte (il quartetto, il sestetto) e nella canzone e

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GUIDA ALL’ASCOLTO di Paolo Castagnone «I miei modelli sono i miei maestri, quelli reali e quelli ideali: sicuramente György Ligeti e Salvatore Sciarrino, al quale devo l’attenzione al timbro così come alcuni dei suoni che impiego» [Paolo Marzocchi] «L’idea di base di Fantasia dell’assenza è riconducibile al virtuosismo ottocentesco della fantasia per pianoforte e orchestra

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GUIDA ALL’ASCOLTO di Paolo Castagnone «Il mio percorso ha seguito uno sviluppo costante, che rispondeva al desiderio di raggiungere la massima semplicità» [Béla Bartók] Nella seconda metà dell’Ottocento i giovani musicisti in cerca di una via d’uscita alla crisi del linguaggio accademico iniziarono a interessarsi agli idiomi popolari, affascinati dalla loro capacità di raccontare ogni

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PROGRAMMA DI SALA: a cura di Edgar  VALLORA BEETHOVEN –  Concerto per violino, violoncello, pianoforte e orchestra  Op.56 Universalmente conosciuto come “Triplo” e indiscutibilmente amato per l’intrigo di un organico decisamente singolare (rari, nella storia della musica, i concerti per due o più strumenti solisti) l’Op.56 è viceversa bollata dalla critica come un’opera “fragile” sotto

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Guida all’ascolto a cura di Sergio Casesi “O voi uomini che mi credete ostile, scontroso, misantropo o che mi fate passare per tale, come siete ingiusti con me, non sapete la causa segreta di ciò che è soltanto un’apparenza, il mio cuore e la mia mente…” così inizia il famoso Testamento di Heiligenstadt, scritto da