Ad ora di pranzo al Teatro Dal Verme Davide Cabassi interpreta le Sonate di Mozart, anteprima della nuova Stagione 2025-2026 dei Pomeriggi Musicali "Sèntiti pàrte" - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Ad ora di pranzo al Teatro Dal Verme Davide Cabassi interpreta le Sonate di Mozart, anteprima della nuova Stagione 2025-2026 dei Pomeriggi Musicali “Sèntiti pàrte”

Due settimane di Lunch Concerts nel segno del compositore salisburghese al quale sarà dedicata la programmazione futura dell’Orchestra milanese

Comincia lunedì 19 maggio una nuova iniziativa dei Pomeriggi Musicali al Teatro Dal Verme: un ciclo di brevi “Lunch Concerts”, dal lunedì al venerdì, alle ore 13 in Sala Piccola, dedicati a Mozart. Protagonista il pianista milanese Davide Cabassi che interpreterà una serie di Sonate del genio salisburghese (posto unico 5 euro).

Un nuovo modo per invitare all’ascolto, durante la pausa pranzo, le tante persone che affollano quotidianamente il centro di Milano e rendere diverso e speciale un momento della giornata con le pagine del compositore cui sarà principalmente dedicata l’81° Stagione 2025/2026 “sèntiti pàrte”.
Una nuova occasione per cominciare a “far parte” della comunità che – in numero sempre crescente – frequenta la programmazione dei Pomeriggi. Per chi vive fuori Milano e non ha la possibilità di seguire stabilmente le stagioni musicali o per chi vuole cominciare, con dei piccoli capolavori, ad ascoltare il repertorio classico.
Un modo diverso per ritemprarsi in un momento fondamentale della giornata, secondo la vocazione cara ai Pomeriggi di “ascolto come ecologia della mente”.

Nel primo Lunch Concert di lunedì 19 maggio Davide Cabassi – fra i solisti italiani più noti al mondo, con cd per Decca – eseguirà la Sonata in Do maggiore K279, composta nell’estate del 1774 a Salisburgo, la prima di un gruppo di sei per strumento a tastiera – e praticamente la prima in assoluto – che Mozart scrive, in vista di un viaggio a Monaco di Baviera: una sorta di “biglietto da visita”. Divisa in tre movimenti – AllegroAndante e Allegro – l’opera si distingue per la freschezza melodica e la chiarezza formale. L’Allegro iniziale presenta un tema brillante e vivace, seguito da un Andante dal carattere cantabile e intimista. Il finale, un Allegro vivace, riprende lo slancio iniziale con un’impronta giocosa e dinamica. La Sonata riflette l’equilibrio tra leggerezza espressiva e rigore strutturale tipico di quel periodo “giovanile” di Mozart.

Martedì 20 maggio è in programma invece la Sonata in Fa maggiore K280, facente parte dello stesso gruppo di brani composti nel 1774 a Salisburgo, scritte appunto prima di un viaggio a Monaco di Baviera e dedicate al barone von Dürnitz. L’opera, carica di riferimenti ad Haydn, si articola in tre movimenti: Allegro assaiAdagio e Presto. Il primo movimento, di carattere energico e brillante, si distingue per la vivacità ritmica e l’uso sapiente del contrasto dinamico. L’Adagio centrale, in Fa minore, sorprende per la sua intensità drammatica e il lirismo struggente, mentre il Presto conclusivo riporta un’atmosfera leggera e spensierata, con un ritmo incalzante e brillante che evidenzia il crescente gusto per il virtuosismo pianistico che Mozart stava sviluppando.

Mercoledì 21 maggio ci si sposta cronologicamente molto più avanti nel catalogo mozartiano con la Sonata in Si bemolle maggiore K570, composta nel febbraio 1789 a Vienna, e che è uno degli ultimi capolavori pianistici di Mozart. Strutturata in tre movimenti – AllegroAdagio e Allegretto – l’opera si distingue per la chiarezza espressiva e l’eleganza formale. Il primo movimento è caratterizzato da una melodia fluida e delicata. L’Adagio centrale, contemplativo e sereno, rivela una profonda introspezione emotiva, mentre l’Allegretto conclusivo riprende un’atmosfera brillante e luminosa, con guizzi ritmici e un tessuto sonoro limpido. La Sonata testimonia la maturità compositiva di Mozart, capace di unire trasparenza e profondità espressiva mostrando padronanza nel contrappunto e felicità nella vena melodica.