Tempo di pace e libertà. Ottant'anni di Liberazione - I Pomeriggi Musicali - Teatro Dal Verme

Le date

Sala Grande
domenica 23 marzo 2025
Ore: 17:00

Concerto in occasione dell’apertura dei festeggiamenti per l’ottantesimo Anniversario della Liberazione e per gli ottant’anni dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali

direttore Alessandro Cadario
Orchestra I Pomeriggi Musicali

Programma

Fabio Vacchi (1949)
Dai Calanchi di Sabbiuno (Versione per piccola orchestra commissionata dai Pomeriggi Musicali, 1997)

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Sinfonia n. 40 in Sol minore K550

Dai calanchi di Sabbiuno – composto originariamente da Fabio Vacchi nel 1995 su commissione del Teatro alla Scala per un concerto commemorativo del cinquantenario della Resistenza – è un brano di breve durata quanto di rara concentrazione espressiva. Il titolo e l’atmosfera evocano il tragico eccidio di cento partigiani avvenuto a Sabbiuno, nei pressi di Bologna (città di origine del compositore) prima della fine della Seconda Guerra Mondiale; i corpi furono gettati dai fascisti nei calanchi, cavità impraticabili scavate dalla pioggia nei terreni argillosi. La preposizione del titolo invita a non interpretare il pezzo come descrittivo o commemorativo, poiché sottende un moto da luogo che sembra continuare nel presente, quasi che questa musica non abbia mai cessato di sprigionarsi dai calanchi, a custodia dei cento corpi oltraggiati da ingiusta morte e indegna sepoltura.
Nell’estate 1788, a tre anni dalla scomparsa, Mozart chiuse la sua produzione sinfonica con tre capolavori, tra cui la Sinfonia in sol minore K550: trenta minuti fra i più celebri della storia della musica occidentale per l’intensità espressiva, l’imprevedibilità armonica, l’ambiguità del significato. Domina la partitura la cifra del tragico, una malinconia nera che impregna l’invenzione tematica. Il tema inaugurale della sinfonia (oggi noto come jingle da cellulare) è un inciso ossessivo che comunica il disagio per un’instabilità irrisolta, l’impossibilità di fermare il piede su un punto d’appoggio sicuro, un dinamismo affannoso, sospinto dall’urgenza d’un determinismo ineluttabile.

Biglietteria

Ingresso gratuito su prenotazione (a partire dalle ore 20 di giovedì 6 marzo 2025)